GUIDA  Torino/Edifici Religiosi/Complesso Ex Abbadia di Stura

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Edifici Religiosi/Complesso Ex Abbadia di Stura

Complesso Ex Abbadia di Stura - Panoramica
Complesso Ex Abbadia di Stura - Panoramica

  • Ubicato nell’estremo nord orientale del territorio della città,nel Quartire Barca ,risale all’anno 1146 quando Pietro Padisio (giureconsulto torinese) fondò l’ Abbazia - Ospedale di San Giacomo di Stura che comprendeva la Chiesa e le strutture ospedaliere oltre a quelle di accoglienza per i pellegrini,alle cascine ed ai mulini.L’abbazia, dipendente dalla casa vallombrosana piacentina,prosperò all’inizio del XIII secolo anche grazie alla gestione del porto fluviale sul Fiume Stura di Lanzo (detto anche di Leinì o "dell’Abbadia") dove transitavano pellegrini e civili data la scarsa affidabilità dei ponti di legno succedutisi a partire dal periodo romano.È da questo servizio di traghetto sul fiume che deriva il toponimo Barca che identifica ancor oggi il Quartiere.Intorno alla Chiesa vi era un insieme di chiostri,sale capitolari,dimore,foresterie,laboratori.La Chiesa dispone di possente torre campanaria che fungeva anche da torre di guardia (alta circa 24 metri e divisa in sei piani da decorazioni in cotto) e fu rimaneggiata nel corso del XVIII secolo,per volere del Cardinal Roero , quando divenne Parrocchia dell’attuale Quartiere .Del nucleo medievale restarono il recinto,con il portale neogotico e l’ampia corte,la facciata e la navata con le tre absidi,il chiostro (che era a doppia profondità,diviso da una serie di colonne centrali) e fu aggiunto un arco d’ingresso ornato dello Stemma del Cardinal Roero (rappresento da tre ruote). Verso la metà del XIX secolo subì i primi smembramenti della sua struttura immobiliare e fondiaria:gli edifici dello spigolo orientale vennero alienati per la realizzazione di un impianto di filatura della seta(successivamente cotonificio e poi sede dello Stabilimento Industriale “Aurora” );gli edifici dello spigolo sud occidentale venne rinnovato nel prospetto che dà sulla Strada di Settimo ;tutti gli edifici e possedimenti,eccetto la Chiesa e le dirette pertinenze parrocchiali,furono acquisite dal Demanio dello Stato che li vendette (tramite asta pubblica) ad un esponente delle più solide famiglie di banchieri torinesi, Vincenzo Ceriana ;venne costruito un chiosco,probabilmente utilizzato come voliera,con un tetto a tegole marsigliesi anziché coppi,caratterizzato da uno sobrio gusto neogotico.Negli anni seguenti il complesso venne ristrutturato con interventi essenziali alla vasta azienda agricola e,agli inizi del 1900,verso l’ingresso sulla Strada Bertolla ,fu realizzato un corpo di fabbrica a due piani,destinato ad abitazione.Nelo stesso secolo le strutture dell’ex Abbadia furono frazionate tra diversi privati e quelle non funzionali (dedite allo scopo manifatturiero) vennero lasciate in stato di abbandono,mentre nelle porzioni già adibite ad attività produttive furono costruiti nuovi capannoni.Anche la Chiesa ha condiviso il processo di degrado delle strutture circostanti:nell’anno 1954 fu dichiarata inagibile;nell’anno 1960 fu sconsacrata (gli affreschi interni furono danneggiati da un incendio sviluppatosi nell’anno 1972) ed infine venne anch'essa ceduta a privati.Attualmente parti dell’Abbadia sono adibite a uso residenziali e altre ad attività produttive e commerciali,mentre porzioni della struttura permangono in stato di degrado.Nell'anno 2014 la chiesa e la torre sono state cedute dagli eredi di Zattarin all’associazione "I templari dell’Abbadia di Stura".
Curiosità :
- Sono ancora visibili i resti di una meridiana di tipo "canonico" (forse del XVI secolo) molto rara in Italia e probabilmente unica in Piemonte :segnava soltanto le ore della preghiera, che scandivano la giornata della comunità dei religiosi.