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Foto Campodolcino:
2012, 2009, 2008

Campodolcino è situato nella Lombardia nella Provincia di Sondrio. Il 24 giugno si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista.

Confina con i comuni di: Piuro, San Giacomo Filippo e Madesimo.

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Tini 131

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia, III° volume (1834), così viene descritta la frazione del comune:

PRESTONE o PRESTOME, vill. di Lombardia, prov. di Valtellina, dist. di Chiavenna, nella valle di Sangiacomo, in riva al Liro, intersecato dalla via che conduce allo Spluga, tra Campodolcino e Galivaggio, a cui resta unito in quanto alla parrocchia.

Nel I° volume (1832) così viene descritto il comune:

CAMPO DOLCINO, vill. di Lombardia, prov. di Valtellina, dist. di Chiavenna, dal cui borgo è distante 5 miglia verso maestro, presso la sinistra riva del Liro, con circa 650 abitanti, compresi quelli di Starleggia, di Pertarezza e di Squadra de'Fimi, che sono altrettante frazioni di questa comunità. E' però uno de'più ameni luoghi della valle Sangiacomo. Quantunque interamente circondato da altissime giogaie, quasi per nove mesi dell'anno coperte di neve, ha però a sé dintorno una spaziosa pianura coltivata con orzo e segale, e nella quale scorre il torrente Stozzo, detto altresì il Rabbiosa. Quivi gli agiati Chiavennaschi vi convengono per passare dilettevolmente i giorni de' più molesti calori dell'estate. Pittoresco è l'effetto che vi producono, si il ponte in legno sotto il quale precipitasi quel rovinoso torrente, serpeggiando fra grossi massi seco tratti dal suo furore, che un altro ponte di pietra di un solo arco di considerevole altezza che congiunge le due opposte parti della valle da cui irrompe il torrente, e quindi la chiesa che ai fianchi dell'arginatura, frenante il torrente stesso, siede solitaria ed isolata tra le ombre di bei frassini. E' da questa terra, che ascendendo dalla parte di greco pel calle di Fraciscio si va ad attraversare l'alpe di Angeloga, da dove si domina l'amplissima valle di Lei, ove ha origine un ramo del Reno, che poi va ad unirsi con quello che scende dal Sanbernardino. Poco dopo Campodolcino termina al ridente e ricco suolo dell'Italia; proseguendo dalla precitata pianura sino alla colma del monte Spluga, che n'è il confine, non più s'incontra che una natura selvaggia, burroni, precipizi, scoscese e nude rupi, neve e ghiacci perpetui.