GUIDA Manziana
m (Creazione della Pagina) |
|||
| (6 revisioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
| Riga 1: | Riga 1: | ||
{{BoxComune|idp=058|idc3=054|nome=Manziana|abitanti=manzianesi}} | {{BoxComune|idp=058|idc3=054|nome=Manziana|abitanti=manzianesi}} | ||
| + | [[File:Manziana - edicola votiva 1.jpg|thumb|left|Edicola votiva]] | ||
'''Manziana''' è situato nel [[Lazio]] nella [[Provincia di Roma]]. Il 29 agosto si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Giovanni Battista. Da Vedere: Palazzo Tittoni. | '''Manziana''' è situato nel [[Lazio]] nella [[Provincia di Roma]]. Il 29 agosto si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Giovanni Battista. Da Vedere: Palazzo Tittoni. | ||
Confina con i comuni di: [[Oriolo Romano]], [[Canale Monterano]], [[Bracciano]] e [[Tolfa]]. | Confina con i comuni di: [[Oriolo Romano]], [[Canale Monterano]], [[Bracciano]] e [[Tolfa]]. | ||
| + | |||
| + | ==Ritratto della Città== | ||
| + | Alle falde del monte Calvario, presso il cratere del lago di [[Bracciano]], sorge l'antica città di Manziana, immersa in quella che viene chiamata '''Macchia grande di Manziana''', ultima testimonianza della vegetazione di querce, tigli, aceri, la ''Sylva Mantiana'', che un tempo si estendeva su tutta la superficie dei monti Sabatini, Ceriti e della Tolfa. Questo tipo di vegetazione ricopre un territorio la cui superficie si è costituita nel corso dei millenni con i materiali generati dall'attività eruttiva del vulcano Sabatino in epoca Pleistocenica. Queste caratteristiche del sottosuolo generano polle di acqua calda con gas e fanghi sulfurei, utilizzate fin dai tempi dei romani, e favoriscono la formazione di '''cave di trachite''', la cui pietra viene chiamata pietra di Manziana, particolarmente resistente al fuoco. | ||
| + | |||
| + | Centro etrusco, successivamente dominato dai Romani, sembra che il suo primitivo nucleo urbano si sia sviluppato proprio in prossimità dei giacimenti della famosa pietra. L'origine del suo nome viene legata alla ''Gens Manthia'', oppure alla divinità infernale etrusca '''Manthus'''. | ||
| + | Nel medioevo, i Prefetti di Vico vi costruirono il castello indicato nel '''1234''' come ''Castrum Sanctae Pupae'', dando nome ad un ramo della famiglia. | ||
| + | Nel '''1290''', sotto Papa Niccolò IV, il Castello di Santa Pupa viene acquisito dall’ospedale Arcispedale di Santo Spirito. | ||
| + | |||
| + | Durante il '''400'''' il Conte Everso degli Anguillara occupò il paese, successivamente abbandonato proprio a causa della sua violenza esercitata sugli abitanti; Manziana cominciò a ripopolarsi solo dalla metà del Cinquecento grazie all’interesse del Santo Spirito, che offrì ettari di terreno dove si insediarono i toscani sfollati dopo la caduta delle repubbliche di [[Firenze]] e di [[Siena]]: questi furono chiamati Capannari, dalla tipologia delle loro prime abitazioni. Grazie a loro crebbe una fiorente economia agricola che favorì lo sviluppo urbano fino alla nascita del borgo di Manziana, che divenne comune autonomo nel '''1596''' pur lasciando intatti i privilegi baronali. Fino al '''1870''' Manziana è stata sotto il dominio pontificio. Nel '''1903''' i manzianesi si costituiscono in '''Università Agraria'''. | ||
| + | Poco fuori dal centro troviamo le piccole borgate di Quadroni(1735) e Vicinato. | ||
| + | |||
| + | ==Da Vedere== | ||
| + | *'''Palazzo Tittoni''' | ||
| + | :Proprietà dei Baroni di Santo Spirito e poi della famiglia Tittoni, fu costruito nel 1566 da Ottaviano Mascherino: affaccia su piazza Tittoni - che fu ministro degli esteri con Giolitti - dove sorge la fontana quadrilobata, costruita nel 1733 per portare acqua potabile in tutto il paese. Il palazzo oggi incorpora anche le due torri del Castello dei Prefetti di Vico, che oggi non esiste più | ||
| + | *'''Chiesa di San Giovanni Battista''' | ||
| + | *'''Chiesa di Santa Maria delle Grazie''' | ||
==Biblioteche== | ==Biblioteche== | ||
| Riga 12: | Riga 29: | ||
==Complessi Bandistici== | ==Complessi Bandistici== | ||
*Associazione Musicale Autonoma A. Tabirri | *Associazione Musicale Autonoma A. Tabirri | ||
| + | |||
| + | ==Bibliografia== | ||
| + | *''Manziana e i suoi dintorni'', B. Fiordispini (1908) | ||
| + | *''Storie manzianesi'', Livio Vecchiarelli, Ed. Vecchiarelli (2002) | ||
[[Categoria:Comuni Provincia di Roma]] [[Categoria:Comuni Lazio]] [[Categoria:Comuni Italia]] | [[Categoria:Comuni Provincia di Roma]] [[Categoria:Comuni Lazio]] [[Categoria:Comuni Italia]] | ||
Versione attuale delle 15:27, 28 mag 2015
| Pagine Utili sul Comune |
|---|
| Scheda su Manziana |
| Mappa Interattiva |
| Siti manzianesi |
| Amministrazione Comunale |
| Statistiche su Manziana |
| Inserisci Bollino Wiki |
| Concorso Fotografico |
|---|
| Foto Manziana: 2012, 2009, 2008 |
Manziana è situato nel Lazio nella Provincia di Roma. Il 29 agosto si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Giovanni Battista. Da Vedere: Palazzo Tittoni.
Confina con i comuni di: Oriolo Romano, Canale Monterano, Bracciano e Tolfa.
Indice |
Ritratto della Città
Alle falde del monte Calvario, presso il cratere del lago di Bracciano, sorge l'antica città di Manziana, immersa in quella che viene chiamata Macchia grande di Manziana, ultima testimonianza della vegetazione di querce, tigli, aceri, la Sylva Mantiana, che un tempo si estendeva su tutta la superficie dei monti Sabatini, Ceriti e della Tolfa. Questo tipo di vegetazione ricopre un territorio la cui superficie si è costituita nel corso dei millenni con i materiali generati dall'attività eruttiva del vulcano Sabatino in epoca Pleistocenica. Queste caratteristiche del sottosuolo generano polle di acqua calda con gas e fanghi sulfurei, utilizzate fin dai tempi dei romani, e favoriscono la formazione di cave di trachite, la cui pietra viene chiamata pietra di Manziana, particolarmente resistente al fuoco.
Centro etrusco, successivamente dominato dai Romani, sembra che il suo primitivo nucleo urbano si sia sviluppato proprio in prossimità dei giacimenti della famosa pietra. L'origine del suo nome viene legata alla Gens Manthia, oppure alla divinità infernale etrusca Manthus. Nel medioevo, i Prefetti di Vico vi costruirono il castello indicato nel 1234 come Castrum Sanctae Pupae, dando nome ad un ramo della famiglia. Nel 1290, sotto Papa Niccolò IV, il Castello di Santa Pupa viene acquisito dall’ospedale Arcispedale di Santo Spirito.
Durante il 400' il Conte Everso degli Anguillara occupò il paese, successivamente abbandonato proprio a causa della sua violenza esercitata sugli abitanti; Manziana cominciò a ripopolarsi solo dalla metà del Cinquecento grazie all’interesse del Santo Spirito, che offrì ettari di terreno dove si insediarono i toscani sfollati dopo la caduta delle repubbliche di Firenze e di Siena: questi furono chiamati Capannari, dalla tipologia delle loro prime abitazioni. Grazie a loro crebbe una fiorente economia agricola che favorì lo sviluppo urbano fino alla nascita del borgo di Manziana, che divenne comune autonomo nel 1596 pur lasciando intatti i privilegi baronali. Fino al 1870 Manziana è stata sotto il dominio pontificio. Nel 1903 i manzianesi si costituiscono in Università Agraria. Poco fuori dal centro troviamo le piccole borgate di Quadroni(1735) e Vicinato.
Da Vedere
- Palazzo Tittoni
- Proprietà dei Baroni di Santo Spirito e poi della famiglia Tittoni, fu costruito nel 1566 da Ottaviano Mascherino: affaccia su piazza Tittoni - che fu ministro degli esteri con Giolitti - dove sorge la fontana quadrilobata, costruita nel 1733 per portare acqua potabile in tutto il paese. Il palazzo oggi incorpora anche le due torri del Castello dei Prefetti di Vico, che oggi non esiste più
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Piazza Firenze 27
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Themis Scrl-Onlus, Via Marconi 9
Complessi Bandistici
- Associazione Musicale Autonoma A. Tabirri
Bibliografia
- Manziana e i suoi dintorni, B. Fiordispini (1908)
- Storie manzianesi, Livio Vecchiarelli, Ed. Vecchiarelli (2002)






