25 Aprile 2010

Un’informazione per la gente e con la gente

di Maria Salerno (Blog San Cataldo. Interviste Giornalisti)

Federica Riggi

Federica Riggi

Federica Riggi, laureata in Scienze della Comunicazione, da sempre è impegnata nel campo della comunicazione a 360 gradi, attualmente collabora con un’agenzia di comunicazione integrata e organizzazione eventi di San Cataldo. Recentemente ha lavorato ad un progetto per il comune di Caltanissetta nel ruolo di “intermediaria” tra i bisogni della popolazione, soprattutto quella più disagiata, e il comune nisseno. La sua passione per il giornalismo è iniziata scrivendo per il giornale d’istituto alle scuole superiori fino alla lunga collaborazione con la testata giornalistica on line “Newschannel”.

Ci racconti San Cataldo in dieci parole.
San Cataldo è il luogo in cui sono nata, il luogo a cui mi sento maggiormente legata, il luogo a cui non potrei mai rinunciare, il luogo in cui desidero tornare dopo ogni viaggio e sentirmi a casa.

Quando ha deciso che da grande avrebbe fatto la giornalista?
Credo che sia stato il destino ad avere deciso di far incontrare il mio mondo con quello del giornalismo: ero alle superiori, frequentavo il linguistico all’I.T.A.S. Luigi Russo di Caltanissetta, e cercavano alunni che volessero scrivere per il giornalino della scuola così mi sono subito lanciata in quest’avventura tanto da diventarne immediatamente caporedattore, da allora è stato amore a prima vista e nel tempo ho continuato a coltivare questa passione.

Qual è la notizia su San Cataldo che ha dato con più piacere?
Di San Cataldo mi piace raccontare le sue tradizioni, soprattutto narrare di quelle legate al periodo pasquale e in particolar modo ai riti che si svolgono durante la Settimana Santa che ci hanno fatto conoscere in tutto il mondo per intensità e peculiarità e che sono profondamente radicate nell’animo di ogni sancataldese che si rispetti. La Pasqua a San Cataldo è una festività molto sentita in cui sacro e profano sono intrecciati inesorabilmente. Tra le tante manifestazioni voglio ricordare quella della domenica di Pasqua che per la sua spettacolarità richiama turisti da tutto il mondo e cioè la processione dei Sanpauluna, giganti di cartapesta che rappresentano gli undici apostoli, la cui tradizione risale alla dominazione spagnola.

Quali sono i luoghi della sua città a cui si sente più legata?
Non c’è un singolo luogo a cui mi sento particolarmente legata, ma so che lontana da San Cataldo non potrei vivere troppo a lungo. C’è un legame intenso tra me e questa piccola cittadina nel cuore della Sicilia che non riesco a spiegare a parole, ma che si manifesta in un amore e in un attaccamento fortissimo tanto da avermi persino spinto a scrivere la tesi di laurea proprio sulla mia città natale così da renderle omaggio in qualche modo.

Una tesi di laurea su San Cataldo…
…sì, la tesi riguardava il tema della nuzialità ed in particolare i matrimoni a San Cataldo nei periodi 1832-34 e 1854-55. L’ho realizzata facendo un’approfondita ricerca e analizzando i registri di matrimonio dei suddetti periodi conservati presso l’Archivio di Stato di Caltanissetta, poichè ho scoperto che analizzando i matrimoni si può entrare in contatto con importanti elementi legati alla vita sociale della popolazione, quali i loro usi, costumi, consuetudini.

Esiste una qualche forma di informazione locale a San Cataldo?
In un certo senso si. Ultimamente sono nati dei periodici d’informazione socio-culturale a diffusione gratuita che narrano fatti di vita cittadina o raccontano di personaggi locali, che però sono legati in qualche modo alla politica e, chi più chi meno, esprimono la propria appartenenza partitica.

Come si dovrebbe caratterizzare, invece, secondo lei, l’informazione locale?
Se fosse per me la slegherei completamente da “vincoli” ideologici strettamente legati alla politica e darei voce alla gente, farei quindi un’informazione “per la gente e con la gente”, lasciando liberi i cittadini di potersi esprimere liberamente su temi e problemi legati alla città.

Se avesse una bacchetta magica cosa regalerebbe alla sua città?
Essendo giovane ovviamente penso da giovane e ai giovani e mi piacerebbe che ci fossero maggiori possibilità di divertimento, soprattutto nel periodo estivo quando la città si spopola e i ragazzi si spostano altrove alla ricerca di concerti e spettacoli vari. Quindi vorrei che si pensasse ad una accurata programmazione di eventi per i giovani, e non solo ovviamente, così da riuscire anche ad attirare gente e turisti provenienti da altre città siciliane sfruttando soprattutto la centralità della posizione di San Cataldo.

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