Tu perdi di vista il fine ultimo del concorso di questo sito: la creazione di un immenso archivio di immagini dell'Italia scomposta negli innumerevoli comuni che la compongono, scomposti, a loro volta, nelle varie componenti che saranno di volta in volta indicate dagli organizzatori: le chiese, le piazze, i ponti, i panorami, eccetera.
Per agevolare la creazione di tale archivio, gli organizzatori si sono dati delle regole che possiamo sintetizzare così: le foto partecipanti devono ritrarre i luoghi in maniera del tutto naturale, senza intervento alcuno di post produzione che possa stravolgere la "naturalezza" dello scatto. Quindi, niente HDR, niente B/N, niente deformazioni da grandangolare, niente elaborazioni "pesanti".
Piaccia o no, questa è la regola per poter essere ammessi a partecipare al concorso.
Quella che viene qui richiesta è la classica fotografia "della domenica", quella che (con la pellicola) era trattata senza particolari accorgimenti presso i laboratori di sviluppo e stampa.
Il B/N comporta un utilizzo più concettuale del mezzo fotografico ed un linguaggio più affinato, fatto per palati esigenti e preparati. Qui persino Ansel Adams sarebbe stato messo FC. A prescindere.
Oggi, inoltre, con il digitale anche il linguaggio fotografico è cambiato: la fotografia (se vogliamo continuare a chiamarla tale) si completa in post produzione, attribuendole quelle caratteristiche (correzioni di luminosità, contrasto, nitidezza, eccetera) che il solo sensore non riesce a registrare al meglio, non solo, ma se scattata in RAW la fotografia
esige la post produzione. Ed allora, in questo modo, si va ad valicare il confine stabilito dalle regole: niente "foto ritoccate in maniera non leggera", anche se nessuno ha mai stabilito l'entità di questa "leggerezza".
C'è chi si è adeguato e chi, come me, invece non ha voluto sottostare a regole dettate forse da una visione semplicistica di ciò che oggi è la fotografia.
Per carità, l'iniziativa mi piace e ne condivido la mission. Attendo solo che per il prossimo concorso vengano stabilite regole meno rigide e/o l'introduzione di sezioni che vadano a valorizzare anche quelle forme espressive oggi estromesse.
Non fa bene leggere interventi di gente che soffre di photoshopfobia (e ce n'è!), come non fa bene vedere topic creati per additare fotografie ritenute scorrette e giudicate (non dagli organizzatori, che ne avrebbero anche il diritto e la competenza) solo sulla base di pregiudizi, in quella che sembra una vera e propria caccia alle streghe.
Carlo
P.S.
Chiedo scusa se sono andato off topic, ma mi è parso doveroso fare questa precisazione alla affermazione dell'amico lucio89.