GUIDA  Caivano

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Di origine osca-sannitica, fu poi dominata dai Romani. La sua posizione coincide con l'antica città di '''Atella''', più precisamente con uno dei cinque casali della zona: ''Sant'Arcangelo'', ''Casolla'', ''Pascarola'', ''Campisone'' e ''Calbanum''.
 
Di origine osca-sannitica, fu poi dominata dai Romani. La sua posizione coincide con l'antica città di '''Atella''', più precisamente con uno dei cinque casali della zona: ''Sant'Arcangelo'', ''Casolla'', ''Pascarola'', ''Campisone'' e ''Calbanum''.
  
L'etimologia del termine si pensa derivi proprio da quest'ultimo casale, come dimostra un documento del '''943''', il cui nome deriva dal latino ''Calvius'' a cui fu aggiunto il suffisso finale che indica appartenenza.
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L'etimologia del termine si pensa derivi proprio da quest'ultimo casale, come dimostra un documento del '''943''', il cui nome deriva dal latino ''Calvius'' a cui fu aggiunto il suffisso finale ''-anus'' che indica appartenenza.
  
 
Caivano fu principalmente "'''rifugio'''" per gli abitanti di Atella che cercavano di sfuggire alle battaglie che si svolgevano nella loro città: i Campani contro gli Atellani, gli Oschi contro i Sanniti e così via.
 
Caivano fu principalmente "'''rifugio'''" per gli abitanti di Atella che cercavano di sfuggire alle battaglie che si svolgevano nella loro città: i Campani contro gli Atellani, gli Oschi contro i Sanniti e così via.

Versione delle 11:01, 2 dic 2008

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Caivano è situato nella Campania nella Provincia di Napoli. La seconda domenica di maggio si festeggia il Patrono, Maria Santissima di Campiglione. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Pietro; Chiesa di Santa Barbara; Chiesa di Sant'Antonio da Padova, in Piazza del Plebiscito. Da Vedere: Castello di Caivano; Palazzo marchesale Cimino, edificato alla fine del XVIII secolo.

Confina con i comuni di: Acerra, Afragola, Cardito, Marcianise, Orta di Atella e Crispano.

Indice

Storia

Di origine osca-sannitica, fu poi dominata dai Romani. La sua posizione coincide con l'antica città di Atella, più precisamente con uno dei cinque casali della zona: Sant'Arcangelo, Casolla, Pascarola, Campisone e Calbanum.

L'etimologia del termine si pensa derivi proprio da quest'ultimo casale, come dimostra un documento del 943, il cui nome deriva dal latino Calvius a cui fu aggiunto il suffisso finale -anus che indica appartenenza.

Caivano fu principalmente "rifugio" per gli abitanti di Atella che cercavano di sfuggire alle battaglie che si svolgevano nella loro città: i Campani contro gli Atellani, gli Oschi contro i Sanniti e così via.

Fu solo nel V secolo d.C. che Caivano fu definitivamente abitata dagli atellani in seguito ad un incendio, probabilmente scatenato dai Vandali. Questo portò, man mano, alla decadenza di Atella e all'ascesa di Caivano che ebbe un ruolo strategico nella battaglia tra i Longobardi di Benevento e i Bizantini di Napoli.

Nel IX secolo Atella scomparve definitivamente, mentre Caivano fu cinta da mura fortificate.

Nel 1027 i Normanni diedero vita alla città di Aversa e questo portò ad un cambiamento territoriale sia per Aversa che per Caivano. I terreni furono, infatti, divisi in tanti piccoli feudi che vennero dati in dono ai militi di Aversa che si erano dimostrati fedeli verso i nuovi conquistatori.

Dal 1266 Caivano si staccò definitivamente dai casali. Fu Carlo I d'Angiò che, dopo aver edificato il castello, diede Caivano in dono ad un suo collaboratore.

Il Castello edificato da d'Angiò fu assediato tra il 1437 e il 1438 in seguito alla lotta tra Renato d'Angiò, che voleva il dominio su Napoli e Alfonso d'Aragona.

Passò, nei secoli successivi, nelle mani di diverse famiglie nobili, come i Colonna e i Carafa, ma la svolta si ebbe nel 1616 quando furono bonificate, per volontà del conte di Lemos, le terre intorno al fiume Clanio.

Purtroppo un'epidemia di peste decimò la città e le campagne furono, nuovamente, abbandonate.

La situazione sembrò riprendersi dal XVIII secolo, quando Carlo III di Borbone ridusse le tasse e, in seguito alla costruzione della Reggia di Caserta, rese Caivano un passaggio obbligatorio per chi veniva da Napoli.

Un altro episodio importante nella storia della città è il 1821, quando si formò una società carbonara che partecipò ai moti napoletani del 1848.

Nonostante tutto la vita dei cittadini non migliorò, anzi, all'inizio del Novecento, arrivarono quasi alla miseria. Questo provocò una grande protesta che però fu sedata con la forza.

Attività Economiche

Il terreno della città di Caivano è molto fertile e permette un tipo di attività essenzialmente agricola. I prodotti più coltivati sono i cereali, i legumi, le fragole e gli asparagi.

Ancora oggi si produce la canapa, che nel passato ha determinato l'attività economica della città. Gli strumenti utilizzati per la sua lavorazione sono ancora quelli di una volta, così come uguale è l'odore della canapa macerata che si diffonde per tutta la città.

Purtroppo agli inizi del Novecento una grave crisi economica colpì la città, dimezzando il numero di abitanti e obbligando i pochi rimasti a emigrare verso l'estero o il nord Italia

Solo negli ultimi anni Caivano è riuscita a riprendersi e a ripopolarsi per il processo inverso all'emigrazione, soprattutto grazie agli spostamenti dal capoluogo.

Dove Mangiare

  • Fratelli Monaco, Via Bellini 1, Telefono 081/8312031
  • Seven, Corso Umberto 40, Telefono 081/8308398‎

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Sonnambula

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Acquafredda SocietàCooperativa Sociale A.R.L., Via A.Manzoni N.26

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Memorie storiche di Caivano (rist. anast. Napoli, 1852), Giovanni Scherillo, Ed. Atesa, collana "Biblioteca di storia municipale italiana" (1988)