GUIDA  Cantù

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==Biblioteche==
 
==Biblioteche==
*Biblioteca Comunale Ugo Bernasconi, Piazza G. Marconi 1  
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*Biblioteca Comunale Ugo Bernasconi, Piazza G. Marconi, 1  
*Biblioteca dell'Istituto statale d'arte per l'arredamento, Via F. Andina 8
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*Biblioteca dell'Istituto statale d'arte per l'arredamento, Via F. Andina, 8
 
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==Volontariato, Onlus e Associazioni==
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*A.C.Cantù G.S.Sanpaolo, Via Giovanni XXIii 3
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*Amici dei Volontari O.N.L.U.S., Via Ariberto Da Intimiano 9
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*Aspem Associazione Solidarietà Paesi Emergenti, Via Dalmazia, 2
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*Associazione Famiglie Audiolesi A.F.A. della Prov. di Como, Viale Madonna 11/30
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*Associazione Famiglie Ipovedenti - non Vedenti, Via San Giuseppe 24/A Vighizzolo
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*Associazione Lombarda Pompieri Sempre Onlus, Via Milano 22
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*Associazione Sportiva Dilettantistica San Michele, Via Andina, 4
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*Associazione Sportiva Handicappati Briantea 84, Via XI Febbraio 1/A
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*Associazionegruppo Appartamento, Via Legnone N 4
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*Avis Comunale di Cantù, Via Alciato 3/A
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*Cooperativa Sociale del Popolo Società Cooperativa, Via Ettore Brambilla N. 3
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*Cooperativa Sociale in Cammino S.C.A.R.L. - Onlus, Via Legnone 4
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*Cooperativa Sociale Mirabello Società Cooperativa, Via Tiziano N. 5
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*Cooperativa Sociale Progetto Sociale Società Cooperativa, Via degli Arconi 73
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*Down Verso, Via San Giuseppe 24/A Vighizzolo
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*Ente Scuola Materna S Carlo, Via Per Alzate 69
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*Fondazione Residenza Sanitaria Assistenziale Garibaldi Pogliani Onlus, Via Galimberti 4
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*Il Gabbiano Società Cooperativa Sociale per Azioni - Onlus, Via Francesco Baracca 58
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*Kal Onlus, Via Murazzo 11
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*La Compagnia di Samuele Onlus, Via Per Alzate 7/A
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*La Soglia, Via Dante N 6
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*Mondovisione Società Cooperativa Sociale Onlus, Via Fossano N. 75
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*Organizzazione di Volontariato Incontri, Via Cimarosa 3
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*Orizzonti - Cooperativa Sociale A Responsabilità Limitata, Via Milano, 78
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*Punto Famiglia, Via Matteotti 22
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*Scuola Materna Enrico Terraneo, Via Monforte 14
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==Complessi Bandistici==
 
==Complessi Bandistici==
 
*Corpo Musicale La Cattolica Cantù
 
*Corpo Musicale La Cattolica Cantù
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==Informazioni Utili==
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==Memorie Storiche==
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Il libro [[Libri/Antiquario della Diocesi di Milano]] ('''1828''') così riporta:
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CANTU'. Borgo egli è questo, detto anche ''Canturio'', dei più antichi e celebri della nostra diocesi. Ebbe varie zuffe coi vicini Comaschi, nelle quali rimase perfettamente vittorioso l'anno 1125. Fu Cantù aderente al partito della nobiltà nella guerra civile del secolo XIII, e diede ricovero all'arcivescovo, ai Capitani ed ai Valvassori nel 1222, ed anche pochi anni dopo. Anzi il legato stesso del papa, l'abate di Chiaravalle, ed i sindaci del popolo di Milano qua vennero da Como al 13 luglio 1268 per trattar la pace coi nobili, benché inutilmente. Dopo che l'arcivescovo Ottone divenne signore di Milano proseguì Cantù ad essere fedele alta nobiltà, e lo stesso vescovo di Como nella vigilia del Natale del 1284 entrò con truppe in Cantù per presidiarlo contro i Torriani fautori del partito popolare. Quindi Cantù fu assai privilegiato, e nel 1258 liberato da qualunque carico mediante il tenue sborso di lire 200. Da molto tempo ha perduto questi privilegi. Rimarrà sempre la triste memoria delle troppo lunghe cittadine contese, che tanto danno recarono alla patria.
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La chiesa maggiore di s. Paolo fu onorata da s. Carlo colla plebania e collegiata insigne, che prima esisteva nel vicino Galliano. Ivi si vede ancora l'antichissimo battistero della soppressa chiesa di s. Vincenzo, di cui abbiamo negli ''Opuscoli eruditi latini e italiani'' del padre Allegranza una sensatissima descrizione. Vi fu custode ossia proposto nel 1007 Eriberto d'Intimiano, che diventò nostro arcivescovo nel 1018. Veneravasi in detta chiesa il corpo di s. Adeodato confessore, di cui si vede l'inscrizione sepolcrale del 525: si celebrava la festa della translazione, che ebbe luogo nel suddetto anno 1007. Presso il sepolcro di detto santo si trovarono pure i corpi di Ecclesio e Manfredo preti, e Savino diacono di buona memoria; tutti poi i detti corpi santi dopo il 1631 furono collocati nella chiesa di s. Paolo. Sulla fine dello scorso secolo nel demolire l'altare dell'antichissima chiesa di Galliano si rinvennero molte reliquie di santi martiri dei primitivi secoli, e tra le altre dei pannolini inzuppati del sangue di s. Vincenzo, che furono trasportati con le suddette reliquie nella chiesa prepositurale, dove ottengono pubblica venerazione.
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Giova anche riferire che fioriva in Galliano la famiglia Ravacotta, della quale era il maestro Landolfo medico insigne nel 1289, creato da Rodolfo re de' Romani suo cappellano, e decorato dell'insigne prepositura di Wertheim.
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L'insigne monastero di s. Maria in Cantù fu fondato nel 1093 dal B. Alberto (quello stesso che fondò il celeberrimo monastero di Pontida), dandogli la regola di Clugnì, donde questo monastero fino ai nostri giorni riconobbe per suo superiore l'abate di Clugnì, dal quale venne delegato il vicario generale della curia arcivescovile di Milano per l'opportuno regime. I Francescani soppressi sul finire dello scorso secolo qui esistevano fino dal 1288. Due altre parrocchie furono erette a comodo del borgo, cioè s. Michele e s. Teodoro. L'oratorio di s. Cristoforo vanta molti secoli d'antichità. Era questo borgo feudo della principesca famiglia Pietrasanta fino dal secolo XV, delle di cui memorie sono piene le nostre storie: nell'atrio della basilica ambrosiana si vede un sepolcro costrutto da dieci secoli, nel quale fu tumulato un Pietrasanta.
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Nei fondi qui annessi si trovò nel passato secolo una lapide che porta l'iscrizione: ''Jovi Servatori''.
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Cantù è situato nella Lombardia nella Provincia di Como. Il 9 febbraio si festeggia il Patrono, Sant'Apollonia. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Paolo; Santuario Madonna dei Miracoli (o Madonna Bella); Cappella della Madonnina.

Confina con i comuni di: Figino Serenza, Cucciago, Mariano Comense, Alzate Brianza, Carimate, Capiago Intimiano, Cermenate, Brenna, Senna Comasco, Vertemate con Minoprio e Orsenigo. E' a circa dieci chilometri da Como.

Indice

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Ugo Bernasconi, Piazza G. Marconi, 1
  • Biblioteca dell'Istituto statale d'arte per l'arredamento, Via F. Andina, 8

Complessi Bandistici

  • Corpo Musicale La Cattolica Cantù

Informazioni Utili

Icona asso t.gif Associazioni

Memorie Storiche

Il libro Antiquario della Diocesi di Milano (1828) così riporta:

CANTU'. Borgo egli è questo, detto anche Canturio, dei più antichi e celebri della nostra diocesi. Ebbe varie zuffe coi vicini Comaschi, nelle quali rimase perfettamente vittorioso l'anno 1125. Fu Cantù aderente al partito della nobiltà nella guerra civile del secolo XIII, e diede ricovero all'arcivescovo, ai Capitani ed ai Valvassori nel 1222, ed anche pochi anni dopo. Anzi il legato stesso del papa, l'abate di Chiaravalle, ed i sindaci del popolo di Milano qua vennero da Como al 13 luglio 1268 per trattar la pace coi nobili, benché inutilmente. Dopo che l'arcivescovo Ottone divenne signore di Milano proseguì Cantù ad essere fedele alta nobiltà, e lo stesso vescovo di Como nella vigilia del Natale del 1284 entrò con truppe in Cantù per presidiarlo contro i Torriani fautori del partito popolare. Quindi Cantù fu assai privilegiato, e nel 1258 liberato da qualunque carico mediante il tenue sborso di lire 200. Da molto tempo ha perduto questi privilegi. Rimarrà sempre la triste memoria delle troppo lunghe cittadine contese, che tanto danno recarono alla patria.

La chiesa maggiore di s. Paolo fu onorata da s. Carlo colla plebania e collegiata insigne, che prima esisteva nel vicino Galliano. Ivi si vede ancora l'antichissimo battistero della soppressa chiesa di s. Vincenzo, di cui abbiamo negli Opuscoli eruditi latini e italiani del padre Allegranza una sensatissima descrizione. Vi fu custode ossia proposto nel 1007 Eriberto d'Intimiano, che diventò nostro arcivescovo nel 1018. Veneravasi in detta chiesa il corpo di s. Adeodato confessore, di cui si vede l'inscrizione sepolcrale del 525: si celebrava la festa della translazione, che ebbe luogo nel suddetto anno 1007. Presso il sepolcro di detto santo si trovarono pure i corpi di Ecclesio e Manfredo preti, e Savino diacono di buona memoria; tutti poi i detti corpi santi dopo il 1631 furono collocati nella chiesa di s. Paolo. Sulla fine dello scorso secolo nel demolire l'altare dell'antichissima chiesa di Galliano si rinvennero molte reliquie di santi martiri dei primitivi secoli, e tra le altre dei pannolini inzuppati del sangue di s. Vincenzo, che furono trasportati con le suddette reliquie nella chiesa prepositurale, dove ottengono pubblica venerazione.

Giova anche riferire che fioriva in Galliano la famiglia Ravacotta, della quale era il maestro Landolfo medico insigne nel 1289, creato da Rodolfo re de' Romani suo cappellano, e decorato dell'insigne prepositura di Wertheim.

L'insigne monastero di s. Maria in Cantù fu fondato nel 1093 dal B. Alberto (quello stesso che fondò il celeberrimo monastero di Pontida), dandogli la regola di Clugnì, donde questo monastero fino ai nostri giorni riconobbe per suo superiore l'abate di Clugnì, dal quale venne delegato il vicario generale della curia arcivescovile di Milano per l'opportuno regime. I Francescani soppressi sul finire dello scorso secolo qui esistevano fino dal 1288. Due altre parrocchie furono erette a comodo del borgo, cioè s. Michele e s. Teodoro. L'oratorio di s. Cristoforo vanta molti secoli d'antichità. Era questo borgo feudo della principesca famiglia Pietrasanta fino dal secolo XV, delle di cui memorie sono piene le nostre storie: nell'atrio della basilica ambrosiana si vede un sepolcro costrutto da dieci secoli, nel quale fu tumulato un Pietrasanta.

Nei fondi qui annessi si trovò nel passato secolo una lapide che porta l'iscrizione: Jovi Servatori.