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Foto Bormio:
2012, 2009, 2008
Torre della Bajona
Vista su Bormio

Bormio è situato in Lombardia, ai confini con il Trentino-Alto Adige, in Provincia di Sondrio. Il 19 giugno si festeggia il Patrono, SS. Gervasio e Protasio. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Sant'Ignazio; Santuario del Crocifisso; Chiesa di San Vitale.

Confina con i comuni di: Valfurva, Valdisotto, Valdidentro e Stelvio.

Indice

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Buonconsiglio, 25
  • Biblioteca del Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio, Via Roma, 26

Musei

  • Museo civico, Via Buon Consiglio, 25 - Tel. 0342912236 [1]
  • Museo Mineralogico, Via Monte Ortigara, 2 - Tel. 0342927285 [2]

Impianti Sportivi

  • Arco Bormio, Battaglion Morbegno
  • Bormio Golf, Via Giustizia
  • Complesso Sportivo, Via Lungofrodolfo Vanoni
  • Impianti Sciistici Bormio, Via Battaglion Morbegno, 25
  • Pista Da Sci Fondo, Boschetti D'Adda

Complessi Bandistici

  • Filarmonica Bormiese

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Guida di Bormio. Passeggiando fra torri, palazzi, portali, affreschi e chiese. Percorsi storici, artistici e culturali nella magnifica terra, Manuela Gasperi - Giovanna Pedrana, Ed. Alpinia (1999)
  • Bormio, Ed. Geogramma (1998)
  • Montagne d'Italia. Bormio e Livigno, Luca Merisio - Giovanni Peretti, Ed. Grafica e Arte (2001)
  • I bagni di Bormio nel corso dei secoli, D. Sosio (1985)

Memorie Storiche

Nel libro Itinerario d'Italia (1835) Giuseppe Vallardi così descrive il comune:

Bormio, già capo di un contado abitato dagli antichi Breoni, giace sul pendìo di un monte alla riva del torrente Fradolfo. Mille sono i suoi abitanti; il principal suo commercio è di miele, di segale e d'orzo. I bagni caldi di S. Martino, detti comunemente i bagni di Bormio, fino ai tempi di Cassiodoro erano celebri. Al principio del monte Braulio, altre acque minerali, dette di S. Caterina, trovansi nella vicina Val-Tromba e in quella di Fraele, con abbondante miniera di ferro.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

BORMIO, borgo di Lombardia, provincia di Valtellina, capoluogo di distretto, al confluente del Fredosso nell'Adda, in sito pittoresco, ma che ha l'aspetto di una vetusta picciola città abbandonata. Fu già capoluogo di una illustre contea, e fiorì pel commercio e per gli amplissimi privilegi, che dal rimanente della Valtellina lo distinguevano, ma da due secoli vi langue il traffico; forse la nuova via dello Stelvio lo richiamerà a quella fortuna d'onde decadde. Questo borgo nell'ottobre del 1621 soffrì gravi guasti e danni per la invasione di 12,000 soldati grigioni, che da barbari e fanatici vincitori passarono a filo di spada tutti quanti rinvennero de'Bormiesi e del contado. V'accorsero in soccorso gli Austriaci dal Tirolo e gli Spagnuoli da Milano, ma trovarono Bormio deserto di nemici e d'amici, e costoro, quasi per divertimento, bruciarono 700 case, 13 soltanto lasciandone illese. Con istento si riebbe da tanto malore, ed in oggi vi si annoverano poco più di 3,500 abitanti, compresi alcuni staccati casali. Vi si tiene grossa fiera di bestiami dal 18 al 25 ottobre. Il suo antico castello fu demolito nel 1639. Famose sono sino dalla più remota età le acque termali, che stanno sul declivio del vicino monte Braglio; esse hanno vanto di guarire quasi ogni malore, quantunque ai rimedii renitente. Altre acque marziali trovatisi nella vicina Valfurba, chiamate di Santacatterina. Le montagne de'suoi dintorni posseggono ricche miniere di ferro sì magnetico che semplice, di galene di piombo, di malachiti, di talchi, di lapislazzuli e di piriti arsenicali. Vi sono pure molte belle terre coloranti, non è guarì raccolte e poste in commercio. Bormio vanta fra'suoi il dotto Alberto Desimoni, autore dell'opera dei Delitti di mero effetto. I suoi dintorni offrono dappertutto altissime montagne coperte di irsuti pini; vi abbondano però i pascoli, e sommamente pregiato n' è il mele che vi si raccoglie. Per tortuosa ma ripida e magnifica via in tre ore di cammino si giunge al più alto giogo dello Stelvio, il quale gli sta 10 miglia a greco; 14 verso libeccio gli giace Tirano.


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Presentazione della città realizzata dalla Regione Lombardia