15 Ottobre 2009

Budrio e l’arte nata “per scherzo”

di Marcello Di Sarno (Blog Budrio. Interviste Artigiani)

Artigiano e imprenditore sono le due anime che convivono perfettamente nell’attività di Fabio Menaglio. E’ lui l’erede di una tradizione che ha un secolo e mezzo e che ha visto il legame tra la città di Budrio e l’ocarina varcare i confini d’Italia e d’Europa.
Menaglio non si limita a costruire ocarine, ma ne mantiene in vita l’identità più pura, sottraendole alla poco nobile condizione di “strumenti per le feste, le fiere, i balli in piazza” ed elevandoli a strumenti da concerto.  Diplomato all’istituto professionale per l’industria e l’artigianato, si afferma inizialmente come disegnatore meccanico e programmatore. Di qui l’ingresso nel mondo della musica, con gli studi di chitarra classica e solfeggio presso un maestro del Conservatorio di Bologna ed ora si diletta nel pianoforte ed organo, oltre che naturalmente nell’ocarina.
Fabio Menaglio intervistato per Comuni-Italiani.it

Fabio Menaglio

A quando risalgono le origini di questa antica professione nel suo territorio?
L’ocarina nasce come strumento musicale a Budrio nel 1853 per opera di Giuseppe Donati. Un’invenzione nata per caso, dal momento che Donati aveva in mente di fare uno scherzo, immaginando uno strumento dalla forma originale: un corpo panciuto, con la coda, come una piccola oca senza testa. Una forma che ritroviamo tutt’oggi nelle ocarine di terracotta vendute alle fiere.
Lo stesso Donati fu il primo costruttore di ocarine, che produsse in laboratori artigianali prima a Budrio, poi a Bologna e infine a Milano. A far varcare i confini nazionali a quest’arte furono Ercole ed Alberto Mezzetti, che l’affermarono a Londra e a Parigi, e Cesare Vincinelli, stimato come lo “Stradivari” delle ocarine.

Quando è nata in lei la passione per questa antica arte?
Dal 1989, quando venni a sapere che il laboratorio Mignani avrebbe smesso la produzione e decisi di fare mia un’arte antica di centoquarant’anni. Un’arte compromessa, nelle sue forme identitarie, da due generazioni di costruttori che avevano cercato una maggior produzione, a discapito di quelle qualità musicali presenti nelle ocarine dell’inventore, Donati, e soprattutto in quelle di Vicinelli. A quest’ultimo mi sono rifatto, puntando alla massima purezza delle forme.

Museo dell'Ocarina - stampo antico

Quali sono i prodotti o gli oggetti sui quali puntate maggiormente?
Da alcuni anni mi dedico anche alle imboccature per sax, ma l’ocarina resta il perno centrale della mia attività. L’esperienza maturata nel corso degli anni mi ha consentito di mettere assieme una solida rete di clienti internazionali.
In primis, il Giappone, dove il nostro ultimo modello di ocarina è molto apprezzato e commercializzato da case leader di strumenti musicali. Altri paesi con i quali abbiamo assidui rapporti commerciali sono la Germania, l’Austria, la Svizzera, l’Olanda e il Canada.

Per quali caratteristiche secondo lei i vostri manufatti sono unici e inimitabili?
Sono fatte completamente a mano con particolari accorgimenti per una buona intonazione.

Come il tempo e il progresso hanno segnato l’evoluzione dei vostri prodotti artigiani?
Più che un’evoluzione è importante sottolineare come questa produzione mantenga la sua originalità nel tempo.

Quanto le tradizioni locali hanno influito sulla diffusione di questo mestiere?
Essendo stata inventata a Budrio, l’ocarina è diventata essa stessa una vera e propria tradizione locale. Un monumento vivente della cultura locale è il Gruppo Ocarinistico Budriese, che dal 1865 perpetua la tradizione musicale di questo strumento. Nel XIX secolo, riscossero un enorme successo nei teatri delle maggiori capitali d’Europa e non: Berlino, Vienna, Parigi, Londra e New York.

Gruppo Ocarinistico Budriese

Ci sono nella sua città strutture permanenti - quali musei, gallerie, saloni - per l’esposizione di questi manufatti?
C’è il Museo dell’Ocarina e degli Strumenti musicali in terracotta. Un luogo unico al mondo - che, tra strumenti musicali di lavoro, fotografie, spartiti, etc. - raccoglie oltre centocinquant’anni di storia della produzione di ocarine. Dai primissimi esemplari realizzati a mano da Donati a quelle in stile liberty targate
Mezzetti, fino alla serie completa di nove ocarine disegnate dal sottoscritto.

Vengono organizzati eventi, fiere, mostre mercato per la loro commercializzazione e promozione turistica?
Si, dal 2003 in occasione del 150° anniversario dell’invenzione dell’ocarina si celebra il festival dell’ocarina. Quest’anno, tra aprile e maggio, si è tenuta la V edizione.

In che modo la sua attività potrebbe essere maggiormente valorizzata?
Avrei bisogno di una cartellonistica stradale, in modo che le persone che passano per Budrio possano sapere che è il paese dell’ocarina e dove si trova il laboratorio.

Riferimenti:
Fabio Menaglio

Via Vittime delle Foibe, 6 - zona industriale Zenzalino sud
40054 Budrio (BO)
Indirizzo email: info2009@ocarina.it
Sito internet: www.ocarina.it

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