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Foto Saluzzo:
2012, 2009, 2008
La torre civica

Saluzzo (altitudine:340 metri s.l.m.) è situato in Piemonte in Provincia di Cuneo. La prima domenica di settembre si festeggia il Patrono, San Chiaffredo:soldato della legione tebea di stanza in Gallia, per non fare sacrifici agli idoli fu martirizzato a Crissolo nel 270, sotto Diocleziano e Massimiano. Tra gli edifici religiosi: Duomo; Chiesa della Confraternita del Gonfalone o della Crociata Bianca; Chiesa della Confraternita della Misericordia o Crociata Nera.

Confina con i comuni di: Castellar, Cardè, Revello, Scarnafigi, Manta, Moretta, Torre San Giorgio, Lagnasco e Pagno.

Indice

Ritratto della Città

Panoramica di Saluzzo

Distesa su una collina che si affaccia sulla valle del Po e stretta nel circuito delle antiche mura, ha conservato le caratteristiche architettoniche ed urbanistiche di diverse epoche. Piccola città d'arte,al centro di una campagna fertile e altamente specializzata nel campo frutticolo, si adagia lentamente sui declivi collinari, da cui emergono i profili delle torri, le cuspidi dei campanili, i tetti rossi di cotto.

Oggigiorno Saluzzo svolge una fondamentale funzione di centro di servizi a beneficio dell'area circostante e delle vallate, mediante l'ospedale, gli uffici giudiziari, le istituzioni scolastiche, le autolinee, le fiere e i mercati, nonché le numerose manifestazioni a carattere artistico e culturale.

Patria dello scrittore risorgimentale Silvio Pellico (1789 - 1854) e centro storico-artistico tra i più importanti del Piemonte, la città già abitata dai Liguri e conquistata dai Romani, fu capitale di un marchesato la cui storia ebbe inizio intorno alla metà del XII secolo e con il trattato di Lione (1601) fu assegnato a Carlo Emanuele I di Savoia.

Frazioni

  • Casa Fornace
  • Cascina Budigiai
  • Cascina Mortizza
  • Cervignasco
  • Colombaro Rossi
  • La Creusa
  • La Stella
  • Le Prese
  • Revalanca
  • Rifreddo di Saluzzo
  • Ruata Eandi
  • Ruata Re
  • San Bernardino
  • San Lazzaro
  • Sant'Ugo
  • Torrazza
  • Via dei Romani

Da Vedere

  • Castello
detto anche la "Castiglia" si erge sopra Saluzzo. Dell’originaria fortezza, eretta nel 1270 da Tommaso I, rimane il Torrione Cilindrico che però è una traccia dell’ampliamento che fu fatto da Ludovico II. Dal 1825 al 1992 il complesso venne adibito a penitenziario.
  • Fontana della Drancia
posta davanti al Castello , realizzata nel 1481 e collocata in loco 1762.
  • Mura
fatte costruire da Tommaso I (1244-1296).
  • Torre civica
con i suoi 48 metri di altezza, costituisce un eccezionale punto panoramico sulla città, la pianura e la cerchia del Monviso.

Pasticcerie e Gelaterie

Notes.png Vedi: Pasticcerie e Gelaterie

Specialità Enogastronomiche e Dolciarie

Notes.png Vedi: Specialità Enogastronomiche e Dolciarie

Numeri Utili

Notes.png Vedi: Numeri Utili Notes.png Vedi: Lista Banche di Saluzzo

Personalità Illustri

Notes.png Vedi: Personalità Illustri

Aree Protette

  • Parco del Fiume Po
l'intero percorso del fiume, in territorio piemontese, è posto sotto tutela ambientale regionale e la fascia fluviale del tratto cuneese costituisce il primo segmento del parco . Il Po, nel suo percorso in territorio cuneese, attraversa una grande quantità di habitat naturali diversi, che offrono un panorama vario e articolato sia per il patrimonio faunistico che per la flora. La vegetazione che si osserva lungo le rive è composta da larici, faggi e abeti, alle quote più elevate, e da salici e pioppi, in pianura. Per quanto riguarda il patrimonio faunistico, in montagna sono segnalati lo stambecco, il camoscio, la marmotta, l'aquila reale e la pernice bianca e, sulle rocce, nidificano il gracchio corallino, il fringuello alpino e il sordone.
Nei freddi laghi alpini nuotano le trote fario. Scendendo a valle, s’incontrano caprioli, cervi e scoiattoli che vivono nei lariceti. Nei pressi di Saluzzo il fiume rallenta il suo corso e scorre tra distese di ghiaia che offrono un luogo ideale per la nidificazione del martin pescatore e delle piccole rondini di fiume . Lungo la vegetazione si osservano anche germani reali, garzette, Cavalieri d'Italia e cicogne bianche.

Complessi Bandistici e Corali

  • Complesso Bandistico Città di Saluzzo, Piazza Cavour, 11
  • Corale I Polifonici del Marchesato, Via Savigliano, 73
  • Fanfara alpina Sezione A.N.A. "Monviso", Piazza Cavour, 12 Telefono: 0175-42634

Miti e Leggende

  • “ Il ciottolato “
si racconta che dalle parti del fiume Stura c’era una cascina con un cortile in ciottolato tutto particolare. Era , infatti , per metà con delle pietre molto grosse e per l’altra metà con delle pietre abbastanza piccole ed era chiamato il “ ciottolato del diavolo ” .
Il padrone della cascina voleva tanto un ciottolato nel suo cortile e aveva fatto una scommessa con il diavolo: se correndo con un carro davanti al diavolo , mentre questo costruiva il ciottolato , fosse stato raggiunto e preso , allora la sua anima sarebbe andata all’inferno . Il diavolo acconsentì e cominciò a costruire il ciottolato con delle pietre ben grosse , per andare veloce e poter prendere il carretto. Ma l’uomo , che era furbo , disse al diavolo : “ Non voglio un ciottolato con delle pietre grosse , lo voglio con delle pietre piccole , piccole ” . Allora il diavolo cominciò a lavorare con le pietre piccole . Poichè con le pietre piccole il lavoro era più difficile ( dovendo fare in modo che le stesse andassero tutte a posto) il diavolo ci mise così tanto tempo che l’uomo riuscì a scappare ottenendo il suo ciottolato e senza dare l’anima al diavolo.
  • “ La capra di Saluzzo ”
tantissimo tempo fa lungo il viale di un santuario, certe sere verso l’imbrunire , pascolava tranquillamente una piccola capra bianca sino a che , improvvisamente , scompariva senza alcun motivo . Non aveva padrone , brucava erba e restava tranquilla . La voce si sparse un po’ ovunque e tutti volevano vedere questa capretta . Qualcuno azzardò , pure , di aver visto sulle dita della zampa un anello d’oro. L’evento incuriosì tutti ed in una sera di nebbia una persona si appostò dietro ad un albero , attese la capretta e uscito dall’ombra afferrò la stessa per la zampa . La capra si divincolò e sparì all’improvviso. Il giorno dopo alla Santa Messa molti notarono che il sacerdote portava il braccio fasciato , proprio quello della mano con l’anello.

Lapidi Commemorative


Informazioni Utili

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