GUIDA  Brescia

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[[Immagine:Brescia - Torre dell'Orologio - in Piazza della Loggia.jpg|thumb|left|La Torre dell'orologio in Piazza della Loggia]]
 
[[Immagine:Brescia - Torre dell'Orologio - in Piazza della Loggia.jpg|thumb|left|La Torre dell'orologio in Piazza della Loggia]]
 
[[Immagine:Brescia - S.Maria in Solario - Croce di Desiderio.jpg|thumb|right|La Croce di Desiderio in Santa Maria in Solario, all'interno di Santa Giulia]]
 
[[Immagine:Brescia - S.Maria in Solario - Croce di Desiderio.jpg|thumb|right|La Croce di Desiderio in Santa Maria in Solario, all'interno di Santa Giulia]]
[[Immagine:Brescia_-_L%27Orologio_Astrologico.jpg|thumb|left|Il quadrante dell'orologio Astrologico]]
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'''Brescia''' è situata in [[Lombardia]] ed è capoluogo della [[Provincia di Brescia|omonima provincia]]. Il 15 febbraio si festeggia il Patrono, SS. Faustino e Giovita.
 
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'''Brescia''' è situata in [[Lombardia]] ed è capoluogo della [[Provincia di Brescia|omonima provincia]]. Il 15 febbraio si festeggia il Patrono, SS. Faustino e Giovita.  
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Confina con i comuni di: [[Nave]], [[Gussago]], [[Flero]], [[San Zeno Naviglio]], [[Rezzato]], [[Roncadelle]], [[Bovezzo]], [[Botticino]], [[Borgosatollo]], [[Concesio]], [[Collebeato]], [[Castel Mella]], [[Castenedolo]] e [[Cellatica]].
 
Confina con i comuni di: [[Nave]], [[Gussago]], [[Flero]], [[San Zeno Naviglio]], [[Rezzato]], [[Roncadelle]], [[Bovezzo]], [[Botticino]], [[Borgosatollo]], [[Concesio]], [[Collebeato]], [[Castel Mella]], [[Castenedolo]] e [[Cellatica]].
  
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I [[Siti UNESCO/Longobardi in Italia. I luoghi del potere|monumenti longobardi]] sono '''Patrimonio dell'Umanità''' iscritto nella prestigiosa lista dei [[Siti UNESCO]].
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==Ritratto della Città==
 
: « ''Lieta del fato Brescia raccolsemi,''
 
: « ''Lieta del fato Brescia raccolsemi,''
''Brescia la forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d'Italia''
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:''Brescia la forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d'Italia''
''beverata nel sangue nemico''. »
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:''beverata nel sangue nemico''. »
 
 
(da "''Le Odi barbare''" di Giosuè Carducci)
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:(da "''Le Odi barbare''" di Giosuè Carducci)
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==Storia==
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[[Immagine:Brescia_-_Medaglia_d%27oro_per_le_X_Giornate.jpg|thumb|left| Medaglia d'oro X Giornate (Vedi Lapide)]]
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[[Immagine:Brescia_-_Medaglia_D%27Argento_al_Valor_Militare_-_1943-1945.jpg|thumb|right| Medaglia d'argento al Valor Militare 1943-1945]]
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{{Vedi|'''[[/Ricordando le 10 giornate]]'''}}
  
 
==Onorificenze==
 
==Onorificenze==
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*Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue genti nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
 
*Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue genti nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
  
==Ricordando Le 10 Giornate==
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==Attività==
L'episodio delle Dieci Giornate è una a delle più sanguinose rivolte popolari, contro la dominazione Austriaca del Lombardo Veneto. Furono il doppio ma non divennero mai famose come le Cinque Giornate di Milano. Gli Austriaci, incendiarono, saccheggiarono, fucilarono a gruppi i Patrioti rivoltosi, fustigarono le donne, ed in fine dal Castello bombardorono la città. La mattina del 23 Marzo 1849, poco prima che l'esercito Piemontese fosse sbaragliato a Novara, la popolazione Bresciana riunendosi in Piazza Vecchia (ora Piazza della Loggia)rispose alla richiesta Austriaca del pagamento di una multa insorgendo al grido: "'''NON ORO MA PIOMBO"'''. Le Dieci Giornate segnarono la fine della Prima Guerra di Indipendenza.
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*[[/Fiera di Brescia]]
  
Attraverso 14 tappe principali (segnalate da Totem), posti dall'Assessorato al Turismo del Comune di Brescia, in corrispondenza agli episodi salienti di quella storica decade, si possono riscoprire i luoghi, le contrade, i protagonisti, rileggendo attraverso lapidi, monumenti, case e palazzi, quel passato che mette in luce il coraggio ed il generoso sacrificio di quanti non esitarono a combattere per rafforzare il senso di unita e identità Nazionale.
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==Da Vedere==
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===Edifici religiosi===
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* '''Duomo Nuovo''', del 1600.
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* '''Duomo Vecchio''' o '''La Rotonda''', splendido esempio di chiesa romanica (del XII secolo) sopra la preesistente Basilica di Santa Maria Maggiore (VI-VII secolo).
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* '''Chiesa di Santa Maria dei Miracoli''', gioiello rinascimentale dalla facciata marmorea.
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*[[/Chiesa dei SS. Nazaro e Celso]], custodisce all'interno un polittico, opera giovanile di Tiziano (1520), con Cristo risorto, Annunciazione e Santi. Presenti anche opere del Romanino e del Moretto.
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[[Immagine:Brescia_-_Il_Polittico_Averoldi_-_Tiziano_Vecelio_1520-1522.jpg|thumb|left|Polittico Averoldi di Tiziano ]]
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* '''Chiesa di San Giovanni Evangelista'''.
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*[[/Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]
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* '''Chiesa di Santa Maria della Pace'''.
  
Gli scontri iniziarono il 23 Marzo 1849, con l'assalto a dei carri carichi di legna che erano diretti al Castello dove stazionava il presidio Austriaco: Una folla inferocita attaccò i carri ribaltandoli e si armò di pezzi di legna, cominciando a bastonare tutti gli Austriaci. Dal Castello non tardò ad arrivare la risposta e dai bastioni risposero quasi subito i cannoni. Durante le Dieci Giornate caddero su Brescia 950
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===Edifici civili===
bombe.
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[[Immagine:Brescia_-_L%27Orologio_Astrologico.jpg|thumb|right|Il quadrante dell'orologio Astrologico]]
Non fu certo per della legna che i Bresciani assaltarono gli Austriaci, ma per una maxi multa di ben 500,000 Lire(Cifra sproporzionata per l'epoca) oppure 2 tonnellate d'argento, importi richiesti in quanto a Gennaio del 1849, alcuni amministratori locali erano stati processati per detenzione di materiale da guerra, scoperto in un deposito comunale.
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* '''[[/Broletto]]''', che è il più antico palazzo pubblico della città.
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* '''[[/Palazzo della Loggia]]'''.
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[[Immagine:Brescia_-_Palazzo_della_Loggia.jpg|thumb|left|Palazzo della Loggia]]
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* '''Palazzo Martinengo'''.
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* '''Palazzo Maggi-Gambara'''.
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* '''Palazzo Martinengo-Colleoni'''.
  
'''Brescia''' fiduciosa in 2-3 notizie che pervenivano a favore dell'esercito Piemontese, purtroppo su tre, due erano false: La rottura dell'Armistizio di Salasco l'unica vera notizia, poi nel giro di una settimana si disse che l'esercito aveva superato il Ticino all'epoca confine di stato e che stava per entrare a Milano, l'esercito in effetti passò il Ticino ma era l'eserecito Austriaco comandato dal Feldmaresciallo Radetzky, che dopo aver sconfitto i Piemontesi a Mortara e Vercelli, il 23 Marzo diede la batosta finale con la sconfitta di Novara.  
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===Edifici militari===
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[[Immagine:Brescia - Le antiche mura .-..jpg|thumb|right|Antiche Mura Costruite dai Veneziani]]
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* '''Castello''', che, assieme al grande parco pubblico, occupa il Colle Cidneo.
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* '''Torre della Pallata'''.
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* '''Torre del popolo'''.
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* '''Mura''' antiche.
  
Proprio quel giorno cioè il 23 Marzo Brescia, sicura dell'arrivo dei Piemontesi nei prossimi giorni, si trovò praticamente senza saperlo in guerra da sola contro l'Impero Asburgico, quando era già stato firmato l'Armistizio di Novara. I primi giorni furono a favore dei Bresciani
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===Vie e Piazze===
Un prete patriota sosteneva l'insurezzione: '''Don Pietro Boifava'''. Dal 26 Marzo una consistente colonna Austriaca cercò di aprirsi un varco, ma gli insorti guidati da un altro sostenitore della rivolta: '''TITO SPERI''', contrattaccarono più volte respingendo gli Imperiali.
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L'eroismo e l'ardimento dei prodi Bresciani soprattutto appunto quelli comandati da '''Tito Speri''' si manifestava in mille modi, nonostante i tiri concentrici sulla città da parte dell'artiglieria Austrica, intanto continuavano a giungere ai Bresciani rapporti non veritieri che
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*[[/Piazza della Loggia]], dominata dal rinascimentale Palazzo omonimo, sede della Giunta Comunale (del 1492-1570), sul lato sud il '''Monte di Pietà''', del 1500; sul lato orientale sopra il porticato spicca il bellissimo orologio astronomico cinquecentesco.
davano si l'abdicazione di Carlo Alberto, ma anche che l'esercito Piemontese continuava ad avanzare e che Radetzky si stava ritirando, queste false notizie continuarono fino al giorno 29 Marzo, così i Bresciani fiduciosi continuavano a resistere sperando nell'arrivo di rinforzi. Ma fu al Generale '''Nugent''' comandante Austriaco a Brescia che arrivarono anche a sua insaputa i rinforzi, tornava da Venezia il Generale '''Haynau''', diventato in seguito famoso con il nome: "'''La iena di Brescia'''", favorito dalla fitta nebbia riuscì a entrare al Castello per la strada di soccorso.
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*'''Piazza Paolo VI'''.
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*'''Piazza del Foro''', coi resti della città romana, di cui spicca il Tempio Capitolino, eretto da Vespasiano nel 73 d.C. e grandi ruderi del Teatro e della Basilica.
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*'''Piazza della Vittoria''', del 1930.
  
Il 30 Marzo '''Don Pietro Boifava''' rimasto senza munizioni, sciolse il suo gruppo di valorosi. Intanto dei soldati Piemontesi nemmeno l'ombra e nessun messo ufficiale venne inviato a Brescia per riferire delle reali condizioni.
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===Monumenti===
  
Alle ore 9,00 del 31 Marzo, alcuni soldati Austriaci con bandiera bianca consegnarono in Municipio il seguente dispaccio da parte del Generale Haynau:
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[[Immagine:Brescia - Le antiche mura .-.jpg|thumb|right|Antiche Mura]]
 
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"'''''Notifico alla congregazione Municipale, che io alla testa delle mie truppe, mi trovo qui per intimare alla città di arrendersi tosto e senza condizioni. Se ciò non succederà entro oggi ore 12, se tutte le barricate non saranno interamente levate, la città sarà presa d'assalto e lasciata in balia di tutti gli orrori della devastazione. Tutte le uscite della città verranno chiuse e occupate dalle mie truppe eventuale vostra resistenza prolungata sarà la rovina della città ma anche la vostra. Bresciani già voi mi conoscete io mantego la mia parola sempre....Tenente Maresciallo Haynau'''"''
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Il Consiglio Comunale riunito inviò una delagazione di 4 persone a parlamentare, Haynau concedeva una proroga fino alle ore 14,00.
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L'ultimatum venne letto dal balcone della Loggia alla folla riunita in  piazza, che a gran voce lo respingeva invocando la resistenza con il proseguimento della lotta.
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Le barricate furono rinforzate e difese con quanto restava: botti, ruote di carri, forche, sedie e mobili gettati dalle finestre, entravano in scena anche le donne che chiedevano consigli per manovrare i moschetti.
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Scaduto l'ultimatum qualche minuto dopo le 14,00 gli Austriaci mossero all'attacco.
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'''GENERALE HAYNAU "Ricordi":'''
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".....Feci aprire subito un terribile bombardamento e ricominciare l'assalto Attesa la grave perdita che avevamo già sofferta l'ostinazione, 
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il furrore del nemico, si dovette procedere alla più rigorosa misura. Comandai perciò che non si faccesero prigionieri e fossero immediatamente fucilati tutti coloroche venissero colti con l'arma alla mano, le case da cui venisse sparato incendiate e così avenne che il
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fuoco già cominciato in parte ad opera delle truppe e parte dal bombardamento si appicicò in parecchi luoghi.
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Il Generale '''Haynau''' scrisse anche: "Avessi avuto io tremila di questi inferociti ed indemoniati Bresciani, Parigi sarebbe stata mia in breve tempo"
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Testimonianza di '''Giuseppe Nicolini:''' "....Nei quartieri invasi di '''Torrelunga, Sant'Urbano''' si vedeva l'orrore di una città presa d'assalto cominciando le tenebre senza pietà e senza freno imperversavano i Croati, facevano brecce sui muri, passando da una casa all'altra,
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comparivano inaspettati, assalivano, inseguivano, stupravano, ammazzavano. Avevano con se secco bitume, acqua raggia, pece e non so quali altre pesti incendiarie, con le quali spruzzavano le porte, le masserizie, la biancheria e financo le persone perchè prendessero fuoco e
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ardessero come torce. Da ricordare un episodio per tutti '''Carlo Zima''' costruttore di carrozze di anni 27, sciancato,  vedendo che non poteva più fuggire si nascose con altre 5-6 persone in un'osteria di Sant'Alessandro, scoperti dai Croati vennero cosparsi di pece e dati
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alle fiamme, il Zima ebbe la forza di agrapparsi tenacemente ad un Croato perchè bruciasse assieme, un Ufficiale tentò per salvare il suo uomo cercando di tagliare le dita al '''Zima''', ma invano...."
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Le violenze erano inaudite, le abitazioni bruciavano e ai cittadini non veniva permesso di spegnere gli incendi.
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Per intercedere nei confronti di '''Haynau''' per implorare che avesse pietà di quanto rimaneva della città venne chiamato un Padre dei Frati
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Minori: Padre Maurizio Malvestiti.
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Alle ore 11 del 1° Aprile '''Padre Maurizio''', accompagnato da '''Padre Ilario da Milano''' e da Pietro Marchesini, muniti di una grande bandiera bianca cominciarono a salire verso il Castello.
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Alle ore 11,00 del 1° Aprile '''Padre Maurizio''', accompagnato da '''Padre Ilario da Milano''' e da Pietro Marchesini, muniti di una grande bandiera bianca cominciarono a salire verso il Castello.
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Intanto il Generale '''Nugent''', altro comandante Austriaco durante gli scontri, veniva ferito in modo molto grave ad un piede, forse da un colpo sparato da una donna patriota. Il Generale '''Nugent''', morirà 2 giorni dopo, stupefatto dall'eroismo dei Bresciani, lascerà alle famiglie quasi tutti i suoi averi, anche in forma di denaro accumulati nella sua permanenza a Brescia. Avversario cavalleresco era stato sepolto per parecchi anni a Brescia, il cippo conservato presso il cimitero Vantiniano, scritto dai comilitoni riporta la frase: '''Oltre il rogo non vive ira nemica'''
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Ricevuti i Frati '''Hynau''', fece notare quante sofferenze sarebbero state risparmiate se la città si fosse arresa un giorno prima. Le ostilità cessarono verso le 16.30. '''Tito Speri e Don Boifava''' andarono in esilio in Svizzera. A Brescia fu imposta una nuova pensante multa che questa volta si estese anche ai paesi della provincia (anche se non si erano ribellati)L'ultimo punto del proclama di '''Hynau''' firmato il 2 Aprile prevedeva l'inalzamento della multa a 6,3 milioni di lire austriache, veniva chiesto che le truppe che stazionavano in città dovevano ricevere un soprassoldo di sussistenza di una lira austriaca per giorno e per uomo, inoltre: "tutto quanto speso e consumato dalle casse locali durante e in causa della ribelione" doveva essere risarcito. In poche parole la città si trovò a pagare anche i proiettili che le erano stati sparati contro.
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I prigionieri inzialmente venivano fucilati senza processo, i cadaveri restavano insepolti per parecchi giorni e poi gettati in fosse comuni. Una Commissione inquirente costituita poco dopo pronunciò sentenze e condanne a morte fino a Settembre del 1849. Ancora una volta intervenne '''Padre Maurizio Malvestiti''', recandosi personalmente a [[Milano]] dal Maresciallo Radetzky ad implorare la cessazione delle fucilazioni ma anche la diminuzione della multa. Grazie al suo intervento molti comuni della provincia vennero esentati dopo la prima rata, ma, Brescia, [[Chiari]], [[Iseo]] e [[Serle]] dovettero pagare ben 9 rate prima di essere esentati.
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A ricordo delle Dieci Giornate oltre ai versi del '''Carducci''' una delle lapidi più belle e significative(secondo me) che in pocche righe raccoglie tutto il dramma, si trova sopra ad una fontana che orna l'ottocentesco mercato dei Grani, nell'attuale Piazza Arnaldo (ex piazza Torrelunga):"'''ANNO 1849- Allorchè Brescia negando fede alla sconfitta di [[Novara]] insegnò che il soccombere può essere più glorioso del vincere  fu qui la resistenza più senguinosa'''"  Passarono altri dieci anni, prima che gli Austriaci si ritirassero da Brescia
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===Monumenti===
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*[[/Monumento alle Dieci Giornate]]
 
*[[/Monumento alle Dieci Giornate]]
 
*[[/Monumento Pro Patria]]
 
*[[/Monumento Pro Patria]]
 
*[[/Monumento a Tito Speri]]
 
*[[/Monumento a Tito Speri]]
 
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*[[/Monumento a Garibaldi]]
 
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*[[/Monumenti a Giuseppe Zanardelli]]
 
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*[[/Monumento Ex Deportati]] -Piazza Cremona
==Personalità Illustri==
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*[[/Tito Speri]]
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==Attività==
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[[Immagine:Brescia - Giornale di Brescia.jpg|thumb|right|La sede del Giornale di Brescia]]
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*[[/Fiera di Brescia]]
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==Da Vedere==
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*[[/Piazza della Loggia]], dominata dal rinascimentale Palazzo omonimo, sede della Giunta Comunale (del 1492-1570), sul lato sud il '''Monte di Pietà''', del 1500; sul lato orientale sopra il porticato spicca il bellissimo orologio astronomico cinquecentesco.
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*'''Piazza Paolo VI''', con:
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:il Duomo Nuovo, del 1600.
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:il Duomo Vecchio o ''La Rotonda'', splendido esempio di chiesa romanica (del XII secolo) sopra la preesistente Basilica di Santa Maria Maggiore (VI-VII secolo).
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:il  [[/Broletto]], che è il più antico palazzo pubblico della città.
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*'''Piazza del Foro''', coi resti della città romana, di cui spicca il Tempio Capitolino, eretto da Vespasiano nel 73 d.C. e grandi ruderi del Teatro e della Basilica.
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*Il possente '''Castello''', che, assieme al grande parco pubblico, occupa il Colle Cidneo.
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*'''Piazza della Vittoria''', del 1930.
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*La '''Chiesa di Santa Maria dei Miracoli''', gioiello rinascimentale dalla facciata marmorea.
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*La '''Chiesa dei SS. Nazaro e Celso''', custodisce all'interno un polittico, opera giovanile di Tiziano (1520), con Cristo risorto, Annunciazione e Santi. Presenti anche opere del Romanino e del Moretto.
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==Dove Mangiare==
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[[Immagine:Brescia - Stazione.jpg|thumb|right|La Stazione Ferroviaria]]
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*Ristorante Il Lorenzaccio, Via Cipro, 78. Tel. 030-220457. Chiuso sabato a pranzo e domenica.
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*Taverna Del Moretto, Via Nino Bixio, 19. Tel. 030-40847. Chiuso lunedì.
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*Ristorante La Sosta, Via S. Martino della Bettaglia, 20
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*Trattoria "Mezzeria", Via Trieste, 66 Telefono: 030-40306
+
*Cascina Maggia
+
*Osteria Ai Banchi, Via Gasparo da Salò, 32
+
*Trattoria I Chiostri, Via S. Faustino, 18
+
 
+
==Musei==
+
*[[/Monastero di Santa Giulia]]
+
:il museo della città, realizzato nelle mura del monastero fondato dal re dei Longobardi, Desiderio, nel 753 d.C.
+
*La Pinacoteca Tosio Martinengo, contenente collezioni del Rinascimento bresciano (attualmente chiusa per piccoli restauri).
+
*Museo del Risorgimento, situato nel Castello, con importanti collezioni dal periodo della Rivoluzione francese, al periodo del Regno Lombardo Veneto alla presa di [[Roma]] (1870).
+
*Museo delle Armi Luigi Marzoli, all'interno del castello.
+
*Museo Diocesano (all'interno del complesso conventuale di San Giuseppe), con raccolte di codici miniati e tessuti liturgici ed arte sacra, ma sculture e pitture di artisti tra i quali il Romanino, Tintoretto, Tiepolo e della bottega di Tiziano.
+
*Museo Romano, in cui si trova la celebre statua bronzea della ''Vittoria Alata'', del I sec. d.C.
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*Museo del Marmo di Botticino.
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==Teatri==
 
==Teatri==
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==Complessi Bandistici==
 
==Complessi Bandistici==
*Filarmonica I.Capitanio Banda Città Brescia  
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*Filarmonica I. Capitanio Banda Città Brescia  
 
*Fanfara Bersaglieri Gino Spondi
 
*Fanfara Bersaglieri Gino Spondi
  
==Aree Sosta Camper==
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==Personalità Illustri==
*Presso la Cascina Maggia (ubicata a Brescia -località San Polo- in via della Maggia nr. 3, a 100 metri dal mezzo pubblico che porta al centro città) è consentita la sosta (a 16 camper) su piazzole delimitate, per un massimo di 48 ore; l'orario di apertura è dalle ore 8:30 alle ore 22:30. E' possibile effettuare il carico dell'acqua potabile, lo scarico reflui (acque nere) e l'allaccio alla corrente a modico prezzo.
+
[[Immagine:Brescia - Antico Mercato dei Grani.jpg|thumb|right|Antico mercato dei grani]]
;Come Arrivare
+
[[Immagine:Brescia_-_Giuseppe_Zanardelli.jpg|thumb|left|Giuseppe Zanardelli]]
#Dall'Autostrada A4: uscire al casello Brescia Centro;
+
*[[Giuseppe Zanardelli]]
#Dopo il casello, seguire le indicazioni Brescia Centro;
+
*[[Tito Speri]]
#Alla rotonda svoltare a destra direzione ''CENTRO'';
+
*Padre [[Maurizio Malvestiti]]
#Alla rotonda successiva svoltare nuovamente a destra, direzione San Polo;
+
*[[Luigi Contratti]]
#Immettersi poi nella grande rotatoria a doppia corsia e percorrerla integralmente (come se si stesse tornando indietro), dopodiché svoltare alla prima stradina a destra, in fondo alla quale, di fronte al campo da rugby, si trova l'ingresso di Cascina Maggia.
+
*[[Carlo Cassola]]
  
==Numeri utili==
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==Numeri Utili==
*Comune - Tel. 030-29771
+
[[Immagine:Brescia - Giornale di Brescia.jpg|thumb|right|La sede del Giornale di Brescia]]
*Vigili urbani - Tel. 030-29771
+
*Comune, Telefono: 030-29771
*Ambulanza Brescia Soccorso - Tel. 030-2002522
+
*Vigili urbani, Telefono: 030-29771
*Guardia Medica - Tel. 030-2424555
+
*Ambulanza Brescia Soccorso, Telefono: 030-2002522
*Carabinieri - Tel. 030-3751361
+
*Guardia Medica, Telefono: 030-2424555
*Ospedale civile - Tel. 030-39951
+
*Carabinieri, Telefono: 030-3751361
*Polizia di stato - Tel. 030-37441
+
*Ospedale civile, Telefono: 030-39951
*Polizia municipale - Tel. 030-2978804
+
*Polizia di stato, Telefono: 030-37441
*Questura - Tel. 030-37441
+
*Polizia municipale, Telefono: 030-2978804
 +
*Questura, Telefono: 030-37441
  
==Informazioni Utili==
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==Informazioni Turistiche==
{{Come_Arrivare}} {{Biblioteche}} {{Associazioni}}
+
[[Immagine:Brescia - Stazione.jpg|thumb|right|La Stazione Ferroviaria]]
 +
;Aree di sosta per camper
 +
Presso la Cascina Maggia (ubicata a Brescia -località San Polo- in via della Maggia nr. 3, a 100 metri dal mezzo pubblico che porta al centro città) è consentita la sosta (a 16 camper) su piazzole delimitate, per un massimo di 48 ore; l'orario di apertura è dalle ore 8:30 alle ore 22:30. E' possibile effettuare il carico dell'acqua potabile, lo scarico reflui (acque nere) e l'allaccio alla corrente a modico prezzo.
  
==Bibliografia==
+
;Come arrivare all'area sosta camper
*''Brescia nella storia'', R. Bernabei, Ed. Editalia (1995)
+
Dall'Autostrada A4: uscire al casello Brescia Centro, dopo il casello, seguire le indicazioni per Brescia Centro, alla rotonda svoltare a destra direzione "centro", alla rotonda successiva svoltare nuovamente a destra, direzione San Polo, immettersi poi nella grande rotatoria a doppia corsia e percorrerla integralmente (come se si stesse tornando indietro), dopodiché svoltare alla prima stradina a destra, in fondo alla quale, di fronte al campo da rugby, si trova l'ingresso di Cascina Maggia.
*''Brescia nel primo secolo della dominazione veneta'', I. Gianfranceschi Vettori, Ed. Grafo (1978)
+
*''Brescia nel Settecento'', Rossana Prestini, Ed. Sardini (1981)
+
*''Brescia nell'età delle Signorie'', Ed. Grafo (1980)
+
*''Brescia'', G. Montinari, Ed. Skira (2002)
+
*''Itinerario di Brescia neoclassica'', A Amendolagine (1979)
+
*''Guida di Brescia'', F. Robecchi (1994)
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*''Brescia e provincia nella storia, arte e geografia di tutti i suoi paesi'', Gustavo Strafforello, Ed. Sardini (1981)
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*''Archeologia e architettura romanica nel basso Garda bresciano'', Ed. Grafo (1991)
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*''Brescia e provincia (rist. anast. Milano, 1861)'', Carlo Cocchetti, Ed. Atesa (1989)
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*''Storia di Brescia e la sua provincia (rist. anast.)'', Carlo Cocchetti, Ed. Sardini (1973)
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*''Brescia 2015: analisi e riflessioni sull'evoluzione della città e della provincia'', Matteo G. Caroli - Giovanni B. Sgritta - M. Cristina Treu, Ed. Franco Angeli (2005)
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*''Magia di Brescia e provincia'', Nevio Doz - Massimo Tedeschi, Ed. Grafica e Arte (2005)
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==Memorie Storiche==
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==Informazioni Utili==
Nel libro [[Libri/Itinerario d'Italia]] ('''1815''') Giuseppe Vallardi così descrive il comune:
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{{Memorie_Storiche}}
'''Brescia''', Città considerabile ed antica, situata alle falde di una montagna tra il fiume ''Mella'' e il ''Naviglio'', ha 4 miglia di circuito, e contiene una popolazione di circa 45 mila abitanti. Ella ha un antico Castello piantato sopra un'alta collina. Il ''Palazzo dì Giustizia'' sulla piazza principale è l'edifizio più riguardevole per la sua grandezza e per la sua architettura, che è una mescolanza di gotico e di greco: contiene delle buone pitture a fresco e diversi quadri, alcuni dei quali sono degni di particolar attenzione. La ''Cattedrale'' nuova è fabbricata con magnificenza, ed è assai ricca di statue ed altri preziosi ornamenti, dei quali è debitrice in gran parte alla splendidezza del celebre Cardinal Quirini, ora emulata da alcune famiglie patrizie che hanno assegnati bastanti fondi pel compimento e maggior decoro di questa insigne fabbrica: vi si conserva anche una Croce di materia diafana, per cui il popolo ha una gran venerazione. La Chiesa di ''S. M. de' Miracoli'' è ornata di statue pregiate e di vaghe pitture, tra le quali si distinguono quelle del ''Moretto da Brescia''. In qualla della ''Pace'' si vedono due ancone del ''Batoni''. Nelle altre Chiese, specialmente a ''S. Nazaro'', al ''Carmine'' ed a ''S. Afra'' si osservano delle pregiale tavole di scuola Veneziana: il soppresso Convento annesso a quest'ultima è di architettura assai stimata. Anche la Casa ''Avogadri'' possiede dei pregevoli quadri di ''Paolo Veronese'', di ''Tiziano'' ec. Fra i Palazzi più belli si contano il ''Vescovile'', quelli delle famiglie ''Martinengo delle Fabbriche'', ''Martinengo Cesaresco'', ''Gambara'', ''Fenaroli'', ''Bargnani'', ''Ugeri'', ''Calini'', ''Fè'', ''Barbisoni'', ''Cigola'', ''Suardi'': in queste pure si ammirano dei quadri dei pittori più celebri. Il ''Teatro nuovo'' non manca di grandezza e buon gusto. È celebre la collezione di Medaglie del fu Conte ''Mazzucchelli''; e merita d'esser veduta la pubblica ''Biblioteca'' fondata dal lodato Card. Quirini: in due sale annesse vi sono macchine per la fisica, e disegni e modelli per le Belle Arti, oltre una copiosissima raccolta di Stampe, che altre volte apparteneva alla famiglia ''Martinengo Ferdinando''. È stato recentemente disposto un ameno ''Passeggio'' per le carrozze e per la gente a piedi. Abbonda questa Città di vaghe fontane sì pubbliche che private, ricche di acque assai salubri, che provengono da una vicina collina.
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Il commercio, l'industria e le manifatture di ''Brescia'' sono considerabili, e consistono principalmente in armi da fuoco molto stimate, e massimamente le canne da fucile; in tele di lino; in panni-lani e in merletti comuni. Il popolo in generale è fiero, robusto, industrioso ed amante della fatica, e si rassomiglia molto agli Svizzeri. Le donne pure sono laboriose e di buona condotta, ma di un carattere franco ed allegro.
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==Galleria Foto==
 
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Foto Brescia:
2012, 2009, 2008
La Torre dell'orologio in Piazza della Loggia
La Croce di Desiderio in Santa Maria in Solario, all'interno di Santa Giulia

Brescia è situata in Lombardia ed è capoluogo della omonima provincia. Il 15 febbraio si festeggia il Patrono, SS. Faustino e Giovita.

Confina con i comuni di: Nave, Gussago, Flero, San Zeno Naviglio, Rezzato, Roncadelle, Bovezzo, Botticino, Borgosatollo, Concesio, Collebeato, Castel Mella, Castenedolo e Cellatica.

I monumenti longobardi sono Patrimonio dell'Umanità iscritto nella prestigiosa lista dei Siti UNESCO.

Indice

Ritratto della Città

« Lieta del fato Brescia raccolsemi,
Brescia la forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d'Italia
beverata nel sangue nemico. »
(da "Le Odi barbare" di Giosuè Carducci)

Storia

Medaglia d'oro X Giornate (Vedi Lapide)
Medaglia d'argento al Valor Militare 1943-1945

Notes.png Vedi: Ricordando le 10 giornate

Onorificenze

La città di Brescia annovera queste onorificenze:

  • Medaglia d'Oro come "Benemerita del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dai bresciani in tale periodo.
  • Aleardo Aleardi la definì appunto Leonessa d'Italia per il coraggio dimostrato dai bresciani , specie durante le dieci giornate; ma la fama per tale appellativo le venne dal Carducci (Odi Barbare).
  • Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue genti nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Attività

Da Vedere

Edifici religiosi

  • Duomo Nuovo, del 1600.
  • Duomo Vecchio o La Rotonda, splendido esempio di chiesa romanica (del XII secolo) sopra la preesistente Basilica di Santa Maria Maggiore (VI-VII secolo).
  • Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, gioiello rinascimentale dalla facciata marmorea.
  • Chiesa dei SS. Nazaro e Celso, custodisce all'interno un polittico, opera giovanile di Tiziano (1520), con Cristo risorto, Annunciazione e Santi. Presenti anche opere del Romanino e del Moretto.
Polittico Averoldi di Tiziano

Edifici civili

Il quadrante dell'orologio Astrologico
Palazzo della Loggia
  • Palazzo Martinengo.
  • Palazzo Maggi-Gambara.
  • Palazzo Martinengo-Colleoni.

Edifici militari

Antiche Mura Costruite dai Veneziani
  • Castello, che, assieme al grande parco pubblico, occupa il Colle Cidneo.
  • Torre della Pallata.
  • Torre del popolo.
  • Mura antiche.

Vie e Piazze

  • Piazza della Loggia, dominata dal rinascimentale Palazzo omonimo, sede della Giunta Comunale (del 1492-1570), sul lato sud il Monte di Pietà, del 1500; sul lato orientale sopra il porticato spicca il bellissimo orologio astronomico cinquecentesco.
  • Piazza Paolo VI.
  • Piazza del Foro, coi resti della città romana, di cui spicca il Tempio Capitolino, eretto da Vespasiano nel 73 d.C. e grandi ruderi del Teatro e della Basilica.
  • Piazza della Vittoria, del 1930.

Monumenti

Antiche Mura

Teatri

Teatro Grande
  • Teatro Santa Chiara
  • Teatro Grande di Brescia, Corso Zanardelli, 9
  • Teatro Sociale

Impianti Sportivi

  • Stadio di rugby in zona San Polo

Complessi Bandistici

  • Filarmonica I. Capitanio Banda Città Brescia
  • Fanfara Bersaglieri Gino Spondi

Personalità Illustri

Antico mercato dei grani
Giuseppe Zanardelli

Numeri Utili

La sede del Giornale di Brescia
  • Comune, Telefono: 030-29771
  • Vigili urbani, Telefono: 030-29771
  • Ambulanza Brescia Soccorso, Telefono: 030-2002522
  • Guardia Medica, Telefono: 030-2424555
  • Carabinieri, Telefono: 030-3751361
  • Ospedale civile, Telefono: 030-39951
  • Polizia di stato, Telefono: 030-37441
  • Polizia municipale, Telefono: 030-2978804
  • Questura, Telefono: 030-37441

Informazioni Turistiche

La Stazione Ferroviaria
Aree di sosta per camper

Presso la Cascina Maggia (ubicata a Brescia -località San Polo- in via della Maggia nr. 3, a 100 metri dal mezzo pubblico che porta al centro città) è consentita la sosta (a 16 camper) su piazzole delimitate, per un massimo di 48 ore; l'orario di apertura è dalle ore 8:30 alle ore 22:30. E' possibile effettuare il carico dell'acqua potabile, lo scarico reflui (acque nere) e l'allaccio alla corrente a modico prezzo.

Come arrivare all'area sosta camper

Dall'Autostrada A4: uscire al casello Brescia Centro, dopo il casello, seguire le indicazioni per Brescia Centro, alla rotonda svoltare a destra direzione "centro", alla rotonda successiva svoltare nuovamente a destra, direzione San Polo, immettersi poi nella grande rotatoria a doppia corsia e percorrerla integralmente (come se si stesse tornando indietro), dopodiché svoltare alla prima stradina a destra, in fondo alla quale, di fronte al campo da rugby, si trova l'ingresso di Cascina Maggia.

Informazioni Utili

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