GUIDA  Grotteria

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*''Grotteria - storia, tradizione, leggenda'', Camillo Mazzone (1996)
 
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*''Cronaca di Grotteria'', Domenico Lupis Crisafi (1887)
 
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==Memorie Storiche==
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GROTTERIA, borgo murato del regno delle Duesicilie, nella Calabria meridionale, distretto di [[Gerace]], capoluogo di cantone, situato sopra un colle, ai di cui piedi gli scorre il Locano. Ha due chiese parrocchiali, e conta quasi 3,000 abitanti, occupati nella coltivazione delle viti e degli ulivi, che quivi sono abbondantissimi. Sta 7 miglia a settentrione da Gerace, e quasi altrettanto a libeccio da Castelvetere.
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Foto Grotteria:
2012, 2009, 2008

Grotteria è situato in Calabria in Provincia di Reggio Calabria. La seconda domenica di settembre si festeggia il Patrono, SS. Crocefisso.

Confina con i comuni di: Galatro, Martone, Marina di Gioiosa Ionica, Mammola, Gioiosa Ionica, San Giovanni di Gerace, Siderno e Fabrizia.

Indice

Storia

Centro amministrativo e feudale di notevole importanza geografica e storica. La sua contea comprendeva molti centri della Locride tra Gerace e Monasterace, ossia gli attuali comuni di Martone, San Giovanni di Gerace, Mammola, Siderno e buona parte di Gioiosa Jonica.

I feudatari di Grotteria nel XIV secolo furono i De Luna d'Aragona ed in seguito i Carafa.

Durante gli anni 50 del 1900, la massiccia emigrazione ha svuotato quasi completamente il paese.

Da Vedere

Edifici Religiosi

Il paese ha vantato, durante il corso degli anni, ben ventitré luoghi di culto. Di seguito quelli odierni:

  • Chiesa del SS. Crocefisso
  • Chiesa di San Domenico
  • Chiesa di Santa Maria Assunta (Matrice)
  • Chiesa di San Nicola
  • Chiesa di Sant'Antonio
  • Cappella della Concezione

Tra i luoghi culto ormai scoparsi ricordiamo con particolare attenzione:

  • Parrocchia di San Nicola de' Protonotaris
  • Chiesa del Carmine
  • Chiesa di San Giorgio
  • Chiesa del Soccorso
  • Chiesa della SS. Annunziata
  • Chiesetta di Valverde
  • Chiesetta detta dell’Oratorio
  • Chiesetta o Cappelleta della Bofia

Palazzi

Tra i caratteristici vicoli medioevali svettano i portali che adornano le facciate dei principali palazzi nobiliari, elemento distintivo e di prestigio delle famiglie locali.

Tra questi sono degni di attenzione:

Palazzo Macedonio
Dimora dei duchi Macedonio, di origine napoletana, il palazzo ha un magnifico portale in pietra lavorata. L'antica chiesa gentilizia della famiglia, chiamata Cappella di San Domenico appartiene al palazzo. All’interno, con archi e colonne in pietra, si trova un’ampia nicchia che funge da stella nel tradizionale presepe vivente che si tiene ogni Natale.
Palazzo Palermo
Sorge nella ex Piazza di San Domenico, oggi intestata al patriota risorgimentale Nicola Palermo. Appartiene alla famiglia dei fondatori, i baroni Palermo di Santa Margherita, originari di Messina.
Palazzo Lupis de Luna d'Aragona
Costruito dall'antica famiglia feudataria De Luna d'Aragona, nel XVI secolo, passò ai marchesi Manso e nel corso del XVII secolo ai marchesi Lupis-Macedonio. Occupa l'intero isolato prospiciente l'attuale via Malgeri (già Belvedere) ad angolo con l'antica Piazza del Tocco, oggi Piazza Matteotti. Il portale monumentale è il più imponente tra quelli superstiti, opera del XVII secolo della celebre scuola di scultura di Serra San Bruno. All'interno conserva una ricca biblioteca formata da più di 7.000 volumi, tra i quali molte edizioni antiche o rare ed alcune collezioni d'arte, busti e ritratti, opera tra gli altri dello scultore Giuseppe Cavaleri.
Palazzo Arena
Dimora della nobile famiglia de Arena (oggi estinta). E' collocato sull'antico asse viario del paese, in Via Vittorio Emanuele III. Il palazzo versa in condizioni di estremo degrado, ma mostra ancora uno dei più bei portali monumentali del Paese, la cui costruzione risale al 1773.
Villa Falletti
Grande costruzione edificata dalla famiglia Falletti nel XVII secolo, come "villa di delizie" nella contrada Bombaconi. Si innalza su due livelli, mostra un bel portale lapideo ed un interessante balcone settecentesco con ringhiere in ferro battuto.

Manifestazioni

La Cunfruntata
La domenica di Pasqua, dopo la messa, alcuni fedeli danno vita ad una suggestiva rappresentazione della Passione di Cristo durante la quale portano sulle spalle le statue dell’Addolorata, di San Giovanni e del Cristo risorto. Percorrendo le strade del centro storico le statue di Gesù e della Vergine si incontrano in piazza San Domenico e, improvvisamente, alla Madonna viene tolto il velo nero che le copre il capo per far posto a un drappo azzurro.

Personaggi Illustri

  • Giuseppe Cavaleri
  • Domenico Lupis Crisafi
  • Giovanbattista Palermo di Santa Margherita
  • Nicodemo Palermo di Santa Margherita
  • Nicola Palermo di Santa Margherita

Bibliografia

  • Grotteria - storia, tradizione, leggenda, Camillo Mazzone (1996)
  • Cronaca di Grotteria, Domenico Lupis Crisafi (1887)

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1833) così viene descritto il comune:

GROTTERIA, borgo murato del regno delle Duesicilie, nella Calabria meridionale, distretto di Gerace, capoluogo di cantone, situato sopra un colle, ai di cui piedi gli scorre il Locano. Ha due chiese parrocchiali, e conta quasi 3,000 abitanti, occupati nella coltivazione delle viti e degli ulivi, che quivi sono abbondantissimi. Sta 7 miglia a settentrione da Gerace, e quasi altrettanto a libeccio da Castelvetere.