MARIO1964 ha scritto:Scusa ... dei migliori fotografi o dei migliori esperti di computer graphics?
Vedi, Mario, in molte persone, da quando sono uscite queste maledette fotocamere digitali, si è ingenerata la confusione che tu hai riportato; fotografia e computer grafica potranno anche avere dei punti di contatto, ma sono fondamentalmente due cose diverse.
Il computer, tuttavia, coadiuva il fotografo digitale nell'esplicazione di alcune fondamentali funzioni. Non possiamo negare, né ignorare, che la fotografia digitale abbisogna di alcune particolari elaborazioni per poter rendere bene l'immagine, e ciò perché il sensore non ha la capacità di discernimento dell'occhio umano e, quindi, vede "diverso". Con l'elaborazione si riporta l'immagine in equilibrio, cercando di farla somigliare alla scena reale.
Fin qui non è computer grafica.
Ci sono, poi, fotografi che amano i colori particolarmente saturi, per cui utilizzano il software per ottenere ciò. Ma non dimentichiamo che anche ai tempi della pellicola si ottenevano immagini di questo tipo: i più esperti usavano pellicole diapositive a bassa sensibilità (ad esempio, la Kodachrome 25) abbinate a filtri polarizzatori; in particolari situazioni di luce si ottenevano colori di una splendida saturazione ai limiti dell'irreale.
Vedi, Mario, la fotografia è sempre andata a braccetto con l'elaborazione; negarlo significa negare anni e anni di storia della fotografia, significa negare il lavoro di fotografi che, a ragione, sono diventati "grandi" e citati nei libri di storia. Il fotoritocco è conosciuto, si può dire, fin dagli esordi della fotografia e molti furono i fotografi che se ne servirono.

- “Kent State University Massacre” foto di John Filo
http://www.tuttogratis.it/attualita/fot ... 103_7.htmlIn questo esempio vediamo la foto che vinse il Premio Pulitzer nel 1970, che fu ritoccata per eliminare il paletto che spuntava dietro la testa della ragazza. E sappiamo benissimo cosa sia il Premio Pulitzer. (Qui sarebbe stata irrimediabilmente messa f.c.

). Ebbene vuoi tu, Mario, accusare quel fotografo di essere un esperto di computer grafica?
Il nostro discorso, però, è diverso. Qui si discute sulla liceità dell'apportare quelle modifiche atte a migliorare la fotografia, non a stravolgerla (in qual caso sono io il primo a lanciare il j'accuse); quelle modifiche che sono rese possibili dalla fotografia digitale, e soprattutto alla portata di tutti.
E' logico che se ne debba fare un uso oculato, quasi invisibile, ma qui si criminalizzano anche le più semplici (e necessarie) elaborazioni.
E poi si accettano per buone fotografie scattate con ottiche grandangolari che fanno sembrare ogni palazzo una Torre di Pisa.
Quando si scattava con la pellicola, l'obiettivo standard venduto con la macchinetta era il 50 mm, un obiettivo che, più o meno, vedeva come l'occhio umano su cui ci siamo fatti le ossa prima di acquistare il grandangolare e il teleobiettivo; oggi quell'obiettivo è stato sostituito dai 18-55 o simili, con tutte le aberrazioni del caso. Su un forum (non qui) ho visto una foto di piazza San Marco scattata con un 10 mm: il Campanile era così curvato che pareva toccasse la Basilica. Ecco, quella potrebbe essere un tipo di fotografia non ammissibile, ma se proporzioni e prospettiva sono rispettate non vedo perché ci si debba accanire.
