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Foto Ranzo:
2012, 2009, 2008

Ranzo è situato in Liguria in Provincia di Imperia. Il 15 agosto si festeggia il patrono, Santissima Assunzione. Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale di San Donato; Chiesa di San Pantaleo; Oratorio della Madonna delle Vigne.

Confina con i comuni di: Borghetto d'Arroscia, Aquila d'Arroscia, Nasino, Onzo e Casanova Lerrone.

Dove Mangiare

  • Ristorante Il Gallo Della Checca, Borgo Ponterotto, 31/B
  • Ristorante Il Vigneto, Via Principale, 4 (Costa Bacelega)

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, presso Palazzo Comunale

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1847) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Ranzo o Ranzi-Pieve (Rantium ad plebem), com. nel mand. di Pieve, prov. di Oneglia, dioc. d'Albenga, div. di Nizza Marittima. Dipende dal senato di Nizza Marittima, intend. prefett. ipot. d'Oneglia, insin. e posta di Pieve. Questo comune è composto di tre parrocchie, cioè Ranzi, Baccelega, e Costa. Ad ostro vi passa la strada che da Albenga conduce alla Pieve, dove si unisce alla provinciale di Oneglia. Ranzi-Pieve è distante tre miglia da Ortovero, e due dal Borghetto.

Vi scorre il torrente di Arossia, che si valica col mezzo di due ponti in pietra; abbonda di pesci, e specialmente di anguille. Il comune è circondato da poggi popolati di piante cedue, e singolarmente di querce, e di castagni selvatici. I prodotti del suolo sono il grano, i legumi, le castagne, le olive, ed altre specie di frutta. La vendita del soprappiù delle locali derrate si fa in Loano, Albenga, Alassio e Pieve.

Delle tre chiese parrocchiali che esistono nel distretto di questo comune, una sotto il titolo di s. Donato si trova in Ranzi, l'altra, dedicata a M. V. assunta in cielo, sta in Baccelega, la terza sotto l'invocazione di s. Bernardo vedesi nel luogo di Costa. In quella di s. Donato si ammira un quadro che rappresenta il crocifisso moribondo creduto della scuola del Vandik; e in una vicina cappella sta una bellissima statua in marmo, rappresentante N. S. di misericordia, opera dello Schiaffino.

Nel giorno 16 d'agosto si fa in Baccelega una fiera per le contrattazioni del bestiame. Gli abitanti usano tuttavia i pesi e le misure antiche di Genova: sono in generale robusti, perspicaci, ed inclinati all'agricoltura ed al traffico.

Cenni storici. Questo paese è assai antico. I valligiani di val d'Arossia per ripararsi dalle irruzioni dei Saraceni, che barbaramente manomettevano le terre da essi invase, si erano fabbricati qua e là castelli, ove si riparavano nei tempi difficili: a questo scopo avevano eretto una rocca nel luogo di Ranzi, di cui si vedono ancora le vestigie.

In vicinanza di una chiesa titolata col nome di s. Pantataleo eravi una pietra su cui si leggeva la data del 1022; dal che si volle dedurre che a tale epoca vi fosse accaduto qualche fatto d'armi, in cui i valorosi abitanti avessero avuto il sopravvento. Si erede eziandio che il primitivo nome di questo paese fosse Pancia, nome che nell'antico locale dialetto significava difesa.

Durante le guerre che afflissero quella contrada circa la metà del secolo XVIII passarono in questo comune i gallo-ispani che si dirigevano all'assedio di Cuneo. Nell'ultime guerre mosse dai repubblicani di Francia, fuvvi un continuo passaggio delle galliche schiere.

Già verso il fine del secolo XIII vi esistevano le due parrocchie di Ranzo e di Baccelega.

Popolazione 1200.