GUIDA  Bari/Teatro Piccinni

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Si trova di fronte al Palazzo del Governo, in Corso Vittorio Emanuele II.

Il Teatro Piccinni a Bari.

Nell'ambito dell'isolato costituito dal Palazzo di Città è inserito, tra le due ali laterali, il Teatro comunale N. Piccinni, del quale va doverosamente fatto cenno quando si parla di Bari.

La sera del 13 luglio 1835, l'apparire improvviso di alcune crepe nei muri dell'antico Sedile in Piazza Mercantile - allora luogo di pubblici spettacoli - fece interrompere la recita della Compagnia drammatica Vincenzo Centofanti, generando panico e qualche ferito. Da quel momento si sentì l'esigenza di dotare la città di un nuovo teatro e fu subito ricercato il luogo dove ubicarlo. Le possibilità passate in rassegna furono:

1) l'ampliamento e ristrutturazione dello stesso Sedile ma questa soluzione fu accantonata perchè la spesa era tanto rilevante;

2) l'utilizzo di un suolo agricolo appartenente al Comune di fronte al palazzo dell'Intendenza, ma fu considerato un luogo troppo esposto alla tramontana e quindi poco frequentato dagli spettatori;

3) tra Piazza Santa Barbara e il Palazzo Chiurlia, alle porte della Città Vecchia e dove fino a una decina di anni fa si trovava la direzione della Polizia Municipale ma l'acquisizione di tutte le case avrebbe richiesto troppo danaro;

4) le stesse riflessioni valevano anche per la zona occupata dalle case del Monastero di San Giacomo;

5) la zona del Convento dei Padri Benedettini ma la strada antistante era angusta per le manovre delle carrozze oltre al fatto che la musica avrebbe disturbato le sacre funzioni nell'attigua Chiesa di San Michele;

6) la zona del Mercato del Pesce che avrebbe dominato dal lato dei forestieri che arrivavano dalla via di Taranto ma la salsedine avrebbe sicuramente corroso la struttura e il rumore delle onde avrebbe turbato lo spettacolo;

7) la zona di Piazza Ferrarese ma l'edificio avrebbe nascosto il Palazzo Starita e reso difficile il transito delle carroze verso la stradina della muraglia;

8) la zona dove oggi è ubicato il Teatro Margherita ma la costruzione del nuovo teatro avrebbe occultato ai cittadini la vista del mare.

Nell'adunanza del 16 ottobre 1835 nessuna delle soluzione fu accolta. Il 4 novembre dello stesso anno fu deciso che il teatro Piccinni sarebbe sorto sul suolo comunale di fronte alla intendenza e con provvedimento del 10 luglio 1836 fu affidata la progettazione dell'opera al Cav. Antonio Niccolini al quale fu suggerito qualche dettaglio della Scala di Milano.

Con solenne cerimonia il 15 o 18 ottobre 1840 fu posta la prima pietra e iniziati i lavori che però ebbero una lunga battuta d'arresto dal 1843 al 1849.

Nel 1852 ricominciarono i lavori, difficoltosi e costosi, grazie all'interessamento del nuovo intendente Luigi Ayossa.

Al termine dei lavori il decurionato pensò di far cosa gradita al sovrano intitolando il teatro con il nome della consorte Maria Teresa, come da delibera del 4 giugno 1854.

La regina non diede il consenso quindi all'apertura del primo spettacolo al pubblico, esecuzione del Saluto Borbonico e la recita del Poliuto di Donizetti, il teatro non aveva ancora un nome.

L'8 gennaio 1855 i decurioni deliberarono all'unanimità di voti di dedicare il teatro comunale al musicista barese Niccolò Piccinni.

Il Piccinni che si trova sul Corso Vittorio Emanuele II, è, per dimensioni, il quarto teatro della regione Puglia, dopo il Petruzzelli di Bari, il Politeama Greco di Lecce e il Verdi di San Severo.



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