GUIDA  Caselette/Miti e Leggende

Da Wiki.

Miti e Leggende su Caselette

Monte Musinè - La Croce
Monte Musinè - La Croce

  • Monte Musinè (q.1.150) :
Monte Musinè (q.1.150)
Presenta una struttura piramidale e si erge come ultimo baluardo delle propaggini alpine prima dell'inizio della pianura che guarda verso Torino .Ha una forma tozza e relativamente alta con carenza di vegetazione e di acqua che lo rendono,nel periodo estivo,un rilievo caldo ed ad alto rischio di vipere.Su di esso vi sono le tracce della passata presenza degli antichi Liguri e Celti , attraverso testimonianze litiche(graffiti incisi profondamente su alcuni massi delle sue scabre e sassose pendici).E' considerato magico per le molte leggende di cui è luogo comune,legate essenzialmente ai Sabba stregoneschi (per i tempi passati) ed alle storie degli UFO (nell'ultimo secolo appena trascorso).Nel particolare:
1. Antiche leggende attribuiscono al monte delle riserve di energia per extraterrestri,i quali verrebbero con le loro astronavi a rifornirsi;
2. Una sinistra leggenda dice che Erode , feroce Re di Giudea ,sarebbe stato condannato ad espiare i suoi crimini sorvolando la tetra montagna,rinchiuso in un carro aereo di fuoco;
3. Alla leggenda di Erode se ne sovrappongono molte altre:si parla di una " grotta incantata",di lupi mannari,d’immagini spettrali che svaniscono nel fumo,di urla di anime dannate,di suoni,di musiche strane,di sabba sfrenati,di un immenso tesoro sepolto e ancor sempre,nelle versioni più diverse,di "fuochi magici";
4. Secondo tradizioni ancora vive,un drago d’oro sarebbe stato posto a guardia della "grotta incantata",pronto a difendere non solo incomparabili tesori,ma anche il mago che l'abitava.Sembra che un giovane chiamato Gualtiero ,infischiandosi degli inviti alla prudenza dei compaesani,sia penetrato nell’antro dello stregone. Quest’ultimo,vistosi scoperto,avrebbe abbandonato a bordo di un "carro di fuoco" il suo rifugio,facendovi di tanto in tanto ritorno con lo stesso veicolo per dedicarsi a qualche incantesimo;
5. Sul Monte vi è un’intera mappa celeste incisa sulla roccia! C’è tutto l’emisfero boreale, dalla Croce del Nord (o Cigno ) alle due Orse , da Boote a Cassiopea , dalla Saetta al Triangolo, dalla Colomba alla Cintura di Orione ,alle enigmatiche Pleiadi che suggellano i segreti di tante remote civiltà;
6. L'8 marzo 1996 un oggetto luminoso veniva osservato ( per oltre un quarto d'ora ) da due escursionisti mentre scendevano dal Monte:aveva una forma simile ad un cilindro dai riflessi giallo-verdi con le estremita' arrotondate e sembrava sostenersi,oscillando leggermente,su un cuscino di luce bianco-gialla.Alle due estremita' dell'oggetto c'erano due grosse calotte trasparenti attraverso le quali si intravedevano muoversi delle sagome apparentemente umanoidi...


Curiosità

  • La tradizione riporta che Gaio Flavio Valerio Aurelio Costantino (detto Costantino il Grande ed Imperatore Romano delle Province Galliche ed Ispaniche),transitando per la Valle di Susa ,giunto con le sue Milizie nei pressi del Monte,vide nel cielo una gran croce luminosa con la scritta In hoc signo vinces( "con questo segno vincerai" ).A tale visione si convertì al Cristianesimo,fece mettere sulla propria Bandiera la Croce e questa lo portò alla vittoria sul pagano Marco Aurelio Valerio Massenzio (autoproclamatosi imperatore dell'Italia e dell'Africa) proprio alle porte di Torino , nonché a Roma nella Battaglia di Ponte Livio .Fece anche coniare delle monete con la Croce ed il famoso detto.
  • Oggi,sulla cima del monte sorge un'imponente Croce in cemento armato (alta 15 metri e costruita nel 1901 ,con materiali portati a spalla dal Capoluogo ) con una targa,a ricordo dell'evento,riportante la seguente iscrizione:
IN HOC SIGNO VINCES
A PERPETUO RICORDO DELLA
VITTORIA DEL CRISTIANESIMO
CONTRO IL PAGANESIMO
RIPORTATA IN VIRTÙ DELLA
CROCE NELLA VALLE
SOTTOSTANTE IN PRINCIPIO
DEL SECOLO IV
SUA MAESTÀ IL RE
VITTORIO EMANUELE III
MARCHESE MEDICI SENATORE DEL REGNO
CONTE CARLO E CONTESSA GIULIA
CAYS DI CASELETTE
  • La Via Crucis :
Via Crucis - XV Edicola votiva
:Nell'anno 1854, quando a Torino scoppiò il colera, le donne della Famiglia Savoia si trasferirono a Caselette per tenersi lontane dal morbo. Ad ospitarle nel suo Castello fu Carlo Alberto Cays (1813-1882), uomo dalla vita rocambolesca:vedovo con un figlio,diventerà parlamentare e poi sacerdote salesiano. Nel triennio 1854/1857 fu realizzata la costruzione di una Via Crucis ,che accompagnava i pellegrini al Santuario di Sant’Abaco (edificato nel XVI secolo su un rilievo a quota 535), con quattordici edicole ciascuna delle quali riporta i nomi dei benefattori che ne finanziarono l’la realizzazione. Apre il percorso una quindicesima edicola dedicata alla Vergine della Consolata .