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Foto Cornovecchio:
2012, 2009, 2008

Cornovecchio è situato in Lombardia in Provincia di Lodi. La terza domenica di settembre si festeggia il Patrono, Purificazione di Maria.

Confina con i comuni di: Pizzighettone, Crotta d'Adda, Corno Giovine, Caselle Landi, Maleo e Meleti.

Dove Mangiare

  • Antica Trattoria Della Costa, Via Costa, 1

Storia

In queste località era già un importante tempio romano, dedicato al dio apollo, localizzato in località Villafranca. Sappiamo che quel tempio fu convertito dai cristiani in epoca remotissima e trasformato nella chiesa di San Fedele.

Attraverso le antiche cronache degli storiografi lodigiani, come Pietro Temacoldo, sappiamo che lo stesso Sant'Ambrogio si operò affinchè si evangelizzasse questa lingua di terra fra Po e Adda.

Il borgo, attorno a San Fedele, fu distrutto e saccheggiato, insieme alla chiesa, da Teodorico. In seguito le esondazioni del Po causarono altri danni agli insediamenti.

Nell'825 l'Imperatore Ludovico II volle erigere una nuova chiesa, dedicata a Santo Stefano, in località Ripalta. L'imperatore attribuì ai monaci ampi poteri fiscali e patrimoniali; non ultimo il diritto di trattenere la metà dei ricavi relativi ai dazi imputati dal porto sul Po di Portodurium sulle navi in transito. I porti lungo il Po erano di proprietà di corti feudali o monasteri che provvedevano a fornire il servizio di traghetto per l'attraversamento, ma nel caso di Portodurium sembra si trattasse di un porto privato sul quale l'abbazia di Santo Stefano vantava dei diritti. Certo è che i pellegrini, così come i religiosi, avevano diritto di passaggio gratuito. Va detto che non sono state trovate delle tracce fisiche su Portodurium, ma solo archivistiche, quindi non siamo sicuri se si trattasse di un porto sul Po, quindi di importanza strategica, o di un più semplice approdo sull'Adda. In questo caso si potrebbe trattare di una sorta di porto legato al mar Gerondo, una vasta laguna nella quale si deviava l’Adda in tempo di guerra e di fondamentale importanza strategica.

Il castrum di Ripalta era lungo una via di confine, fra Piacenza, Cremona, Pavia, Lodi e Milano; le rispettive signorie, prima, e i liberi comuni, dopo, si scontrarono spesso per inglobare Cornovecchio nella loro sfera d'influenza.

Ai tempi del Barbarossa il castrum venne saccheggiato violentemente dalle truppe imperiali.

Nel XIII il borgo è infeudato ai Tresseni, ai quali apparteneva Flora de Tresseni, sposa di Antonio, nipote del vescovo di Lodi Buongiovanni Fissiraga.

I Visconti gradatamente sconfiggono le altre signorie ed estendono il dominio del ducato di Milano su tutta la Lombardia: nel 1385 Gian Galeazzo concede il castro ai veronesi Bevilacqua che resteranno, fino al 1782, al potere come conti della Maccastorna, contea che includeva molte località limitrofe. Il potere dei Bevilacqua verrà confermato dalle successive dominazioni straniere e verrà interrotto solamente in occasione della rivolta di Ugolino Cavalcabò che, in funzione antiviscontea, cercò di impossessarsi della Maccastorna.

Dopo il Cinquecento il ducato passa momentaneamente ai francesi fino al 1521, per ritornare per alcuni anni nelle mani dei figli di Ludovico il Moro, Massimiliano (1493-1530) e Francesco II (1495-1535). Alla morte dell'ultimo Sforza, senza eredi, il Re di Francia e l'Imperatore si contendono il ducato facendosi guerra. La spunta Filippo d'Asburgo che vede riconosciuto il suo dominio dalla Corona francese nel 1559, con la Pace di Cateau-Cambrésis.

Cornovecchio è sotto il controllo spagnolo del Ducato fine alla Guerra di Successione Spagnola, quando la Lombardia passa agli Asburgo d'Austria, che resteranno fino alla conquista francese di Napoleone, nel 1796.

Il comune, dall'Ottocento in poi, è oggetto di una profonda crisi di spopolamento, legato agli intensi fenomeni di urbanizzazione che avvengono in Lombardia in occasione della rivoluzione industriale.