Rieccomi qua

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Vedo che la discussione è cresciuta e molti sono gli spunti su cui riflettere.
Ricordando che sono l'ultimo arrivato e che, naturalmente, ho dovuto accettare il regolamento - almeno per buona educazione

- vorrei fare una considerazione globale alla luce di quanto gli altri amici hanno fin qui scritto.
Il premio runner, in primo luogo, (sì sì, lo so che c'è un thread apposito, ma dirò solo due parole). Non mi piace affatto; legare al maggior numero di paesi visitati un punteggio porta i partecipanti a scattare anche fotografie improponibili, che, però, vengono utilizzate proprio per raggiungere quel punteggio. Tutto a discapito della qualità (ma l'ho già detto anche in altre occasioni).
Come dice Massimo, qui la funzione della fotografia è quella di documentare quanti più comuni italiani possibile; il concorso è un accessorio funzionale a ciò. Questo non è un sito di fotografia, bene, allora non dovremmo aspettarci belle fotografie, e non dobbiamo pretenderle: l'importante è che esse documentino l'esistenza di questo o di quel paese. Punto e basta. Fa niente se poi arrivino delle fotografie degne delle migliori esposizioni specialistiche, chi se ne avvantaggia è il sito, ma si avvantaggia anche delle centinaia di fotografie mediocri presentate: anch'esse sono documenti validi.
Luca Rigato ha scritto:Attenzione: escludere delle foto ritenute simili, implica una valutazione soggettiva che definisce se due inquadrature sono "abbastanza" uguali. Definire questo abbastanza è soggettivo che nel concorso fotografico equivale a rissa verbale! L'unico modo oggettivo e che non creerebbe problemi è appunto di limitare le foto per comune caricate al mese, e questo sarebbe anche facilmente controllabile con un programma informatico, senza ricorrere a segugi in cerca di doppioni e conseguenti polemiche.
Non capisco dove possa nascere la rissa se tale valutazione viene richiesta al partecipante. Devo essere io a capire che le mie due foto sono simili e quindi, a non metterle.
Vogliamo mettere un limite numerico? Esempio: ogni partecipante non dovrebbe poter mettere più di dieci (butto giù un numero a caso) foto al mese dello stesso paese; in questo modo si rimedierebbe al problema delle foto multiple. Bene, io in un mese metto cinque foto dello stesso luogo ripreso con angolazioni e focali leggermente diverse. Chi mi potrà dire nulla?
Non solo, ma posso tranquillamente aspettare il mese successivo per farlo, anzi, mi creo un gruppo di comuni da far ruotare mese per mese.
befed ha scritto:Di converso limitare il numero di foto penalizzerebbe da un lato persone con limitata mobilità e dall'altro comuni
molto grandi per i quali si possono effettuare molte foto diverse fra loro.
Anche qui torniamo a fare il discorso della quantità. Il sistema attuale penalizza chi ha poche fotografie, non c'è dubbio. Il premio runner dice qualcosa in merito. Con il sistema attuale è molto avvantaggiato chi partecipa con un numero enorme di fotografie; la sua visibilità aumenta proporzionalmente alle sue foto. Una limitazione numerica riporterebbe le cose a posto. Quello che chiedo è un concorso dove chiunque possa partecipare alla pari con gli altri e solo inserendo un limite massimo di foto per partecipante (non per comune o quant'altro) si può pensare di fare qualcosa di "democratico" o comunque giusto.
Il sistema attuale, costringendo a partecipazioni massicce di fotografie, ha fatto molto male alla fotografia, anche se, di converso, ha fatto molto bene al sito

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Ed allora?
Bisogna, secondo me, rivedere il regolamento dove si parla di foto ammissibili, ed allargare la possibilità di partecipare anche a tecniche e metodologie fino ad oggi "proibite", in modo da lasciare più libero il fotografo di esprimersi come meglio crede, o come meglio sa fare. E' innegabile che, oggi, il digitale ha aperto prospettive nuove che fanno pienamente parte del "territorio" della fotografia. Ignorarle, o peggio proibirle, equivale ad una irrimediabile cecità.
Tempo fa leggevo da qualche parte nel forum di qualcuno che chiedeva di mettere fuori le fotografie scattate con un fisheye: una affermazione di una tale ignoranza che, grazie al cielo, non ha trovato riscontro. Si devono tener presenti tutte le capacità espressive messe oggi a disposizione: non si può respingere una foto saturata in post-produzione ed ammettere una foto scattata con un filtro polarizzatore che ne fa diventare il cielo quasi notturno.
Bisogna porre un limite alle foto totali per partecipante, ma un limite "vero", non dell'ordine delle centinaia.
Bisogna, per ultimo, rivedere il sistema di voto. Il giudizio sulle foto deve ritornare ad essere degli esperti.
Così come si è fatto fin'ora, porta a tutta una serie di errori (quando sono tali): non possiamo pretendere che chi non ha cognizioni in materia debba esprimere una valutazione solo perché ne ha maturato il diritto partecipando al concorso. La stragrande maggioranza dei partecipanti (e le foto parlano chiaro) non capisce [niente] di fotografia, scatta perché qualcuno gli ha messo tra le mani quel ritrovato tecnologico che si chiama fotocamera, quando non proprio telefonino. Ebbene, non mi va che questi giudichino in primo luogo le mie fotografie, ma anche le foto di quei colleghi che dimostrano veramente il proprio valore.
