Marco Cusumano, classe 1976, ha imboccato la strada del giornalismo attraverso l’informazione radiofonica. La consacrazione è arrivata nel 2004, quando è entrato a far parte della redazione di Latina del quotidiano Il Messaggero, dove tutt’oggi opera curando le pagine della cronaca giudiziaria.
Nel 2007 ha fondato il quotidiano online Latina24ore.it, che sotto la sua direzione è diventato oggi il portale di informazione locale più visitato.
Di questa esperienza e della sua attività giornalistica nel movimentato scenario di Latina parla nell’intervista rilasciata per Comuni-Italiani.it
Quand’è che è maturata la sua passione per il giornalismo?
Ho sempre voluto fare il giornalista, sin dalle scuole elementari quando i miei compagni volevano fare gli astronauti. Sono sempre stato affascinato da ogni strumento di comunicazione: giornali, radio, tv. E oggi, naturalmente, anche internet.
Che stimoli offre la realtà di Latina a chi si affaccia a questa professione e cos’ha offerto a lei personalmente?
Latina è una città molto attiva nel mondo della comunicazione. Ha circa 110.000 abitanti e ben cinque quotidiani, di cui due nazionali con cronaca locale (Il Messaggero e Il Tempo). Per non parlare di radio, web, tv e diverse riviste periodiche. Le opportunità sono molte, come quantità, ma di certo è difficile accedere a iniziative editoriali serie e autorevoli.
Nel mio caso, dopo alcune esperienze iniziali, ho avuto la fortuna di lavorare come redattore al Messaggero, in un ambiente molto stimolante, dove mi occupo soprattutto di cronaca giudiziaria. Più recentemente mi sono lanciato anche nella sfida del web, con Latina24ore.it che mi sta dando tantissime soddisfazioni.
Guardando appunto all’esperienza di Latina24ore.it qual è il target dell’informazione locale?
Sul web i lettori sono più giovani rispetto al target della carta stampata. Tuttavia, essendo uno strumento universale, è destinato a diffondersi sempre di più anche in altre fasce d’età. La gente è affamata di notizie ma vuole che siano presentate in un certo modo: senza fronzoli, chiare, dirette. Così, pensando alla scuola anglosassone, ho impostato Latina24ore.it: notizie secche nello stile delle agenzie di stampa, senza rinunciare agli approfondimenti e ai commenti che però sono il più possibile separati dai fatti.
Il suo vivere quotidianamente Latina. A quali luoghi si sente più legato?
Non sono un grande amante del mare ma amo molto la zona del Parco Nazionale del Circeo, così come alcuni paesi collinari vicini a Latina, come Sermoneta, un piccolo gioiello medievale. Mi piacciono alcune strade ma, avendo viaggiato abbastanza, posso dire che ci sono città oggettivamente più belle. Latina ha altre qualità.
Un salto nell’album dei ricordi, per trovare quell’articolo che più la gratifica professionalmente
Latina è una zona dove avvengono molti fatti di cronaca nera che attirano l’attenzione dei media a livello nazionale. Recentemente ho seguito con interesse il giallo del cadavere trovato in un freezer a Doganella di Ninfa, sono stato intervistato anche su Rai Uno in merito a quella vicenda. Per quanto riguarda i processi, è stato interessante quello agli ex dirigenti della Goodyear, condannati a risarcire i parenti degli operai morti per le condizioni di lavoro nello stabilimento di Cisterna di Latina. Questo caso ispirò, tempo fa, “Il posto dell’anima”, un interessante film con Silvio Orlando.
Qualità e criticità della Latina attuale in un suo breve editoriale.
Latina soffre per una criminalità che recentemente ha spaventato molto i cittadini: sono avvenuti due omicidi e un tentato omicidio in meno di 48 ore. In quei giorni scrissi un editoriale nel quale citavo una frase di Roberto Saviano: «Sapere e capire diviene una necessità. L’unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare».
In effetti è così, solo con la conoscenza si arginano i disonesti e si combatte la criminalità, intesa non solo come “reato”, ma come modo di pensare, come predisposizione all’illegalità e alla “furbata”. A Latina c’è anche una notevole speculazione edilizia, nondimeno abbiamo tante altre qualità. I pontini sono persone particolarmente tenaci che spesso emergono in diversi settori, come nel mondo dell’arte.
Da direttore di un quotidiano on line, come vede il futuro della professione giornalistica rispetto alla nuova frontiera del digitale e alle forme di citizen-journalism online?
Credo che la carta stampata avrà ancora lunga vita, seppur con profondi cambiamenti. Di certo, internet sta avendo un grosso impatto nel mondo della comunicazione rendendola più agile e soprattutto più partecipativa. Fino a poco tempo fa, noi giornalisti eravamo gli unici a dare notizie, ora i lettori stessi diventano produttori di informazioni che circolano online. Ciò è una grande ricchezza ma, in alcuni casi, può rappresentare un pericolo.
Un esempio?
Qualche giorno fa hanno arrestato uno spacciatore con alcuni chili di droga. Dopo aver pubblicato la notizia su Latina24ore.it, qualcuno ha pubblicato un link su Facebook indicando la “bacheca” del presunto spacciatore arrestato. In realtà si trattava di un omonimo, coetaneo e della stessa città, che non c’entrava nulla con quella vicenda.
Spesso la possibilità di diffondere notizie non verificate comporta rischi seri, il che può indebolire la credibilità del web. Oggi tutti sanno che, su internet, circolano tante notizie false e che è fondamentale selezionare le fonti più attendibili. Per questo ritengo che i quotidiani online, con i commenti moderati, siano i siti migliori dai quali attingere informazioni.
Latin24ore.it è un esempio locale. Si leggono solo notizie verificate che si possono commentare liberamente, senza offese o insulti che vengono immediatamente rimossi. Credo che la libertà di pensiero non significhi libertà di insulto.
Internet offre anche la possibilità di vedere e ascoltare, unendo la forza del testo scritto a quella del video. E’ come una sorta di fusione tra la potenza della Tv e il contenuto dei quotidiani, una miscela esplosiva che rappresenterà il futuro del giornalismo mondiale.
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