Io continuo a non capire certe critiche, e soprattutto continuo a non capire quale contributo portano a questo concorso, e al dibattito su questo concorso.
Se decido di partecipare, e non sono magari proprio un neofita di questo concorso, accetto il rischio, per così dire, che tutto possa involversi rispetto alle premesse.
A quel punto, se non mi piace, smetto di partecipare.
Non me l'ha ordinato il medico, e si presume che io sia sufficientemente adulta e vaccinata per scegliere.
Ma quel che più mi irrita è il "rigirare la frittata" da parte di alcuni, che sanno bene - o dovrebbero sapere - e fanno finta di ignorare che il problema di fondo non è nelle "critiche" o nelle "risse" (ma quali risse...?

) sulle foto irregolari, ma nel fatto che la maggior parte dei concorrenti posta di tutto di più, pensando, a torto o a ragione, che qualcosa comunque gliene verrà. E non in termini di vincita, perchè sarebbero oltre che presuntuosi anche stupidi a pensarlo, ma in termini di visibilità.
Perchè, anche senza voler fare della sociologia spicciola, oggigiorno l'andazzo dei media ( e qui ci siamo ) è quello secondo il quale "il quarto d'ora di attenzione non si nega a nessuno".
E allora, a questi critici caustici che puntano il dito su tutti e su nessuno, torno a ripetere: cosa state facendo, voi, perchè questo concorso non sia un minestrone inguardabile e immangiabile ma un piatto gradevole e saporito? Fornisco loro anche la risposta: nulla, un emerito nulla.
E siccome mi sono stancata di stare a sentirli (leggerli...) d'ora in poi non so loro, ma io so cosa fare. Non starò neppure più a sentirli.
Almeno fin quando non li vedrò impegnati ad arginare la valanga. Ma temo che sia un utopia...e non ho tempo, oggi, per le utopie.