kicka75 ha scritto:interessante, molto molto interessante... la soluzione per me è iniziare a scattare in raw, però devo assolutamente procurarmi il programma poi per sviluppare...
Avrei un'altra domanda. Io ho una canon 450d. Ho notato in questo concorso una differenza di nitidezza enorme rispetto alle nikon. Poi,leggendo il libretto di istruzioni (dopo un anno l'ho letto finalmente almeno la metà) ho visto che potevo impostare il grado di nitidezza e di contrasto che io preferisco anche sulla mia macchina...
Ieri ho fatto diverse prove, con uno stop in più per contrasto e uno per nitidezza, poi due stop e così via... francamente non ho visto nessun tipo di miglioramento... ho sbagliato qualcosa??
non riesco a capire perchè i contorni delle mie foto non sono mai netti, mai ben definiti

Ciao Francesca, provo a risponderti.
Prima di ogni altra cosa non cadere anche tu nell'errore tipo: "erba del vicino". Tu hai una signora macchinetta, una entry level (quindi non una professionale o semipro) che può combattere ad armi pari anche con le "signore" Nikon dello stesso livello di prezzo. Però, probabilmente, avrai il suo bravo 18-55 che, purtroppo, non ha una grande qualità; con ciò non voglio dire che è da buttar via, ma che le immagini che riprende hanno bisogno di un po' più di attenzione in fase di post-produzione.
Inoltre, come hai già avuto modo di scoprire da sola, anche la fotocamera può essere impostata in modo che riproduca più o meno nitidamente il nostro soggetto. Non che questo sia la panacea per tutti i mali, ma aiuta un po'.
Io, ad esempio, sulla mia fotocamera ho creato una impostazione ad hoc mettendo ai valori massimi la nitidezza e la nitidezza fine (ha entrambe queste regolazioni), ma ne mantengo anche una con i valori di nitidezza impostati a zero. Dipende da ciò che devo fotografare, naturalmente.
Un altro fattore che entra in gioco è l'apertura del diaframma. Ogni obiettivo ha un range di valori di apertura a cui lavora meglio, di solito (ma non è una regola fissa) i diaframmi che vanno da f:5,6 a f:11. Io, per esempio, uso quasi sempre il mio Sigma 17-70 a quasti diaframmi e mi trovo magnificamente bene, soprattutto ad f:8. Chiudere ulteriormente il diaframma può fare insorgere problemi di diffrazione nell'obiettivo che comprometterebbero la buona riuscita della fotografia.
Scattare in raw è un'ottima cosa, per svariati motivi, prima di tutto perché non essendo un formato compresso non perde di qualità, come avviene invece con il formato .jpg, ma credo che la tua fotocamera ti consenta di impostare la qualità del jpg in maniera da avere immagini più che buone.
Non conosco la Canon 450D, ma posseggo una Canon Ixus 70 (quindi un giocattolino al confronto!) che mi permette di regolare il jpg, anche perché non ha il raw.
Giusto per farti un esempio, questa mia fotografia è stata realizzata con la piccola Canon e non mi sembra che manchi di nitidezza:
http://www.zmphoto.it/foto/carlo/55565/big/ (è la stessa che ho in concorso, ma qui si vede un pelino meglio

).
E' ovvio che entrano in gioco molte componenti, non ultimo il software usato per l'elaborazione. Sì, perché diciamocelo chiaro, ogni immagine digitale ha bisogno di una regolatina per diventare come la vorremmo.
Lo stesso file raw ha bisogno di essere manipolato (sviluppato, direbbero in molti - brrrr) e, quindi, già così facendo gli andremo ad impostare o modificare quei parametri (curve, livelli, nitidezza, bianco, saturazione, contrasto, ecc.) che ci renderanno l'immagine finale.
Poi, è ovvio, quel file - raw in origine - dovrà pur essere salvato e se scegliamo di farlo in jpg, per esempio per partecipare a questo concorso, quasi tutto va rotoli.
