GUIDA  Bari/Basilica Pontificia di San Nicola

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La facciata a salienti è tripartita da lesene che separano gli spioventi dalla navate centrale. La facciata è chiusa da due tozze e maestose torri: la torre del catapano e la torre delle milizie.
 
La facciata a salienti è tripartita da lesene che separano gli spioventi dalla navate centrale. La facciata è chiusa da due tozze e maestose torri: la torre del catapano e la torre delle milizie.
 
I portali laterali sono iscritti in un complesso gioco di archi ciechi, formato da un arcone che ingloba due archetti: lo stesso gioco è presente nella sezione centrale, ma non sul portone, bensì affianco all'ingresso, fra l'archivolto e la lesena marcasezione. Entrambe le lesene, inoltre, poggiano su colline alveolate. L'ingresso mediano è inscritto in un bel protiro incorniciato da figure zoomorfe stilofore.  
 
I portali laterali sono iscritti in un complesso gioco di archi ciechi, formato da un arcone che ingloba due archetti: lo stesso gioco è presente nella sezione centrale, ma non sul portone, bensì affianco all'ingresso, fra l'archivolto e la lesena marcasezione. Entrambe le lesene, inoltre, poggiano su colline alveolate. L'ingresso mediano è inscritto in un bel protiro incorniciato da figure zoomorfe stilofore.  
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Lungo tutta la cornice terminale corre un merletto di archetti ciechi.  
 
Lungo tutta la cornice terminale corre un merletto di archetti ciechi.  
  
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;Le torri
 
Particolarmente elegante è la torre delle milizie, a destra. E' decorata con la medesima cornice ad archetti ciechi delle navate, e da una serie di lesene, nella sezione superiore. Il primo piano, più semplice, è aperto da un arco che conduce verso il fianco.
 
Particolarmente elegante è la torre delle milizie, a destra. E' decorata con la medesima cornice ad archetti ciechi delle navate, e da una serie di lesene, nella sezione superiore. Il primo piano, più semplice, è aperto da un arco che conduce verso il fianco.
 
La torre del catapano, a sinistra, è l'attuale torre campanaria. Ha un aspetto più semplice, con un basamento composto da un particolare bugnato rustico con pietre grezze e di differenti tagli, ed ha un unico corpo quadrangolare aperto dall'unica cella campanaria.
 
La torre del catapano, a sinistra, è l'attuale torre campanaria. Ha un aspetto più semplice, con un basamento composto da un particolare bugnato rustico con pietre grezze e di differenti tagli, ed ha un unico corpo quadrangolare aperto dall'unica cella campanaria.
  
 
Entrambi i nomi delle torri sono imputabili ad una dottrina che vuole queste strutture entrambi legate all'antico palazzo del catapano bizantino. Si tratterebbe di torri-fortezza. Altra dottrina, però, ritiene che si tratti di costruzioni risalenti al mille.
 
Entrambi i nomi delle torri sono imputabili ad una dottrina che vuole queste strutture entrambi legate all'antico palazzo del catapano bizantino. Si tratterebbe di torri-fortezza. Altra dottrina, però, ritiene che si tratti di costruzioni risalenti al mille.
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I fianchi della chiesa sono caratterizzati dal meraviglioso esaforato: una serie ininterrotta di rappresentazioni fitomorfe, bestiari, capitelli antropomorfi e arabeschi, da alcuni attribuiti al maestro della Cattedra di Elia (v. la sezione).
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Sotto all'esaforanoto, sul lato destro, sono dei meravigliosi arconi che dotano la struttura di grande leggerezza.
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L'ultimo tratto del fianco sinistro, invece, è occupato dalla trulla, originale torre cilindrica ritenuta il battistero dell'originale chiesa bizantina e riconvertita a sacrestia fra Seicento e Settecento.
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L'ingresso laterale sinistro è la superba Porta dei leoni, databile fra x e xi secolo. Molto bella, ma più rovinata dal tempo la porta del lato destro.
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Ingloba i bracci del transetto e le absidi. A destra c'è una torre campanaria.
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Il rosone absidale è considerato un capolavoro assoluto del romanico pugliese.

Versione delle 17:21, 17 dic 2007

Descrizione

Esterno

Facciata

La facciata a salienti è tripartita da lesene che separano gli spioventi dalla navate centrale. La facciata è chiusa da due tozze e maestose torri: la torre del catapano e la torre delle milizie. I portali laterali sono iscritti in un complesso gioco di archi ciechi, formato da un arcone che ingloba due archetti: lo stesso gioco è presente nella sezione centrale, ma non sul portone, bensì affianco all'ingresso, fra l'archivolto e la lesena marcasezione. Entrambe le lesene, inoltre, poggiano su colline alveolate. L'ingresso mediano è inscritto in un bel protiro incorniciato da figure zoomorfe stilofore.

Gli stipiti della porta presentano una serie di arabeschi e decorazioni di gusto musulmano di grandissimo pregio. Nella lunetta è raffigurata la quadriga del sole, con una rappresentazione dell'imperatore in gloria.

Gli ingressi delle navate minori sono, invece, semplici: con un arco che disegna una lunetta cieca a coronamento.

La facciata è aperta da varie luci. Appena sopra gli ingressi sono delle monofore, seguite da bifore. Solo la sezione centrale ha, ancora, un altro livello aperto da una bifora sormontata da un piccolo oculus.

Lungo tutta la cornice terminale corre un merletto di archetti ciechi.

Le torri

Particolarmente elegante è la torre delle milizie, a destra. E' decorata con la medesima cornice ad archetti ciechi delle navate, e da una serie di lesene, nella sezione superiore. Il primo piano, più semplice, è aperto da un arco che conduce verso il fianco. La torre del catapano, a sinistra, è l'attuale torre campanaria. Ha un aspetto più semplice, con un basamento composto da un particolare bugnato rustico con pietre grezze e di differenti tagli, ed ha un unico corpo quadrangolare aperto dall'unica cella campanaria.

Entrambi i nomi delle torri sono imputabili ad una dottrina che vuole queste strutture entrambi legate all'antico palazzo del catapano bizantino. Si tratterebbe di torri-fortezza. Altra dottrina, però, ritiene che si tratti di costruzioni risalenti al mille.

I fianchi

I fianchi della chiesa sono caratterizzati dal meraviglioso esaforato: una serie ininterrotta di rappresentazioni fitomorfe, bestiari, capitelli antropomorfi e arabeschi, da alcuni attribuiti al maestro della Cattedra di Elia (v. la sezione). Sotto all'esaforanoto, sul lato destro, sono dei meravigliosi arconi che dotano la struttura di grande leggerezza.

L'ultimo tratto del fianco sinistro, invece, è occupato dalla trulla, originale torre cilindrica ritenuta il battistero dell'originale chiesa bizantina e riconvertita a sacrestia fra Seicento e Settecento. L'ingresso laterale sinistro è la superba Porta dei leoni, databile fra x e xi secolo. Molto bella, ma più rovinata dal tempo la porta del lato destro.

La facciata posteriore

Ingloba i bracci del transetto e le absidi. A destra c'è una torre campanaria. Il rosone absidale è considerato un capolavoro assoluto del romanico pugliese.