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Le tecniche, i segreti, l'evoluzione

Moderatore: venticello

Messaggioda bucasa » ven 27 nov 2009 13:30

ilcobra173 ha scritto:
Giuseppe Tornatore no, almeno a me non risulta.[code][/code]
Tornatore è stato ed è un grande fotografo http://www.dphoto.it/200804141062/mostr ... inari.html con una memoria straordinaria (anche io). Ha scattato personalmente le foto di scena del suo ultimo film e poi le ha portate a stampare nel solito laboratorio a Roma (uno dei più importanti); erano circa 380 e quando il titolare, col quale si conoscono da anni ha portato le stampe, il regista dopo averle visionate ha detto che ne mancava una. Dopo un controllo, è risultato che, effettivamente una foto era stata dimenticata in studio.
E.


Avevo ben scritto che non mi risulta. A me. ;-)
Dato che Tornatore non mi piace (ma lasciamo finire qui la cosa), non mi ero mai interessato ad una sua precedente vita di fotografo. :-)
Comunque, a sostegno del tuo discorso, ce ne sono molti di registri anche fotografi; ora che ci penso, ad esempio, un altro è Wim Wenders, ma credo che sia normale a quei livelli cimentarsi anche con "l'altro" mezzo.

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Messaggioda bucasa » ven 27 nov 2009 13:30

Spifferi ha scritto:Scusami, ma non sono d'accordo :) su vari punti:


Perché scusarti. La discussione è bella proprio perché mette a confronto diversi modi di vedere e di pensare :-)

Spifferi ha scritto:1) L'HDR è una tecnica oggi alla portata di clic di qualsiasi smanettatore: smanettatore è un conto, conoscitore della tecnica è un altro. Sarebbe come dire che (come si diceva prima) qualsiasi "smanettone"del volante più vincere il gran premio di formula 1. Conoscere a fondo un software ed usarlo nella sua piena potenzialità (anche se vari software possono produrre hdr) non è cosa da tutti.


Ma infatti. Intendevo proprio questo: per fare un HDR non serve conoscere le regole base della fotografia, basta conoscere bene il software. (Avevo scritto smanettatore non in maniera riduttiva, ma intendendo chi al computer ci "smanetta", lo usa). :-) .

Spifferi ha scritto:2) La tecnologia va così veloce che rende vecchie ed inutili metodiche ritenute importanti solo pochi mesi prima: è verissimo.. in ogni campo l'evoluzione della tecnologia è velocissima, ma questo non significa che la "conoscenza" della materia sia inutile. Esempio stupido: qualsiasi foglio elettronico è in grado di "fare" calcoli complicatissimi, ...... alla portata SOLO di chi conosce la matematica (statistica ecc...) ;). Se non si ha la conoscenza non se ne fa nulla.


Qui mi sono, forse espresso impropriamente. Intendo dire che purtroppo (e lo sottolineo!) oggi, in molti campi, non c'è bisogno di avere una totale competenza per poter operare con determinati dispositivi o programmi.
Mi spiego (ritornando alla fotografia): per poter ottenere una buona immagine, sappiamo che dobbiamo far sì che il fotogramma venga esposto correttamente alla luce; entrano in gioco delle variabili che non possiamo non conoscere: il diaframma, l'otturatore, la sensibilità della pellicola, la sua reazione al colore della luce (Daylight o Tungsten, per parlare delle vere pellicole), non solo, ma dobbiamo conoscere anche altri strumenti da usare, l'esposimetro: come usarlo, se in quella determinata condizione di luce può essere più utile effettuare una lettura a luce riflessa o incidente solo per fare un esempio, e poi filtri e gelatine, luci artificiali, pannelli diffusori ... eccetera.

Il fotografo deve saper controllare tutti questi elementi e solo dal loro corretto uso dipenderà la buona riuscita della fotografia.
Bene. Quel fotografo può anche ignorare completamente il funzionamento di una camera oscura. Questo non influisce minimamente sul suo lavoro, anche se, ovviamente, lui dovrà cercarsi uno o più stampatori con cui lavorerà.
Allo stesso tempo, lo stampatore potrà anche essere un dio in terra nel suo campo e, forse, non saper neanche fare click sul pulsante di scatto, ma questo non ne inficerà il lavoro.
Si parla, naturalmente, di fotografi che lo fanno per professione; perché il fotoamatore è la sintesi delle due figure: scatta, sviluppa e stampa e più è evoluto (cioè più soldi vi investirà), migliori saranno i traguardi che raggiungerà.

Con il digitale la teoria dello scattare è restata fondamentalmente uguale (anche se bisogna fare qualche distinguo ... forse più tardi :fischio:). Ciò che è cambiato è il processo di sviluppo e stampa, in quanto alla camera oscura si è sostituito il computer con i vari software. Ed anche qui, ne sono convinto, non bisogna essere bravi fotografi per manipolare e correggere delle fotografie con, ad esempio, Photoshop, anzi, le immagini che vediamo sulle riviste sono quasi sempre postprodotte da gente che con lo scatto non ha niente a che vedere.

Il computer ha messo alla portata di chiunque (e lo sottolineo!) varie metodiche che prima erano appannaggio solo di poca gente che, per svariati motivi, le conosceva e usava. La diffusione su larga scala dell'elettronica e, con essa, di tutto ciò che le è associato ha consentito una notevole riduzione dei costi e, quindi, dei prezzi di vendita di computer, accessori vari, software, e ciò ha portato, come inevitabile conseguenza, alla massificazione.

Molti mestieri sono scomparsi, o perlomeno messi in difficoltà, dal comparire di eserciti di figli/nipoti/vicini di casa che, armati di macchinette e videocamere digitali, hanno preso il posto di quei fotografi e operatori video che vivevano di cerimonie, pubbliche e private. Conosco persone che hanno costruito la loro fortuna su battesimi, cresime e matrimoni; oggi, chi ancora vive, campa della vendita di compattine e di schede SD.
Il mio procugino fotografo (ormai ottantenne), quando faceva i ritratti per la carta di identità o il passaporto, li scattava con una macchina a banco ottico e pellicola piana di una dimensione tale da essere stampata a contatto. Sviluppata la pellicola, si sedeva al tavolino, dove c'era un visore su cui appoggiava la negativa. Al buio, con una apposita matita appuntitissima e uno sgarzino, rimuoveva tutte le imperfezioni della pelle del soggetto: nei, rughe e doppi menti. Guai a dirgli di non farlo. Quando comparvero le prime macchinette che scattavano contemporaneamente quattro foto polaroid, lui continuò ad usare la "sua" tecnica, almeno per quei clienti che riteneva dovessero avere qualcosa di "migliore"

La foto sulla carta di identità di mia moglie l'ho fatta io con la compattina digitale. Solo.

Spifferi ha scritto:3) Infine (ma in raltà è il punto essenziale), una foto brutta, "sbagliata", costruita male rimarrà sempre tale, qualsiasi post ci si applichi. Una foto si può "sviluppare", render propria, esaltandone certe peculiarità, ma lo scatto resta lo scatto: nulla si crea dopo il "click".
E' verissimo (e qui lo vediamo ogni giorno) che spesso, ad occhi non "educati", sembra bella una foto orrida... ma il più delle volte si tratta non di hdr o di foto trattate con altri post estremi, ma SOLO di immagini sovraesposte o bruciate. Questo, secondo me, è "tragico", ed a questa educazione, secondo me, dovrebbe tendere un concorso come il nostro. E sottolineo che, tra coloro che vanno educati, mi metto in prima linea ;)

E' dalla basi che si parte, sempre, e la base non è la macchina tecnologicamente avanzata con la quale si sa fare solo "CLICK" ;)


Qui ti do pienamente ragione. Se hai letto altri miei interventi in questo forum, avrai sicuramente capito che io sono della "vecchia guardia". Anche quando scatto con la digitale io voglio tenere sotto controllo tutti i parametri. Ho fatto prove su prove per capire, ad esempio, come funziona meglio il suo esposimetro, la reazione ai colori del sensore, eccetera.
Io voglio arrivare a casa ed avere già la foto senza dover intervenire per correggere. Naturalmente, scattando in raw sono obbligato ad operare quegli interventi che faranno sì che la fotografia, alla fine, assuma l'aspetto che le ho voluto conferire. Questo è uno dei vantaggi del digitale.

Per quanto riguarda, invece, il non saper distinguere foto belle da foto brutte, be', ci sarebbe moltissimo da dire.
Non ricordo quale fotografo del passato (mi sembra Laszlo Moholy-Nagy, ma posso tranquillamente sbagliarmi) aveva detto che l'ignorante del futuro sarebbe stato non colui che avesse ignorato l'uso della penna, ma della macchinetta fotografica.
La fotografia, per decenni in questi suoi quasi duecent'anni di vita, ci ha accompagnati ogni giorno tramite soprattutto i giornali. La fotografia ha mosso movimenti di opinione, ha commosso ed emozionato generazioni di persone. Da ciò ci saremmo dovuti attendere una forma di educazione alla osservazione e alla lettura della fotografia, che in molti, in verità, fanno e sanno fare molto bene.
La scuola, chiamata molti anni fa ad occuparsi di educazione all'immagine, se ne tirò fuori perché non aveva gli strumenti giusti per affrontare questa nuova materia. Giustamente. Siamo in Italia e alle belle parole non sono mai seguiti fatti reali.
Altra materia che avrebbe potuto agevolarci nella comprensione di una immagine era l'educazione artistica, che, al di là del far disegnare ai ragazzi disegni e acquerelli il più delle volte al limite dell'osceno, non è mai andata. Guai, ricordo, con alcuni insegnanti a confondere la fotografia con l'"arte"!

Oggi, la fruizione di una immagine è ancora più veloce. La maggior parte di noi usa internet, per leggere i giornali, per fare ricerche, eccetera.
Il piacere di prendere fra le mani una rivista non c'è più. Quando si prendevano fra le mani, ad esempio, Epoca o L'Europeo, o tanti altri validi giornali, e ci ritrovavi i reportage dei grandi fotografi, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin, Giorgio Lotti, Uliano Lucas (l'elenco sarebbe lunghissimo), c'era il piacere di vedere quelle immagini anche quando, crude, mostravano delle brutture che avremmo voluto non vedere.
Quei fotografi ci hanno "aperto gli occhi", ma li abbiamo subito richiusi quando non si è più letto come una volta.

L'educazione all'immagine è sì mancata, da un punto di vista istituzionale, ma anche noi non abbiamo fatto niente per essere degli autodidatti.
E non possiamo chiedere a chiunque scatti una foto di non mostrarla perché brutta. E' brutta per noi, non per il suo autore, e poi, chi decide il confine tra bellezza e bruttezza?
Se le condizioni di luce non sono favorevoli, io non scatto oppure faccio qualche foto cercando di utilizzare al meglio il mezzo che ho a disposizione; la stragrande maggioranza, semplicemente, scatta e basta, incurante del fatto che la foto sarà irrimediabilmente una ciofega. E se quella foto, sovraesposta, bruciata, sfocata, gli darà, rivedendola, l'emozione di una volta, be', quella foto ha raggiunto il scopo, ha mantenuto la sua promessa.

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Messaggioda patrick98 » ven 27 nov 2009 15:24

bucasa ha scritto:
patrick98 ha scritto:(...) il riferimento l’ho preso dal blog dell’Hdr (...)


Per carità, lasciamo da parte blog e altre e-amenità, ci si possono leggere sì cose giustissime, ma anche tutte le peggiori castronerie del mondo.
Abbiamo fatto diventare internet la Bibbia e Wikipedia la Fonte Del Massimo Sapere. Prendiamo per buono tutto ciò (o buona parte) che leggiamo nella rete.



Scusami ma il riferimento al blog è un argomento di questo sito in questo concorso, riferimento al quale hai risposto anche tu..Che sia internet, un giornale, un telegiornale, un libro, dobbiamo fare lo smistamento di tutte le peggiori castronerie del mondo.
Purtroppo stai confermando quello che dico, scatto, scatto e scatto è non mi importa come perché c’è il PC e il megasoftware che mi corregge tutto, la latitudine di posa è solo una delle voce della fotografia, nei corsi il 70% non sa usare photoshop e/o nemmeno un semplice programma di fotoritocco, degli altri 30% , uno su 10 le usano in modo corretto, gli altri a stento e nessuno di loro viene per imparare Photoshop, gimp,ecc…
Quando non c’era il digitale, uno stava attento a fare foto, doveva imparare a farle seno gli costava un patrimonio e solo quei maneggiatori in camera oscura si potevano permettere effetti e/o modifiche dello scatto.
Non discuto la realtà, è vero che non si può fare a meno di un minimo di ritocco nel digitale, ma un minimo di regole bisogna impararle.
Per prendere un altro mio riferimento, se metto mio figlio al volante su strada senza conoscenza del codice della strada, farà forse 10 km senza provocare incidenti. È in questo senso che trovo fuori luogo insegnare come ritoccare le foto, credo sia più giusto indirizzare a scattarle bene. Forse è meglio aprire un argomento in merito.
Problema di latitudine di posa: un cielo slavato, una volta nell’analogico si usava i filtri, ebbe io in questo caso uso un filtro polarizzatore, lo posso perché ho una reflex e non una compatta. Sono avvantaggiato perché almeno l’80% dei concorrenti di questo concorso hanno una compatta, ma chiedi a loro cos’è un filtro polarizzatore…..

Alla prima lezione nei corsi, dopo le presentazioni, dico sempre la stessa cosa:
“in questo corso non imparerete ad essere fotografo, non lo sono nemmeno io, ma Vi insegnerò a scattarle il meglio possibile.”

Buona luce Patrick...
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Messaggioda bucasa » ven 27 nov 2009 18:30

Il problema è che noi due guardiamo lo stesso problema probabilmente sotto angolazioni diverse :-)
Io accetto che ci sia manipolazione e tu, invece, sei su posizioni più rigide.

Poi, il problema più grosso, e che è quello che tutti ammettiamo, l'abbiamo ripetuto tante volte, in tutte le salse, ad ogni occasione possibile.

L'esempio di tuo figlio messo a guidare senza conoscerne le regole è l'esempio più azzeccato.
Tuo figlio provocherà sicuramente una strage, ma la stessa cosa non succederà al tizio di turno che di punto in bianco, senza aver mai fotografato prima, acquista una Canon 1Ds MarkIII con un 28-300 USM, un Mcintosh e Photoshop CS4.

Lui si metterà "alla guida" di un sistema che ha pagato appena circa 15.000 euri (prezzi Pixmania e Adobe), quasi quanto ho pagato la mia auto :/, scatterà migliaia di fotografie, tornerà a casa con schede strapiene di gigabyte che photosciopperà con il potente Mcintosh, ma non avrà provocato alcun incidente, non sarà morto nessuno; al massimo qualche formica, involontariamente schiacciata.

Poi, quando tu dici che prima del digitale bisognava imparare a farle le fotografie, sennò ti costavano un capitale, non fai altro che dire ciò che io anche in questo Forum ho già più volte scritto. Purtroppo, e lo ripeto ancora una volta, per molti il digitale significa scattare "gratis", senza prestare attenzione, tanto a casa si aggiusta tutto.

Vedi, caro Patrick, io insegnavo nei corsi di fotografia nei bei tempi andati; ho insegnato a tantissime persone a creare immagini, a manipolarle in sviluppo e stampa, la mia camera oscura era aperta a chiunque volesse imparare.
Oggi faccio tutt'altro, ho un lavoro che mi impegna tanto e, anche volendo, non terrei più dei corsi e ciò per la consapevolezza che il pubblico è cambiato, non solo, ma anche tutta la strumentazione necessaria (a parte fotocamera e accessori). Si deve conoscere il software e avere la consapevolezza di stare ad insegnare a gente che può permettersi di comprare Photoshop e a gente che, invece, non ha neanche un collegamento in banda larga per scaricarsi qualche programma freeware.

Preferisco fare l'amatore (foto :fischio:) e partecipare a qualche discussione in questi utilissimi forum, con la speranza di riuscire a trasmettere un po' della mia conoscenza a chi realmente ne vuole sapere qualcosa.
Ciao

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Da non perdere

Messaggioda bucasa » ven 27 nov 2009 19:26

Sicuramente sono OT, ma volevo condividere con voi queste fotografie (sono 68):

http://tinyurl.com/yz29jbw

Bellissima la n° 6

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Messaggioda Spifferi » ven 27 nov 2009 20:32

Con piacere noto che, con i chiarimenti, sono per lo più d'accordo con Bucasa e noto anche (con altrettanto piacere) che, spiegandosi, non esistono distonie forti tra Bucasa e Patrick (ciao Patrick :ok: ) .... e che questo 3d mi piace semre di più!

Ho l'impressione che siate molto vicini, come idee, ma le esprimete in modo diverso, come dice Bucasa. Posso portarvi la mia personale esperienza da super-neofita che, forse, vi servirà a vedere la questione da un altro punto di vista.
20 anni fa usavo una Minolta xg9 (per me Mitica), mi "piaceva" fotografare, mi informavo ma nulla di più. La tragedia era lo sviluppo: costava moltissimo, spessissimo era orrido, posto che non potevo permettermi uno sviluppo ad hoc e le mie foto, in realtà non lo valevano. Fattostà che "buttavano" tutto in macchina e stampavano di default.
Dopo 20anni di "digiuno" dalla fotografia, l'altr'anno ho preso una digitale: tragedia greca! Posto che io avevo in testa l'analogico! Dopo i primi mesi di panico puro ho cominciato a capirne qualcosa, come dice Bucasa "smanetto" bene al pc, mi sono iscritta ad un sito di amatori e lì ho cominciato a "mendicare" informazioni e dritte.

Sono sempre agli inizi, ma sono riuscita a capire vagamente cosa sia una inquadratura, ho compreso cosa significa "pulizia" di linee (anche se poche volte riesco a metterla in atto), dò del "lei" a diaframma e tempi, ma almeno "ci parlo", ho capito cosa significa essere critici soprattutto con le proprie immagini e "vedo" quando una, oltre ad essere "bella", ha cuore. Al pc, ora, "sviluppo" le foto come voglio io e non come vogliono le impostazioni di default dello sviluppatore.... Questo mentre continuo a "medicare" dritte e insegnamenti.

Poco, sicuramente .... ma già qualcosa.

E' vero, come dice Busaca, che "ogni scarrafone e bello a mamma soia" (per patrick, che forse non c'arriva al napoletano essendo francese "qualsiasi bacherozzo (figurato: schifezza) è bello per sua madre"), ma quello che vorrei (in questo concorso) è un livello migliore di critica ed autocritica (per questo parlavo di foto sovraesposte, sfocate ecc...): verissimo che per l'autore avranno "cuore" e "ricordi", ma, posto che di concorso fotografico si tratta, NON è possibile che siano BELLE anche per gli altri. Io credo che in qeusto manchi educazione alle fotografia ed anche "coscienza" della propria mancanza di educazione.... Ed a volte sembra davvero arroganza.

Proprio per questi motivi ritengo IMPORTANTE questo 3d e spero che in tanti lo seguano anche senza intervenire.

(p.s.: mi son guardata le 68 foto. Eh! la capacità di vedere e cogliere quasi in simultanea, da veri fotografi)
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Messaggioda bucasa » ven 27 nov 2009 22:15

Ciao Spifferi, prima di tutto ci tengo a precisare che non ho mai avuto niente contro Patrick (e ci mancherebbe altro!), come erroneamente forse qualcuno ha creduto di capire. Anzi, se è così, chiedo scusa a Patrick per non essere stato chiaro dal principio. Il punto è che spesso io sono molto diretto e, a volte, divertito nelle domande che vado a pescare anche da frasi fatte che potrebbero essere, ahimè, fraintese.

Mi hai fatto scappare una lacrimuccia di nostalgia a leggere della Minolta. Che dire; erano altri tempi. Minolta era un marchio che ben figurava al fianco di altri che hanno continuato anche successivamente ad avere successo. Ma veniamo a noi :D

Spifferi ha scritto:(...) quello che vorrei (in questo concorso) è un livello migliore di critica ed autocritica (...): verissimo che per l'autore avranno "cuore" e "ricordi", ma, posto che di concorso fotografico si tratta, NON è possibile che siano BELLE anche per gli altri. Io credo che in qeusto manchi educazione alle fotografia ed anche "coscienza" della propria mancanza di educazione.... Ed a volte sembra davvero arroganza.


Tu stessa lo hai detto: si tratta di un concorso (e aggiungo io, a partecipazione gratuita, non solo, ma che si fonda su una partecipazione quantitativamente massiccia di fotografie): non possiamo pretendere che tutti i partecipanti mantengano uno standard qualitativo elevato, anche perché quantità non è mai andata d'accordo con qualità.
Ognuno partecipa secondo le proprie capacità e nessuno potrà mai dir loro di migliorare il proprio livello. Se il concorso fosse stato più selettivo, con delle regole più ferree, sicuramente ci sarebbe stata una riduzione numerica dei partecipanti favorente, forse, una migliore qualità delle foto, con il risultato ulteriore di una discriminazione verso quelle foto mediocri ma non ciofeghe, che costituiscono la stragrande maggioranza di quelle che qui partecipano.
Vedi, nella vita noi siamo sempre degli studenti che devono apprendere ancora tante cose, anche a fare fotografie. Tu stessa te ne accorgi che non si smette mai di imparare. Gli esami non finiscono mai, diceva il grande Eduardo.
A scuola c'è l'insegnante che ci dice cosa fare e come fare meglio e se sbagliamo, lui ci dice che abbiamo sbagliato, perché, in quel momento è il detentore del sapere che noi stiamo apprendendo, ma qui non ci sono insegnanti, siamo, ripeto, tutti studenti, capaci ancora di sbagliare tante volte e, come succede a scuola, non possiamo giudicare il lavoro di un nostro compagno; potremo solo, egoisticamente, confrontarlo con il nostro, o con quello del "più bravo", ma rimarrà sempre un giudizio a metà dettato dalle nostre limitate (seppur ampie) conoscenze.
Tu dici anche di volere, qui, un livello migliore di autocritica, ma, ricorda, che l'autocritica - nell'uomo - è un optional e non uno standard.

Carlo

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Messaggioda Spifferi » ven 27 nov 2009 22:55

mh... sei "schifosamente" saggio ;) .... ma devo ammettere che non posso replicare nulla e che, in effetti, vista sotto questa luce non posso proprio darti torto.
MA, per quanto riguarda me, posso certamente "sfruttare" i più bravi e cercar di carpire qualsiasi informazione sulla fotografia ;)
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Messaggioda bucasa » ven 27 nov 2009 23:26

Spifferi ha scritto:mh... sei "schifosamente" saggio

:fischio:

Dai, non ho detto grandi verità, anzi, e tu puoi trovarci tanto da confutare.

Per ora vado a :dormo: 'notte ...
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Messaggioda venticello » ven 27 nov 2009 23:47

bucasa ha scritto:Sicuramente sono OT, ma volevo condividere con voi queste fotografie (sono 68):

http://tinyurl.com/yz29jbw

Bellissima la n° 6

:fotografo:



Foto spettacolari...alcune meravigliose... :shock:
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la mia prima Copertina
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Messaggioda MARIO1964 » ven 27 nov 2009 23:56

venticello ha scritto:
bucasa ha scritto:Sicuramente sono OT, ma volevo condividere con voi queste fotografie (sono 68):

http://tinyurl.com/yz29jbw

Bellissima la n° 6

:fotografo:



Foto spettacolari...alcune meravigliose... :shock:


Quoto.
E per alcune non mi vergogno a dire che mi sono commosso ... :-)
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Messaggioda bucasa » sab 28 nov 2009 11:04

MARIO1964 ha scritto:
venticello ha scritto:
bucasa ha scritto:Sicuramente sono OT, ma volevo condividere con voi queste fotografie (sono 68):

http://tinyurl.com/yz29jbw

Bellissima la n° 6

:fotografo:



Foto spettacolari...alcune meravigliose... :shock:


Quoto.
E per alcune non mi vergogno a dire che mi sono commosso ... :-)


Ho appena creato un thread in cui ho inserito il link ed in cui possiamo liberamente parlarne, lasciando questo thread al suo argomento principale.

viewtopic.php?f=949&t=6758

Ci incontriamo anche di là.

Carlo
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novità

Messaggioda kicka75 » mer 02 dic 2009 10:29

vi devo dire una cosa...

ho finalmente scattato le mie prime foto in raw!!!! :yuppi:

Sono contentissima, ho provato anche a svilupparle con il programma della canon...
ho avuto dei risultati incredibili (almeno per me), ho scattato le stesse foto in raw ed in jpg, c'è una differenza incredibile!!!

grazie a tutti per gli ottimi consigli che mi avete dato!
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Messaggioda patrick98 » mer 02 dic 2009 12:54

>:-) benvenuta nel piano superiore...
Vedrai quando avrai presa confidenza ed esperienza che richiedono molto meno ritocchi...
Ciao Patrick
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Messaggioda bucasa » sab 05 dic 2009 20:19

kicka75 ha scritto:vi devo dire una cosa...

ho finalmente scattato le mie prime foto in raw!!!! :yuppi:

Sono contentissima, ho provato anche a svilupparle con il programma della canon...
ho avuto dei risultati incredibili (almeno per me), ho scattato le stesse foto in raw ed in jpg, c'è una differenza incredibile!!!

grazie a tutti per gli ottimi consigli che mi avete dato!



Io scatto sempre in raw+jpg e cerco di fare sempre dei settaggi ottimali per la situazione che fotografo. Ovviamente i settaggi servono per il jpg, in quanto il raw non li recepisce. Ebbene, sarà forse perché ho una delle migliori reflex digitali in APS-c del momento :xd: (non lo dico io, ma chiunque la conosca!), ma spessissimo non ho alcun bisogno di mettere mano sul raw.
E così dovrebbe essere. Una impostazione perfetta dei parametri di scatto dovrebbe portare al risultato voluto. Naturalmente si tratta di impostazioni definitive che, se non ci soddisfano, possiamo sempre andare a riprendere con il raw.
Ed il raw (con i software giusti) è un divertimento per chi ama manipolare, potendo modificare così tanti parametri da arrivare anche a stravolgere la naturalezza dello scatto.
Adobe mette a disposizione un plug-in, per Photoshop e per Lightroom, che si chiama Adobe Camera Raw che consente, soprattutto nelle sue ultime versioni, di modificare davvero tantissimi parametri.

Leggiti questi tutorial (che dovrebbero essere per il Camera Raw per Photoshop CS3):
http://www.abfotografia.it/articoli/Svi ... ial_01.htm
http://www.abfotografia.it/articoli/Svi ... ial_02.htm

Poi, sia che scatti in raw che in jpg, dai una occhiata qui:
http://www.juzaphoto.com/it/articoli/fo ... esaggi.htm
http://www.juzaphoto.com/it/articoli/es ... gramma.htm
http://www.juzaphoto.com/it/articoli/ph ... trasto.htm

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