GUIDA  Sale delle Langhe

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Foto Sale delle Langhe:
2012, 2009, 2008

Sale delle Langhe è situato in Piemonte in Provincia di Cuneo. Il 15 agosto si festeggia il Patrono, Santa Maria Assunta. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta; Cappella di San Lazzaro.

Confina con i comuni di: Ceva, Camerana, Priero, Sale San Giovanni e Montezemolo.

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Via Roma, 42/g

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1848) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Sale (Salae), com. nel mand. di Priero, prov. e dioc. di Mondovì, div. di Cuneo. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. ipot. di Mondovì, insin. di Ceva, posta di Priero. Giace a levante di Mondovì, da cui è discosto dieci miglia. Di sole due miglia è la sua lontananza dal capo di mandamento. Una via comunale ne attraversa l'intiero territorio. Dal punto che dipartesi dalla strada consortile detta della riviera, sino a quello in cui sbocca nella provinciale di Mondovì a Savona, percorre un tratto di miglia tre: essa è il più breve scalo dalla valle del Tanaro a quella del Bormida, e al comune di Murazzano.

Il comune è composto di colli e di vallette mediocremente fertili. Quattro torrenti lo bagnano, cioè il Canile, il Salizzola, il Marenghetto, ed il Cevetta: sul primo e sul terzo non esistono ponti: il secondo è valicato da uno in pietra da taglio di recente costruzione; sul quarto avvene uno in cotto, il quale minaccia rovina: il torrente Canile divide questo comune da quello di Priero; il Salizzola lo divide dal territorio della città di Ceva; tutti e quattro contengono piccoli pesci d'inferior qualità.

I prodotti del suolo sono il fromento, la meliga, i marzuoli, le uve ed altre frutta: di alcune di queste derrate fanno un attivo commercio: negli anni scorsi facevasi un rilevante commercio attivo di legname da costruzione mercè dello scalo di Savona; ma sgraziatamente questo ramo d'industria cessò.

Nella regione detta Isola di Chiossa si rinviene arenaria calcareo-seliciosa: essa è dura compatta e suscettiva di essere lavorata allo scalpello. Ve ne ha egualmente nella regione Campo-buono. Questa roccia è abbondantissima nelle colline di Sale; gli strati ne sono generalmente orizzontali, ed alternano con istrati d'argilla.

La chiesa parrocchiale dedicata a s. Gioanni Battista è di moderna costruzione, e di semplice disegno, ma ben provveduta di sacri arredi. Le sta davanti una piazza recentemente costrutta. Vi esistono due cemeteri; nel centro di uno di essi sta l'antichissima chiesa parrocchiale, costrutta in pietre da taglio; l'altro, che non giace nella dovuta distanza dall'abitato, ha da presso una chiesa di moderna costruttura sotto il titolo di M. V. Assunta in cielo. Vi sono inoltre una chiesa dei disciplinanti, e tre oratorii pubblici fuori del recinto del paese, cioè uno dedicato a s. Lazzaro sulla via provinciale, e gli altri sulla strada consortile della riviera.

Nel villaggio vedesi un castello appartenente alla famiglia Incisa.

Gli abitanti sono robusti, industriosi, e costumati: godono del vantaggio di un'annua fiera che addì 16 d'agosto si tiene nei campi, e nei prati attigui alla suddetta chiesa di N. D. Assunta.

Cenni storici. Le vicende di questo paese sono comuni a quelle di Ceva, nel cui marchesato era compreso. Vedi Ceva.

Vi si rinvennero varie lapidi antiche. Uomini di merito distinto vi ebbero la culla: fra essi rammenteremo i seguenti, che fiorirono nella prima metà del secolo XVII:

  • Anastasio Germonio, figliuolo del notajo Gioanni Battista, di famiglia di questo villaggio, che si estinse nel 1685 nella persona di Cristina Germonio, consorte ad un Incisa di Camerana. I Germonii avevano acquistato dalla camera ducale, e dal pio instituto di N. D. di Vico i feudi di Sale, Montezemolo, e Castelnuovo, e nobilitarono vie maggiormente la loro prosapia coi loro talenti, e con le loro virtù. Il sopracennato Anastasio, dopo essere stato arciprete di Sale, fu in seguito auditore della Rota romana, arcivescovo di Moùtiers in Tarantasia, ambasciatore del duca di Savoja presso la corte di Spagna, ove cessò di vivere, siccome risulta dalla vita di lui scritta ultimamente dall'abate Buonfois, sacerdote della diocesi di Tarantasia.
  • Rodomonte Germonio, fratello del precedente, fu professore di medicina nella R. Università di Torino, e archiatro dell'infanta Catterina d'Austria duchessa di Savoja. Di alcune delle sue opere si hanno i titoli nella Biografia medica del Bonino: fiorì nella seconda metà del secolo XVI: si guadagnò la stima de' dotti suoi contemporanei; il professore Buniva in un discorso letto nel 1810 in questa R. Università alla presenza di ragguardevolissimi personaggi, ne fece onorevolissima menzione.
  • Di una delle due principali famiglie di questo luogo fu Ignazio Parrocchia che in sul finire del secolo XVIII era intendente generale delle R. Gabelle.

Popolazione 1332.