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Levone è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. La prima domenica di luglio si festeggia il Patrono, Santa Consolata. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Giacomo; Santuario della Beata Vergine Consolatrice.
Confina con i comuni di: Forno Canavese, Rivara, Rocca Canavese e Barbania.
Storia
Nell'area di Levone sono state individuate epigrafi di età romana che attesterebbero l'esistenza di un castrum romano, in una zona comunque e sicuramente abitata già in epoca posteriore. Il toponimo, difatti, sarebbe legato ad etimi celti o gallo-celti.
Il territorio faceva parte dei territori donati nel X secolo ad Aleramo dall'imperatore Ottone I e che sarebbero confluiti in seguito nel Marchesato del Monferrato, di cui Levone farà parte fino al 1631 (Pace di Cherasco). Nel Medioevo si alternano vari feudatari come i Descalzi, gli Aluiggi e i De Alberti.
Nel XIV secolo il territorio fu conteso sia dai Biandrate di San Giorgio che dai Valperga di Rivara e nel 1417 il marchese del Monferrato decise di assegnare Levone a questi ultimi.
Dopo le pestilenze del Seicento, il paese è occupato dai Francesi nel 1704, in occasione della guerra di successione spagnola, e, poi, nel 1799, dalle truppe napoleoniche che lo assegnano al Compartimento della Dora.
Nella seconda metà del 1800 il paese conosce un notevole sviluppo economico, grazie allo sfruttamento di un'importante cava di calce, il "crosio", capace di produrre circa 1.700 quintali di materiale all'anno.
Da vedere
- L'antica porta del ricetto, risalente al XIII secolo era parte di un poderoso castello, andato distrutto nel XVII secolo; oggi è adibita a torre campanaria.
- Parrocchiale di San Giacomo; edificata nel XIV secolo, è stata completamente barocchizzata. Gli interventi seicenteschi hanno portato all'aggiunta delle due navate laterali e della facciata. All'interno si segnalano l'altare in marmo policromo, la cantoria ed un pulpito ligneo
- Villa Bertot (XIX sec.), include un bellissimo parco
- Santuario della Beata Vergine Consolatrice; eretta nel 1774 dall'architetto Giuseppe Ogliani. La chiesa, di stile barocco piemontese, è completamente circondata da un portico che si apre, sulla facciata, con tre fornici.
