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Foto Gratteri:
2012, 2009, 2008

Gratteri è situato in Sicilia in Provincia di Palermo.

Gratteri - Scorcio

Confina con i comuni di: Cefalù, Collesano, Isnello e Lascari.

Indice

Ritratto della Città

Gratteri, ridente centro delle Madonie, sovrasta lieto la costa tirrenica dall'alto della regione montagnosa a 657 metri sul massiccio di Pizzo Pilo, a Sud-Ovest di Cefalù. Il suo territorio comunale rientra nell'area settentrionale del Parco delle Madonie, avvolto tra verdi scenari e amene vallate. Ammucciateddu ‘ntra muntagni e sciari c’è lu paisi di mè patri, anticu... (Nascosto tra montagne e rovi c'è il paese di mio padre, antico... Giuseppe Gangi, Poeta delle Madonie).

Il paese prende il nome dal monte chiamato Cratos, Cratos o Craton sarebbe dunque il toponimo dato ai locali rilievi montuosi. L'altra opzione porta a dire che il nome potrebbe derivare dal Crati, il torrente che precipita da Pizzo Dipilo e attraversa l'abitato.

Storia

Le prime tracce di attività umana nel territorio risalgono probabilmente alla tarda età del bronzo o all'inizio dell'età del ferro, come attestato dal ritrovamento di un ripostiglio con otto asce piatte , due asce ad occhio con penna incurvata; e un grande anello. Filisto (IV secolo a.C.), cita un centro di Craterius oppidum Siciliane, che potrebbe essere fissato nell’area di Gratteri.

Le prime notizie sul centro abitato, originano al periodo della dominazione araba X-XII secolo, il primo insediamento si sviluppa probabilmente intorno al IX secolo in seguito alla costruzione di un avamposto islamico che successivamente si sviluppò in funzione di controllo del territorio.

I Normanni arrivano in Sicilia nel 1059 con Roberto il Guiscardo e il conte Ruggero d'Altavilla, questi diedero un nuovo assetto economico, sociale, giuridico e amministrativo alla Sicilia, che in questo periodo era caratterizzata dalla presenza di etnie diverse, facendo uso di ordini monastici. A quest'epoca risale la nascita delle abbazie di Sant'Anastasia e di San Giorgio e la costruzione delle chiese di Sant'Elia, San Nicolò e Sant'Icono. Insieme a numerosi borghi e città della Val Demone, Gratteri, fu vincolata prima al vescovado di Troina, poi alla diocesi di Messina.

Un diploma della contessa Adelasia del 1112 menziona il primo signore di Gratteri; Guglielmo. In seguito il feudo passò ai Signori di Monforte fino al 1250, anno in cui le terre di Gratteri e Isnello vennero concesse per volere di Manfredi, figlio di Federico II, alla chiesa metropolita di Palermo. Il feudo passò in epoca successiva alla famiglia Ventimiglia, che entrò in contrasto con il vescovo di Cefalù per il possesso del caricatoio di Roccella, a causa della sua importanza strategica ed economica. Confiscata da Carlo d'Angiò, Gratteri venne assegnata durante la guerra dei Vespri a Guglielmo di Mosterio.

Durante il periodo aragonese re Pietro II, nel 1338 la concede insieme a Brucato e Collesano alla regia Curia, Gratteri assiste intanto alle guerre tra quest’ultimo e l'esercito siciliano, guidato dai Ventimiglia, che in questa circostanza ottengono il favore degli abitanti di Gratteri, riconquistando così la baronia. Dal XV secolo in poi, a cominciare dal regno di Alfonso d'Aragona, in un rinnovato panorama socio-economico e politico, inizia la baronia di Gratteri dei Ventimiglia, che il paese porterà in dote per secoli, che caratterizzerà la vita della comunità in tutti i suoi mutevoli aspetti.

Da Vedere

  • Matrice Vecchia dedicata a San Michele Arcangelo, XIV secolo
  • Abbazia di San Giorgio XII secolo
  • Chiesa di Sant' Andrea XIV secolo
  • Chiesa di Santa Maria di Gesù, o del convento, XII secolo
  • Chiesa di Sant' Elia XI secolo
  • Chiesa di San Giacomo XVII secolo
  • Grotta Grattara

Dove Dormire

  • Hotel Belli Resort and Spa, Via Roma 58. Telefono: 0921-431114
  • Bed&Breakfast Annu' ccà b&b, Contradada Rapputi snc. Telefono: 0921-911449
  • Bed&breakfast Dimora dei Frati, Via Borgognone 22

Dove Mangiare

  • Ristorante Il Berillo, Contrada Cozzo Berretta snc. Telefono: 3886927569
  • Ristorante Il Brigantino, Via Giarrotta, 3. Telefono: 0921-429537
  • Ristorante Essenza restaurant, Via Alcide de gasperi, 14. Telefono: 3884927314
  • Ristorante La Villa, Via Carrozza, 68. Telefono: 0921-429497
  • Ristorante La Taverna del Tocco e Rintocco, Via Belli snc. Telefono: 0921-431114

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Ruggieri, 62.


Complessi Bandistici

  • Banda Vincenzo Bellini

Bibliografia

  • Gratteri: storia, cultura, tradizioni, Isidoro Scelsi (1981)

Memorie Storiche

Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Grattieri - È nel val Demone, Intendenza di Palermo, distretto e diocesi di Cefalù, circondario di Collesano. Popolazione 2678 Dista 5 miglia dal mare Tirreno, 48 da Palermo, 128 da Messina. Esporta olio e manna.

Nel Dizionario del 1819 di Giuseppe E. Ortolani la città viene così descritta:

GRATTIERI, nel Val Demone, nella Diocesi di Cefalù, e nella sua Sottintendenza. Popol. 1787. Distante 5 miglia dal mar tirreno, 128 da Messina, e 48 da Palermo. Exfeudo contitolo di baronia della famiglia Veutimiglia, dei principi di Belmonte. I rami principali del suo commercio sono olio e manna. Avvi nel suo territorio un fiume detto di Grattieri, dove si trovano molte pietre dette berilli di Gratteri, che non sono altro che tanti piccoli cristalletti di rocca in forma di berilli.