GUIDA  Candiolo

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Candiolo è situata lungo la strada provinciale Torino - Pinerolo. Non si hanno notizie certe sulle sue origini, alcune reperto archeologici, però, lasciano pensare ad un insediamento romano stabilizzatosi verso il III secolo. Lapidi, epigrafi, indicano la presenza di un necropoli, il che sottolinea la notevole importanza del centro abitato. Il toponimo, dunque, potrebbe derivare dal nome latino "Candidus". Il primo documento della città risale a prima del XI secolo è riguarda per lo più questione ecclesiastiche. In piano medioevo Candiolo patì attacchi bellici a causa dello scontro tra i '''Savoia''' e '''Monferrato'''. I secoli successive trascorsero in un relativa tranquillità. Oggi Candiolo è un centro agricolo, gran parte della popolazione, però, è impiegato nella città di Torino.
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===Santuario della Madonna delle Grazie===
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La Chiesa risale al XVII secolo. Al suo interno è custodito un pregiatissimo dipinto su tela di ''Madonna col Bambino'', posto sull'altare maggiore.
  
 
==Dove Mangiare==
 
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Versione delle 12:24, 6 mar 2009

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2012, 2009, 2008

Candiolo è situato in Piemonte in Provincia di Torino. Il 24 giugno si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista. Tra gli edifici religiosi: Santuario della Madonna delle Grazie.

Confina con i comuni di: Piobesi Torinese, None, Orbassano, Nichelino e Vinovo.

Indice

Candiolo

Candiolo è situata lungo la strada provinciale Torino - Pinerolo. Non si hanno notizie certe sulle sue origini, alcune reperto archeologici, però, lasciano pensare ad un insediamento romano stabilizzatosi verso il III secolo. Lapidi, epigrafi, indicano la presenza di un necropoli, il che sottolinea la notevole importanza del centro abitato. Il toponimo, dunque, potrebbe derivare dal nome latino "Candidus". Il primo documento della città risale a prima del XI secolo è riguarda per lo più questione ecclesiastiche. In piano medioevo Candiolo patì attacchi bellici a causa dello scontro tra i Savoia e Monferrato. I secoli successive trascorsero in un relativa tranquillità. Oggi Candiolo è un centro agricolo, gran parte della popolazione, però, è impiegato nella città di Torino.

Da Vedere

Santuario della Madonna delle Grazie

La Chiesa risale al XVII secolo. Al suo interno è custodito un pregiatissimo dipinto su tela di Madonna col Bambino, posto sull'altare maggiore.

Dove Mangiare

  • Ristorante King's Junior, Via Pinerolo, 3
  • Ristorante L'Altro Campagnolo, Via Kennedy, 2

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Vicolo V. Gioberti, 6

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Onlus la Contrada, Piazza D. Alighieri, 12
  • Associazione Valorizzazione Artisti Pittori Piemontesi Onlus, Via Pinerolo, 7
  • Fondazione Piemontese per la Ricerca Sul Cancro - Onlus, Strada Provinciale 142 Km 3 95
  • Parrocchia San Giovanni Battista, P. Riccardo Sella, 2
  • Spaip, Viale Simonis, 7

Complessi Bandistici e Corali

  • Corale Eufonie, Via Trento, 6
  • Filarmonica Candiolese A. Vivaldi, Via Roma, 12

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1836) Goffredo Casalis così descrive il comune:

CANDIOLO (Candiolum), com. nel mand. di Orbassano, prov. dioc. div. di Torino. Dipende dal senato di Piem., intend. gen. prefett. ipot. di Torino, insin. di Rivoli, posta di None.

Sta sulla Chisola. Fuvvi eretta una commenda della religione di Malta. La strada provinciale da Torino a Pinerolo interseca questo comune. Da essa, verso mezzodì, alla distanza di cento trabucchi, si diramano due vie comunali: una, da ponente, conduce ad Orbassano; l'altra, da levante, scorge a Vinovo+, ed a Piobesi. È discosto un miglio circa da Vinovo e Piobesi, sei da Torino, e nove da Pinerolo.

Il Chisola divide questo territorio da quello di None: attraversa la via provinciale: gli soprastà un antico ponte di cotto. Questo torrente, mediante una diga, che si mantiene presso il territorio di Volvera a spese di molti proprietari, vi serve ad irrigare le praterie.

La parrocchiale d'ordine dorico, dedicata a s. Giovanni Battista, è situata sulla pubblica piazza nel centro dell'abitato. Il cimiterio è attiguo a quella chiesa.

I principali prodotti vi sono: grano, meliga, segale, fagiuoli, miglio, avena, e fieno. Vi si mantengono in qualche numero buoi, vacche, e tori. Il territorio fornisce molta legna, per essergli assegnata una parte della foresta di Stupinigi, in cui annidano molti fagiani gentili, alcuni cervi, e daini.

Nel 1800 accaddero in questo luogo varie scaramuccie tra i francesi e gli austriaci. Le case degli abitanti furono poste al sacco dai vincitori.

Popolazione 1400.