Interviste Giornalisti

I comuni dal punto di vista peculiare dei giornalisti, attraverso il legame esistente tra la propria storia professionale e la realtà del comune che vivono e raccontano. Una panoramica su informazione, dinamiche culturali e stili di vita della comunità locale.

Il comune di Pozzuoli e i Campi Flegrei sono una meravigliosa area di origine vulcanica situata a nord di Napoli. Da alcuni anni, in queste zone, sono aumentati i turisti che visitano i parchi archeologici ed usufruiscono dei vicini ristoranti ed alloggi. Una grande opportunità di crescita del territorio dovuta in gran parte al lavoro certosino e professionale di devoti giornalisti come Ciro Biondi che da sempre appassionato della propria città, si impegna nella ricerca e nell’analisi dei punti di forza e di debolezza di uno dei tesori più belli della Campania.

La voglia di raccontare un fatto, un’emozione, è stato un passaggio inevitabile per chi come Rosario Tornesello non ha mai smesso di amare la scrittura. Con diverso linguaggio, tra cronaca e prosa, ha raccontato Brindisi squarciando la cortina di fumo degli appetiti crescenti e dei facili guadagni, che da queste parti ha lasciato per terra troppe vite. Tra contraddizioni e slanci improvvisi, impresa ardua mettere assieme una trama. Ma non impossibile.

Città più bella del mondo e luogo tra i più inquinati dello Stivale. In questa Siracusa da primati contraddittori, Damiano Chiaramonte riscopre ogni volta nuovi stimoli per la sua speciale missione di padre/giornalista. Nella terra che come nessun’altra fa rivivere i fasti dell’antica Grecia, c’è l’humus adatto per diventare culla dei viaggiatori. Quando non deve difendersi dai poteri forti e dal fuoco “amico”, si perde in schiumose mattinate d’inverno.

La predestinazione di Arianna Concu al giornalismo era scritta nell’impronta nera di giovani dita che intercalavano pagine fresche di stampa. Nella sua Sanluri ha visto come nasce un giornale e come si può rispondere al desiderio di pettegolezzo dei lettori locali, senza fare troppi danni. Anche qui fare informazione è come la “sa battalla”, tra capelli ricci lasciati lì sull’asfalto e una voce paterna che riecheggia soltanto nei ricordi.

Nel caso di Andrea Panozzo il giornalismo non è una fiamma che divampa improvvisamente, è il frutto di un processo maieutico che giustifica il suo perenne sobbalzare ad ogni sirena. Dopo la golden age nel mondo finanziario meneghino, il destino gli ha riservato la placida Rovigo, con la sua radicata cultura contadina e verdi gioielli dove affondare anima e corpo. Tra due fiumi si respira forte il senso della piazza che ora è fondamento di una comunità coesa, ora è foriero di infami catene e di solitudini ferali.

Una frase d’incoraggiamento, detta dalla persona giusta, ed Elena Ferrara si è ritrovata a fare la cronaca della sua Novara, scenografia naturale della sua adolescenza e non solo. Qui basta un niente per staccare la spina, ma quando si aguzza lo sguardo, ecco rivelarsi l’altra faccia di un’umanità senza futuro. Sport e associazionismo sono il pane quotidiano di una collettività ancora alla rincorsa del grande salto.

Da quando il caso la mise un giorno davanti a un microfono, Giusy Ferreli non ha smesso di raccontare quella “strana alchimia” che è la sua Tortolì. Tra radici bucoliche rinverdite da riti ancestrali e deformità “hollywoodiane” scolpite nel cemento, si muove una comunità dove tutti conoscono tutti e dal futuro assai incerto. Quando ogni rumore lascia spazio ai lunghi silenzi invernali, dal mare dei ricordi emerge un’espressione innocente che racconta un piccolo grande dramma.

Rosa è il colore della prima grande emozione che Valentina Marchetti ha provato nel vedere pubblicata la sua firma. Rosa è il colore della timidezza che ha messo via via da parte nel suo lungo peregrinare dai campetti di calcio in periferia a palcoscenici sportivi più prestigiosi. Terni è il teatro ideale per chi come lei ama coniugare il verbo sportivo in tutte le sue declinazioni, ma anche una triste stazione dove, spesso, i treni sfrecciano via. Nella storia della sua città è entrata dando voce a chi lotta per un diritto primario.

A nove anni entra per la prima volta in una piccola Radio privata di Rosolini e rimane affascinato dal mondo del giornalismo fino al punto da farne un mestiere che lo porterà a girovagare per numerose redazioni siciliane e nazionali. Fino a qualche mese fa dirigeva Canale 8 e Video Fantasy TvAmica. Attualmente conduce il nuovo programma di Video Mediterraneo e Mediterraneo Sat Dolceamaro. Nonostante sia tanta la strada percorsa da quella sua prima volta in radio, Alessandro Baglieri nel cuore porta Rosolini, l’oratorio e la sede di Radio Noi…

Mentre intorno a sé si andava con la mente alla conquista dello spazio, Marco Cusumano già preferiva viaggiare nell’universo di parole e frequenze della comunicazione. La realtà a tinte “nere” di Latina ha alimentato questo viaggio che continua oggi tra macabri delitti e vite spezzate dalla cieca logica del business. Si può permettere agli altri di “respirare” raccontando la verità senza improvvisazione e personalismi, attraverso la miscela esplosiva di parole e immagini.

Forse non tutti lo sanno, ma analizzando i matrimoni celebrati in seno ad una certa comunità si entra in contatto con elementi significativi della vita sociale della popolazione, quali usi, costumi e consuetudini. Ce lo ha spiegato Federica Riggi, operatrice della comunicazione a 360 gradi sul territorio di San Cataldo. Federica ha sottolineato, inoltre, l’esigenza - per il piccolo comune dell’entroterra siciliano - di un’informazione libera dalla politica, capace di dar voce ai bisogni reali della gente.

Aveva appena 11 anni, Billy Nuzzolillo, quando il Washington Post incaricò due sconosciuti cronisti di indagare su un misterioso furto, consumatosi al quartier generale del Democratic Party. Un avvenimento che due anni più tardi sconvolse lo scenario politico statunitense e segnò una pagina indelebile della storia del giornalismo. Con il mito del giornalista newsgather negli occhi, Billy attraversa l’Atlantico e trova nel Sannio e in Benevento l’humus ideale per rinverdire quella tradizione, aprendo un varco tra la nebbia e l’apatia.

Due sono le albe che riecheggiano nella memoria di Veronica: una “bianca”, indimenticabile per tanti suoi conterranei; l’altra ha il colore “nero petrolio” che lascia sulle dita il giornale fresco di stampa. A chi come lei ha ceduto al richiamo ancestrale del quotidiano cartaceo, la sua Biella, un po’ bella e un po’ bestia, offre una valida palestra. Superare il misoneismo imperante dei biellesi è come scalare le mirabili vette che circondano la provincia, dove inseguire le orme dei “conquistatori” della montagna.

Tanti passi sono stati fatti verso l’integrazione, ma per certi versi Verona rimane ancora una città conservatrice. Ecco come un terrone trapiantato in Veneto che non disdegna “un goto de bon vin” e una scorpacciata di polenta alla brace, vede la città degli innamorati. Il giornalista Salvo Ingargiola ci racconta il territorio dove vive e lavora.

Un torpore dal quale fa fatica a risvegliarsi rischia di condannare Lercara Friddi, piccolo comune nell’entroterra siciliano, ad un immobilismo culturale e sociale dal quale è sempre più difficile uscire. Eppure si tratta di una terra ricca di calore, colori, sapori, intelligenze sulle quali scommettere. Nella sua intervista a Comuni-Italiani.it Pierangela Maniscalchi ci presenta la sua città divisa tra una partecipazione sociale del tutto assente e un futuro ancora da costruire.

Paola Bolaffio, direttore responsabile de Il Catone, Giornalista professionista e ideatrice del concorso nazionale Giornalisti nell’Erba ha accettato di parlare con noi di Monte Compatri. Attraverso un viaggio tra l’arte, le feste e la vita vissuta, ecco la fotografia di uno splendido comune romano.

Alcamo vista attraverso gli occhi del giornalista Massimo Provenza, che negli anni ne ha osservato e raccontato i cambiamenti. Un territorio ricco di risorse e di talenti, ma la cui economia arranca e dove il turismo stenta a decollare. All’orizzonte il progetto di un piazza virtuale votata al confronto fra i cittadini desiderosi di proporre e attuare insieme progetti concreti per il bene comune.

Una lotta impari contro fango e burocrazia ha instillato in Piero Archenti la passione per il giornalismo, meglio tardi che mai. Nella sua Alessandria per un ponte che va giù, c’è un pezzo di memoria che finisce alle ortiche. Come molti alessandrini “datati”, anche lui è un volontario del dialetto, di quel suono ancestrale che è impresa vana rinchiudere in una gabbia di regole. Il futuro prossimo è ancora alla portata degli “archeologicamente incompatibili”, quello più lontano chissà…

I trascorsi salesiani rappresentano per generazioni di giornalisti di Lanusei, l’ultimo baluardo contro la decadenza dei tempi. Tonio Pillonca è anch’egli un “figlio” di don Bosco, che dalle fantasie infantili si è trovato nella condizione “privilegiata” di raccontare tutti i colori della sua terra. Nel cuore dell’Ogliastra, trepidante di calore umano, ogni strumento è valido per smascherare intrighi o soprusi.

Civitavecchia vista da una giornalista che di lei (la città) ha tanto parlato e che la tiene stretta al cuore. Parlando delle terme, del mare, dei siti architettonici e delle opere culturali, si tratta delle bellezze del comune e si vorrebbe che a vedere la parte migliore della città non fossero solo i turisti di passaggio che si dirigono verso Roma, ma che si fermassero a Civitavecchia di proposito, per godersi relax, pace e cultura. Giulia Amato ed il suo comune.