GUIDA San Giorio di Susa
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:istituito nell'anno '''1980''', tutela un'area che si estende sul massiccio montuoso che separa la''' Valle del Chisone''' dalla '''Valle di Susa''' e che chiude la testata della Val Sangone. Il parco prende il nome dalle due cime più significative del massiccio: l''''Orsiera''' (2890 metri, il monte più alto) ed il '''Rocciavrè''' (2778 metri), che rappresenta un nodo orografico ed è l'unica vetta comune alle tre valli. I pascoli alpini sono il teatro delle spettacolari fioriture estive che raggiungono il massimo splendore tra giugno e luglio. Tra la numerosa fauna è possibile incontrare ungulati quali camosci, caprioli e cervi. | :istituito nell'anno '''1980''', tutela un'area che si estende sul massiccio montuoso che separa la''' Valle del Chisone''' dalla '''Valle di Susa''' e che chiude la testata della Val Sangone. Il parco prende il nome dalle due cime più significative del massiccio: l''''Orsiera''' (2890 metri, il monte più alto) ed il '''Rocciavrè''' (2778 metri), che rappresenta un nodo orografico ed è l'unica vetta comune alle tre valli. I pascoli alpini sono il teatro delle spettacolari fioriture estive che raggiungono il massimo splendore tra giugno e luglio. Tra la numerosa fauna è possibile incontrare ungulati quali camosci, caprioli e cervi. | ||
:Riferimenti: direzione Via San Rocco, 2 - frazione Foresto, Telefono: 0122-47064 Fax: 0122-48383 [http://www.parco-orsiera.it] | :Riferimenti: direzione Via San Rocco, 2 - frazione Foresto, Telefono: 0122-47064 Fax: 0122-48383 [http://www.parco-orsiera.it] | ||
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*Ristorante Claretto, Via Carlo Carli, 148 Telefono: 0122-622439 | *Ristorante Claretto, Via Carlo Carli, 148 Telefono: 0122-622439 | ||
*Trattoria, frazione Balma, 17 Telefono: 0122-49617 | *Trattoria, frazione Balma, 17 Telefono: 0122-49617 | ||
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==Specialità enogastronomiche e dolciarie== | ==Specialità enogastronomiche e dolciarie== | ||
Versione delle 18:10, 7 feb 2012
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San Giorio di Susa è situato in Piemonte in Provincia di Torino. Il 23 aprile si festeggia il Patrono, San Giorgio. Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale di San Giorgio; Cappella delle Grazie; Cappella di San Sebastiano.
Confina con i comuni di: Coazze, Chianocco, San Didero, Roure, Villar Focchiardo, Bussoleno e Bruzolo.
E' a circa quarantatre chilometri da Torino.
Ritratto della Città
Di origine presumibilmente celtica il paese era inizialmente un fortilizio pre-romano e successivamente sui resti di questo un oppidum romano perché posto lungo l'antica via consolare romana per le Gallie). Nel X secolo subì la furia distruttrice dei Saraceni e nel 1029 elevato a rango di feudo.
A partire dalla metà del secolo XII il borgo andò acquisendo maggiore importanza dal punto di vista militare. Nel 1691, a seguito della guerra contro l'esercito Francese, il villaggio venne saccheggiato e fu poi interamente messo a fuoco dalle truppe del generale Catinat. Il castello fu distrutto e non più ricostruito.
Il Santo patrono, Giorgio, visse nel III secolo e morì nel 303 a Lydda (presso l'odierna Jaffa in Palestina). Protettore degli arcieri, cavalieri, soldati, armaioli e Scout si ricorda liturgicamente il 23 aprile.
Frazioni
- Balma
- Garda
- Garino
- Grangia
- Pianfrè
- Pognant
- Malpasso
- Martinetti
- Viglietti
Da Vedere
- Il castello
- appartenne sino al 1029 al Marchese di Torino e Susa Olderico Manfredi II (nato a Torino nel X secolo ed ivi morto nel 1041). La costruzione comprendeva il Castello Inferiore, di cui non restano che alcune rovine, i muri perimetrali del corpo centrale, privi di merli, più uno spigolo della torre quadrata. Si può ancora ammirare l'imponenza del Castello Superiore costituito dalla Torre Rotonda, la parte più antica della fortificazione, e dal Maschio che risale al 1300 ed era costituito da una torre quadrata di 26 metri di cui oggi rimangono pochi resti. Il castello era orlato da merli guelfi, quadrati. Ai lati del castello ci sono i resti delle antiche mura che si sviluppavano per una lunghezza complessiva di 500 metri.
- Casaforte
- del XIV secolo, si erge al di fuori della cinta muraria con la merlatura ghibellina a forma di coda di rondine.
- Roccia coppellata
- adiacente alla Cappella di San Lorenzo, di epoca celtica.
- Monumento Nazionale
- del secolo XIV, sito in piazza Velino.
- Porta dl'Ort
- risalente al XIII secolo, a lato della parrocchia
Manifestazioni
- Festa patronale (mese di aprile, annuale)
- rievocazione storica di "La soppressione del Feudatario".
- Festa patronale borgata Re e Bonino (mese di luglio, annuale)
- Festa patronale borgata Adrit (mese di luglio, annuale)
- Festa patronale borgata Travers a mont (mese di agosto, annuale)
- Festa patronale borgata Airassa (mese di agosto, annuale)
- Sagra del marrone (mese di ottobre, annuale)
Usi e Costumi
- Danza degli Spadonari
- una delle tradizioni più sentite in occasione della festa patronale (e non sol ) è la danza compiuta da quattro spadonari, affiancati da tre coppie di donne di età diverse, le Priore, e dalla portatrice del Bran , una struttura di quasi due metri interamente ricoperta di fiori, che contiene una grossa forma di pane a ciambella che viene cotta per l'occasione. Gli spadonari sono vestiti con una giacca ricamata (priva di maniche) e pantaloni scuri. Il copricapo è ovale, ricoperto di fiori, ed ornato di lunghi nastri colorati che scendono lungo la schiena. Eseguono delle complesse coreografie e delle evoluzioni con le loro spade, impugnate con entrambe le mani, tra cui quella che consiste nel lanciare in aria la spada e poi scambiarla in volo con i compagni.
Miti e Leggende
- I Briganti del Malpasso
- Si narra che i briganti fossero organizzati nell’avere connivenza con gli inservienti della locanda della Giaconera e con gli addetti del servizio della Posta , dove veniva effettuato il cambio dei cavalli. Questi ultimi , informati se i passeggeri in transito erano persone facoltose , applicavano ai finimenti dei cavalli della carrozza una particolare sonagliera così i briganti venivano avvisati dal suono dei campanelli che meritava assaltare il veicolo e saccheggiare i visitatori . Altro sistema era quello di aggredire e depredare i viandanti che venivano segnalati di ritorno da una campagna lavorativa all'estero o da zone dove avevano partecipato a lavori stagionali e di far sparire i cadaveri delle loro vittime nelle fornaci da calce , che esistevano numerose nella zona . Per ovviare all'aumento dei misfatti uno squadrone di Carabinieri a cavallo inferse loro un duro colpo con la cattura del capo , grazie alla collaborazione di un negoziante (anch’esso assalito e rapinato nella notte ). Si dice che la mano destra del brigante , quella che feriva ed assassinava con estrema facilità , venne amputata e lasciata ( in segno di sommaria giustizia ) per parecchi giorni appesa ad un gelso . Per un po' di tempo tali misfatti , che erano già alquanto diminuiti con l'entrata in funzione della ferrovia Torino-Susa nel 1854 e la conseguente soppressione del servizio delle diligenze , scomparvero quasi del tutto . La fine definitiva avvenne dopo l'unificazione d'Italia , quando il governo organizzò la vasta repressione contro le grosse e numerose bande di briganti del sud e del nord dell'Italia.
- La leggenda dei tre vivi e dei tre morti
- tre cadaveri (rappresentati da ecclesiastici) incontrano tre individui viventi (un duca, un conte e un principe). Gli ultimi tre sono terrorizzati da questo incontro. I morti parlano ai tre ricchi uomini , esortandoli a pentirsi:
- "Così come io ero ciò che siete, così io sono quello che voi sarete. Il benessere, l'onore e la potenza non sono valori, nell'ora della vostra morte."
Aree Protette
- Parco Naturale Regionale Orsiera Rocciavrè
- istituito nell'anno 1980, tutela un'area che si estende sul massiccio montuoso che separa la Valle del Chisone dalla Valle di Susa e che chiude la testata della Val Sangone. Il parco prende il nome dalle due cime più significative del massiccio: l'Orsiera (2890 metri, il monte più alto) ed il Rocciavrè (2778 metri), che rappresenta un nodo orografico ed è l'unica vetta comune alle tre valli. I pascoli alpini sono il teatro delle spettacolari fioriture estive che raggiungono il massimo splendore tra giugno e luglio. Tra la numerosa fauna è possibile incontrare ungulati quali camosci, caprioli e cervi.
- Riferimenti: direzione Via San Rocco, 2 - frazione Foresto, Telefono: 0122-47064 Fax: 0122-48383 [1]
Dove Dormire
- B&B Baita Evelina, Pian Vernetto, Telefono: 0122-640396
Dove Mangiare
- Antica Trattoria Castelnuovo, Via Walter Fontan, 21 Telefono: 0122-48555
- Ristorante Claretto, Via Carlo Carli, 148 Telefono: 0122-622439
- Trattoria, frazione Balma, 17 Telefono: 0122-49617
Specialità enogastronomiche e dolciarie
- Canestrelli"
- sono pasticcini a forma di piccolo canestro. Ingredienti: farina bianca e gialla, cacao, zucchero, burro, noce moscata ed eventualmente vaniglia, uova, vino rosso e rum.
- Paste di Meliga
- biscotti croccanti ottenuti con farina di grano tenero e mais, burro, zucchero, uova, scorza di limone, lievito, sale.
- Marroni della Val di Susa
- si tratta del castagno domestico nato dall'incrocio dei semi più belli, che ha dato vita a varietà con frutti più grossi e privi di pellicine interne alla polpa.
- Cabiette
- gnocchetti tipici il cui impasto è fatto con farina di segale, torna, ortiche.
Musei
- La Cappella del Conte (o Cappella di San Lorenzo).
- Fa parte del Sistema Museale Diocesano di Susa (insieme alle sedi di Susa, Giaglione, Melezet e Novalesa).
- Realizzata nel 1328 da Lorenzo Bertrandi ospita affreschi raffiguranti la vita di Gesù Cristo (la Natività, l'Ultima Cena e la Crocifissione), Cristo con i simboli dei quattro Evangelisti e storie di Cristo con la leggenda "dei tre vivi e dei tre morti".
- Sede centrale: Susa, Via Mazzini, 1 Telefono e Fax: 0122-622640 [2] [3]
- Plastico riproducente l'esercizio ferroviario in Centro Europa in scala 1:87 (presso l'abitazione del Signor Enrico Biglietti, via Carlo Carli, 47/45).
Complessi Bandistici
- Società Filarmonica Concordia, Via W. Fontan, 4
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Squadra Volontari A.I.B. di San Giorio di Susa, Piazza 5 Martiri, 1
Numeri Utili
- Biblioteca, Piazza Cinque Martiri, 1 Telefono: 0122-647170 Fax: 0122- 647170 [4]
- Comprensorio Alpino, Via Trattenero, 13/a Telefono: 0122-640408
- Farmacia, Piazza Giordano Velino, 11 Telefono: 0122-641791
- Municipio, Piazza Cinque Martiri, 1 Telefono: 0122-647170 Fax: 0122- 647170 [5]
- Parrocchia di San Giorgio Martire, Via Castello, 1 Telefono: 0122-49791
- Scuola Elementare, Piazza Micellone, 1 Telefono: 0122-647333
- Scuola Materna, Via Walter Fontan, 8 Telefono: 0122-640274
- Ufficio Postale, Piazza Cinque Martiri, 5 Telefono: 0122-49544
Informazioni Utili
Come Arrivare
Edifici Religiosi






