GUIDA  Monopoli/Cattedrale SS. Maria della Madia

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La Cattedrale SS. Maria della Madia

La Cattedrale di SS. Maria della Madia fu costruita nel 1741 seguendo i piani di Michele Colangiuli di Acquaviva e Pietro Magarelli di Molfetta, due "Maestri Muratori Ingegneri".

Nel 1768 fu inoltrata al Capitolo Vaticano la pratica per ottenere il privilegio dell'incoronazione, riconosciuto alle Sacre Immagini che avevano le seguenti caratteristiche: l'antichità, il culto e i miracoli. Il 15 Gennaio 1769 il Capitolo Vaticano deliberò la concessione delle corone d'oro realizzate successivamente dall'orafo Bartolomeo Baroni ed applicate sull'icona con una cerimonia l'8 luglio 1770.

Le due corone, recano da un lato lo stemma del Capitolo di San Pietro e dall'altro lo stemma del Conte Alessandro Sforza di Borgonovo (una biscia con un fanciullo che esce dalla sua bocca) e al centro l'iscrizione dell'anno della donazione delle corone da parte del capitolo di San Pietro. Un'iscrizione marmorea, all'ingresso sinistro della Cattedrale, ricorda la cerimonia dell'avvenuta incoronazione. Oggi, le due corone sono esposte nel Museo Diocesano che si trova vicino alla Cattedrale.

La Basilica conserva tesori d'arte di ogni epoca.

Esterno

Facciata della Cattedrale SS. Maria della Madia

Sulla destra della facciata della Cattedrale vi è un muraglione alto 33 metri, del 1786, edificato dall' architetto Giuseppe Palmieri, quattordici anni dopo il completamento della Basilica per impedire che la forza dei venti che arrivavano dai monti facesse cadere i fedeli che si sforzavano di entrare nella chiesa.

Il campanile, in stile barocco del '600, è posto al lato est della Cattedrale; è alto 61 metri e termina in una piramide con una punta di cono. Con 6 campane e il quadro della "Madonna della Madia", circondato da ghirlande e capitelli corinzi sovrastati dal timpano, è il simbolo di Monopoli. Fu costruito per volere del vescovo Cavalieri nel 1688 e terminato nel 1693, sostituendo il precedente crollato nel 1686. Sulla sommità del campanile è posta una croce, rivolta in tutte le direzioni, che poggia su una sfera rappresentante presumibilmente il mondo.

Interno

Interno della Cattedrale di SS. Maria della Madia

La Basilica possiede tre navate, a croce latina a doppio transetto.

La navata centrale è sovrastata da una cupola alta 31 metri e dal diametro di 9 metri, dotata di 4 finestre lungo il tamburo. I quattro pennacchi, dipinti dallo Spizzico nei primi anni del Novecento, raffigurano le allegorie degli Evangelisti attraverso esseri alati. Marco è simboleggiato da un leone; Matteo viene rappresentato da un uomo; Luca è metaforicamente associato ad un toro ed infine Giovanni nelle spoglie di un'aquila.

A circa 650 metri dal pavimento, sulla volta dell'abside, c'è la Cappella Superiore. Nella Cappella vi sono diversi dipinti; il più importante è quello della Madonna della Madia, di stile bizantino, che la tradizione ci tramanda venuto dal mare, su una grande zattera, nel lontano 16 Dicembre 1117, durante la costruzione della Cattedrale romanica.

L'attenzione dell'osservatore viene subito catturata dal volto della Madonna, soprattutto l'occhio destro che è sulla linea centrale dell'icona. La stessa Madonna ci indica, con la mano destra ed il capo leggermente inclinato, il vero protagonista: il Figlio, sorretto con l'altro braccio.

Per questo l'icona ha anche l'appellativo "ODIGITRIA", "colei che indica la Via".


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