GUIDA Modena/Palazzo Comunale
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| − | Si tratta di un edificio seicentesco con pianta ad L e dotato di portici | + | Si tratta di un edificio seicentesco con pianta ad L e dotato di portici, l'aspetto odierno è il risultato dell'unione di più palazzi preesistenti. La facciata principale con al centro la Torre dell'Orologio, si trova in [[Modena/Piazza Grande]] sotto la torre c'è l'ingresso principale, tramite un ampia scala si accede al piano superiore passando per il ballatoio che si affaccia sul bel cortile interno dove è situata la statua del ''Perseo'' opera dello scultore Cesare Aureli. Sull'angolo del palazzo tra la piazza e Via Castellaro è posta una piccola statua raffigurante una donna, molto cara ai modenesi, detta "''la bunessma''" simbolo di bontà e generosità. |
All'interno, la "'''sala del fuoco'''" decorata coi dipinti di Nicolò dell'Abate; il nome deriva dal fatto che in questa sala era attivo un braciere cui i cittadini potevano attingere le braci per alimentare il proprio focolare e il '''Camerino dei Confirmati''' dove è custodita la "''secchia rapita''". | All'interno, la "'''sala del fuoco'''" decorata coi dipinti di Nicolò dell'Abate; il nome deriva dal fatto che in questa sala era attivo un braciere cui i cittadini potevano attingere le braci per alimentare il proprio focolare e il '''Camerino dei Confirmati''' dove è custodita la "''secchia rapita''". | ||
Versione delle 17:20, 23 apr 2011
Si tratta di un edificio seicentesco con pianta ad L e dotato di portici, l'aspetto odierno è il risultato dell'unione di più palazzi preesistenti. La facciata principale con al centro la Torre dell'Orologio, si trova in Piazza Grande sotto la torre c'è l'ingresso principale, tramite un ampia scala si accede al piano superiore passando per il ballatoio che si affaccia sul bel cortile interno dove è situata la statua del Perseo opera dello scultore Cesare Aureli. Sull'angolo del palazzo tra la piazza e Via Castellaro è posta una piccola statua raffigurante una donna, molto cara ai modenesi, detta "la bunessma" simbolo di bontà e generosità.
All'interno, la "sala del fuoco" decorata coi dipinti di Nicolò dell'Abate; il nome deriva dal fatto che in questa sala era attivo un braciere cui i cittadini potevano attingere le braci per alimentare il proprio focolare e il Camerino dei Confirmati dove è custodita la "secchia rapita".






