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Foto Lanuvio:
2012, 2009, 2008

Lanuvio è situato nel Lazio nella Provincia di Roma. Il 3 maggio si festeggia il Patrono, Santi Filippo e Giacomo. Tra gli edifici religiosi: Santuario della Madonna delle Grazie; Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore. Da Vedere: Palazzo Baronale dei Colonna.

Confina con i comuni di: Genzano di Roma, Ariccia, Velletri e Aprilia.

Indice

Ritratto della Città

Uno dei Castelli Romani meno noti, sorge in collina poco distante dalla pianura costiera, su quello che un tempo era il territorio di Lanuvium.

Lanuvium avrebbe origini mitologiche legate alla figura del greco Diomede, che la avrebbe fondata prima di dichiararsi nemico di Roma. Ma un'ipotesi più convincente è quella che lega il paese al tempio di Iuno Sospita Mater Regina, di cui sono ancora oggi evidenti i resti sulla collina di San Lorenzo, e da cui deriverebbe il nome stesso della città: qui infatti venivano sacrificati animali la cui lana ricopriva l'altare, da lanuvina o lanivina, rivestito di lana. Per la sua posizione strategica tra collina e costa, a Lanuvium vennero costruite le terme e un teatro, divenendo una località molto prestigiosa, dove i nobili romani costruirono numerose ville.

Tutta l'epoca imperiale fu di grande sviluppo e prosperità per Lanuvio, come testimoniano i resti di grandiosi templi e ville; in seguito alla promulgazione da parte di Teodosio e Valentiniano dell'editto del 380 d.C, che promuoveva la chiusura dei templi pagani definendo il cristianesimo come "religione di Stato", il paese conobbe un periodo di decadimento. La sua ripresa è databile al XII secolo e attribuita ai monaci Benedettini che ne cambiarono il nome in Civita Lavinia, che mantenne fino 1914.

Verso il Quattrocento tuttavia il territorio ormai feudo passò dalle mani dei Colonna che vi costruirono il palazzo baronale e vi rimasero fino al 1564. Il passaggio al dominio dei Cesarini e poi a quello dei Cesarini-Sforza segnòun periodo di stasi, durante il quale prese avvio una produzione vitivinicola.

A causa dei numerosi eventi bellici nei quali è stato coinvolto, il centro ha subito più volte devastazioni; durante la seconda guerra mondiale a causa di un comando di tedeschi insediati a Lanuvio la città fu distrutta. Nella ricostruzione furono conservati il borgo medioevale con le torri e le mura.

Da Vedere

Borgo Medioevale

Imponenti mura in peperino - prodotto dalle eruzioni dell'antico Vulcano laziale - racchiudono l'antico borgo medioevale probabilmente abitato dai monaci Benedettini. L'antico ingresso al borgo dalla Porta Nettunense, è fiancheggiato da una torre angolata a cui è legata la leggenda dell'anello di Enea: secondo questa leggenda chiunque tocchi l'anello in ferro del XIV secolo presente sulla torre, sposerà una fanciulla o un giovane Lanuviano; a quest'anello Enea avrebbe attraccato la sua nave. In realtà nei secoli si è fatta confusione tra Civita Lavinia e Lavinium fondata dall'eroe troiano.

Colleggiata di Santa Maria Maggiore

La struttura ha subito nel tempo un numero indefinibile di restauri e aggiusti, l'ultimo in seguito ai bombardamenti del 1946, che ne hanno modificato l'impianto originale. La struttura interna presenta tre navate , sull'altare maggiore la tela La deposizione dalla Croce di San Filippo Apostolo, e la Fontana degli Scogli, opera di Carlo Fontana del 1675 commissionata dalla famiglia Cesarini, in peperino con una struttura a forma di scogliera.

Chiesa di San Lorenzo

Costruito sui resti del tempio di Giunone, la chiesa ha una sola navata e una torre esterna.

Palazzo Baronale

Mass Media Locali

  • Il Caffè dei Castelli Romani - [1]

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Francesco Dionisi, Via Villa Sforza Cesarini

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Primavera, Via Monsignor V Massaccesi 16
  • Gialuma, Via Piastrarelle 28

Galleria Foto

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