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Foto Procida: 2012, 2009, 2008 |
Procida è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 29 settembre si festeggia il Patrono, San Michele Arcangelo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Michele Arcangelo; Chiesa di Santa Margherita Nuova; Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Da Vedere: Villa Sofia; Villa Angelina.
Indice |
Ritratto della Città
Di natura vulcanica, è l'isola più semplice di tutta la Campania. Deve la sua origine al magma fuoriuscito in seguito ad un'eruzione di un cratere di circa 30.000 anni fa. Tuttavia, nonostante abbia un passato "vulcanico", non è mai stata toccata dal bradisismo dei Campi Flegrei.
Probabilmente l'origine del toponimo deriva dal greco prochein, ossia versare, per le diverse eruzioni dei vulcani. Da qui sarebbe derivato Prochita, da cui poi si è sviluppato Procida. Un'altra ipotesi, invece, fa derivare il nome dal greco Prokume.
Le prime notizie certe sul territorio si hanno a partire dal XIII secolo, quando il territorio era un feudo che apparteneva a diverse famiglie nobili.
A causa delle invasioni barbariche si costituì il Borgo di Terra Murata, a picco sul mare e a forma ellittica, utilizzato per gli avvistamenti nemici. Ma il vero sviluppo dell'isola, però, iniziò nel XVII secolo, quando cominciarono lavori di costruzione di abitazioni e architetture.
Fu occupata dagli inglesi a partire dal Settecento che irruppero, poi, nel 1806 e nel 1813 contro Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat.
Importante è anche la Marina Grande che deve il suo nome alla presenza, durante il Cinquecento, di molti possedimenti di terreno. Inizialmente si configurava come un blocco roccioso di materiale in tufo all'interno del quale erano scavate delle grotte, custodi delle barche dei pescatori. Fu solo a partire dal 1563 che gli abitanti cominciarono a costruire abitazioni al di sopra delle grotte.
Inoltre Procida si caratterizza per la presenza di vari nuclei abitativi, posti nelle zone: Corricella, Marina di Chiaiolella e Sant'Antonio da Padova, così chiamata per l'omonima chiesa lì situata.
Attività Economiche
L'economia cittadina è di tipo agricolo, soprattutto per la coltivazione della vite, da cui si ottiene il vino chiamato appunto Procida. Importante è anche la produzione di agrumi, la pesca e il turismo sviluppato a livello internazionale.
Da Vedere
- Palazzo Merlato
- Risale al Seicento ed è un antico Convento. Attualmente della struttura resta solo la merlatura e una cappella.
- Palazzo Montefusco
- Conosciuto anche come Palazzo della Catena, per una catena che si trova all'ingresso, utilizzata in passato per punire gli intrusi. Risale al XVII secolo ed è stato ristrutturato più volte nel corso dei secoli.
- Palazzo Russi
- Costruito su un solo piano, presenta due androni da cui da uno si accede verso un ampio giardino.
Edicole Votive
- Edicola Votiva a Maria, ingresso del porticciolo
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Vittorio Emanuele, 199/bis
- Biblioteca dell'Abbazia di San Michele Arcangelo, Via San Michele, 1 (località Terra Murata)
Complessi Bandistici
- Banda Città di Procida
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Culturale Premio Elsa Morante, Via Guarracino, 57
- Associazione Tam Tam Brasile Onlus, Via Roma, 74
- Associazione Vivara Onlus, Villa Scotto Pagliara in Via Marcello Scotti, 24 Telefono 081-290149
Informazioni Utili
Come Arrivare Edifici Religiosi Eventi Dove Mangiare Impianti Sportivi Bibliografia Lapidi Commemorative
Memorie Storiche
Il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive il comune:
L'isola di Procida, con la città dello stesso nome, ricca e popolosa di oltre 12,000 abitanti, con una importante marina mercantile formata in gran parte da bastimenti di grande portata, destinati tutti a navigazioni di lungo corso.
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