GUIDA Asti/Ville e Palazzi/Edifici barocchi
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| − | :Edificato nel XIII secolo dalla '''Famiglia Asinari''' di [[Costigliole d'Asti]] è ubicato in '''Via Natta''' , tra '''Via Milliavacca''' e '''Via Giobert''' ,nel [[Asti/Ritratto della Città/Rione Cattedrale]] .Nel XV secolo passò ad un altro ramo della Famiglia,quello dei '''Verasis-Asinari''' , che lo adeguarono al gusto del tempo con finestre rinascimentali ed un porticato interno.Costruito in arenaria e mattone, faceva parte di una struttura più vasta (di architettura gotica) , comprendente le Vie '''Cattedrale''' , '''Giobert''' , '''Natta''' e '''Milliavacca''' . Nel XIX secolo il '''Conte Luigi Verasis-Asinari''' abbandonò il palazzo per abitarne uno lussuoso in [[Torino]] e nell’anno 1933 l’edificio venne messo all'asta dal Tribunale di Asti. Acquistato dalla locale filiale della Cassa di Risparmio fu donato al Comune che lo utilizzò quale sede del Conservatorio "Giuseppe Verdi". | + | : Edificato nel XIII secolo dalla '''Famiglia Asinari''' di [[Costigliole d'Asti]] è ubicato in '''Via Natta''' , tra '''Via Milliavacca''' e '''Via Giobert''' ,nel [[Asti/Ritratto della Città/Rione Cattedrale]] .Nel XV secolo passò ad un altro ramo della Famiglia,quello dei '''Verasis-Asinari''' , che lo adeguarono al gusto del tempo con finestre rinascimentali ed un porticato interno.Costruito in arenaria e mattone, faceva parte di una struttura più vasta (di architettura gotica) , comprendente le Vie '''Cattedrale''' , '''Giobert''' , '''Natta''' e '''Milliavacca''' . Nel XIX secolo il '''Conte Luigi Verasis-Asinari''' abbandonò il palazzo per abitarne uno lussuoso in [[Torino]] e nell’anno 1933 l’edificio venne messo all'asta dal Tribunale di Asti. Acquistato dalla locale filiale della Cassa di Risparmio fu donato al Comune che lo utilizzò quale sede del Conservatorio "Giuseppe Verdi". |
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| + | : Sito in '''Piazza Cattedrale''' ,nel [[Asti/Ritratto della Città/Rione Cattedrale]] ,presenta la facciata (che dà sulla Piazza) con caratteristiche tipiche della ristrutturazione settecentesca, mentre nel corpo di fabbrica esposto a mezzogiorno compaiono gli elementi tipici dell'architettura gotica: le arcature del loggiato al secondo piano tamponate e il coronamento trecentesco. | ||
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Asti/Ville e Palazzi/Edifici barocchi
- 1. Palazzo Ottolenghi: sede del Museo del Risorgimento (vds. Musei )
- ubicato nel Rione Cattedrale in Corso Vittorio Alfieri ,chiamato anche Palazzo Gabutti ,fu edificato anteriormente agli inizi del XVIII secolo ed il complesso era diviso in due palazzi contigui:uno della Famiglia del Conte Carlo Gabutti di Bestagno e l'altro della Famiglia Ramelli di Celle .Nella seconda metà del 1700 il Conte Giuseppe Antonio Gabutti acquistò entrambe le strutture e diede incarico all'architetto Benedetto Alfieri ,di modificare le costruzioni in un unico palazzo. Nell’anno 1851 il palazzo venne acquistato dal Conte Zaccaria David Ottolenghi , Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia che lo rimodernò in stile impero, sostituendo anche l'arredamento con lo stile Napoleone III .Nell’anno 1932 la Famiglia Ottolenghi lo donò alla città e fu sede della Prefettura dall’anno 1935 e poi di numerosi uffici comunali.Attualmente viene utilizzato per convegni e mostre durante manifestazioni culturali o enogastronomiche ed ospita alcuni uffici comunali.
- La facciata del complesso su Corso Alfieri è costituita da una fila di colonne che sembrano dividere il palazzo in cinque parti,quattro delle quali sono sovrastate da tre finestre ciascuna,mentre in quella centrale c'è l'ingresso con l'antico portone sovrastato da un balcone su cui si affaccia una porta-finestra sormontata da un timpano a volute,simile a quello di Palazzo Alfieri .All’interno,un inseguirsi di stanze,studi e salotti compongono le maniche laterali e di pregio sono lo scalone principale,la sala di rappresentanza,il salone e l’atrio e di particolare richiamo visivo sono le due grandi tele denominate Susanna e i vecchioni di Giovanni Busi detto il Cariani e La Famiglia di Niobe di Nicolò Barabino.
- Curiosità:
- 1. Il 19 maggio 1815,dopo la caduta di Napoleone Bonaparte ,vi sostò Papa Pio VII, trasferendosi da Torino a Roma e la camera in cui alloggiò è ancora oggi definita camera papale.
- 2. Per anni il palazzo fu la sede del palco delle Autorità (la tribuna,riservata al Podestà con i deputati della festa,comprendeva anche un messo comunale che aveva l'incarico di sporgere il Palio,da permettere al primo fantino arrivato di poterlo toccare,per sancire la legittimità della vittoria) ed il punto di arrivo della storica Corsa del Palio (vd. Palio )
- 2. Palazzo Civico :
- l’originario Palazzo Civico era un piccolo edificio ubicato nel Rione San Secondo accanto alla Chiesa Parrocchiale di San Secondo .Al piano terra presentava un portico aperto su ogni lato che divideva la piazza del mercato dal cortile del palazzo ed era costituito da una doppia fila di volte a crociera rette da arcate a tutto sesto in conci di arenaria e cotto alternati, impostate su robusti pilastri cruciformi e poderosi capitelli in pietra scolpita.Alcune strutture di questo portico,esigue ma significative,sono visibili nel seminterrato dell'attuale Municipio e nelle prime due campate della navata sinistra della Chiesa Parrocchiale di San Secondo . Al piano superiore vi era un'unica grande sala utilizzata per i consigli cittadini.Poco prima di metà XIII secolo nell'area pubblica accanto alla Chiesa (a nord-ovest della Piazza di San Secondo ,all'angolo fra le attuali Via Incisa e Via dei Cappellai ) sorse un nuovo edificio più imponente e funzionale ,denominato Volte di San Secondo del Mercato o Palatio novo comunis .Verso l’anno 1335 la struttura fu ampliata per ricavare il Palazzo del Popolo , poi divenuto sede del Podestà a fine secolo.Disponeva anche di una Torre (sulla quale fu installato il primo orologio cittadino,che però crollò il 19 febbraio 1680) e nell’anno 1558 fu donato alla città da Emanuele Filiberto di Savoia .Essendo posizionato vicino al centro economico della città,che era la piazza del mercato, divenne la sede comunale. Alla fine del XVI secolo il decadimento della città portò inevitabilmente anche al degrado del Palazzo con lo spostamento del Podestà e dei suoi funzionari in residenze private appositamente affittate dalle più eminenti famiglie cittadine.Il cortile del palazzo divenne stalla e parcheggio per muli,asini e cavalli el'edificio divenne la sede del corpo di guardia. Nell’anno 1727 le sue strutture medievali furono modificate a cura dell' Architetto Conte Benedetto Alfieri che lasciò la sua particolare impronta architettonica.
- La facciata è caratterizzata da tre ordini di aperture in cui il blocco centrale assume prevalenza a seguito degli elementi decorativi in netto rilievo ed all’interno presenta lo scalone d'onore con quattro rampe (che precisa l'organizzazione dell'edificio sulla sequenza atrio-scalone-salone). Oggi è la sede del Consiglio Comunale della Città con gli uffici del Sindaco ed è anche la sede del Consiglio del Palio .
- Curiosità :
- 1. Nell'atrio di ingresso al palazzo si conserva la pietra di paragone per le misure lineari dei mattoni e dei coppi,in uso sul mercato astigiano fino al tardo medioevo.
- 2. La decorazione dello scalone d’onore avvenne nel XX secolo ad opera di Ottavio Baussano con quattro medaglioni inseriti fra le riquadrature del soffitto e raffiguranti quattro personaggi illustri della città:l'architetto Benedetto Alfieri ,il commediografo Giovan Giorgio Alione , l'ebanista Giuseppe Maria Bonzanigo e l'ingegnere matematico Alberto Castigliano .Sulle pareti sono presenti una riproduzione della carta di Asti nell’anno 1682,la pianta della città nell’anno 1929 e la rappresentazione della città nel XVII secolo con riferimento all'antico percorso del Palio alla lunga .
- 3. Nel salone dei ricevimenti il soffitto è affrescato da Paolo Arri , autore anche di pregevoli ritratti fra cui quello di Angelo Brofferio e Vincenzo Gioberti (nella sala Commissioni) e sono presenti anche altri dipinti di rilievo quali: Assuero ed Ester (olio su tela attribuito a Oddone Pascale ),Mosè fa scaturire l'acqua dalla rupe (olio di Gioacchino Assereto ) e Ritratto di Niccola Gabiani (dipinto di Anacleto Laretto )
- 3.Palazzo dei Conti Grimaldi Di Bellino (chiamato anche Palazzo Mazzetti) : sede della Pinacoteca Civica (vds. Musei )
- ubicato nel Rione Cattedrale ,in Corso Alfieri , fu fatto edificare (presumibilmante agli inizi del 1400) da parte dei Mazzetti di Frinco (una famiglia nobile proveniente da Chieri ,praticanti l’attività di mercanti e prestatori di denaro) sul sedime di una massiccia Casa-forte appartenuta alla Famiglia Turco . Verso la fine del 1600 fu iniziata l'opera di accorpamento degli edifici medievali prospicienti l'isolato di Corso Alfieri e la costruzione di nuovi ambienti. Il Palazzo,nella sua configurazione attuale, fu perfezionato nell’anno 1730 con la realizzazione della galleria al primo piano; nell’anno 1751 con la realizzazione della facciata con i balconi in ferro battuto e le finestre,dell'atrio,dello scalone e degli ambienti a est della galleria.Negli anni 1751-1752 l'architetto Benedetto Alfieri progettò la costruzione dell'ala orientale ed il rifacimento della facciata. Il palazzo presenta uno stile severo ed è apprezzato per le sue belle proporzioni oltre all'organizzazione allogiativa interna.
- Curiosità :
- 1. Il palazzo ospitò nel corso dei secoli personalità come: Giacomo Stuart ,pretendente al trono d’ Inghilterra (nell’anno 1717), il Principe di Piemonte e futuro Re di Sardegna Carlo Emanuele III (nell’anno 1727) e Napoleone I (nell’anno 1805) e nel 1800 l’ Accademia Filarmonica .
- 2. Quale sede della pinacoteca,percorrendo l'edificio dal piano sotterraneo fino all'ultimo piano (che accoglie i dipinti e le sculture del 1800/1900) , si possono cogliere elementi significativi di vicende storiche e, attraverso l'allestimento museale, comprendere il formarsi delle collezioni dagli ultimi anni dal 1800 fino ad oggi. Dotato di bookshop, aula didattica, sala conferenza, biblioteca, archivi, depositi, caffetteria, touch screen e proiezioni multimediali, l'antico palazzo è ricco di suggestioni.Nelle sale del piano nobile, caratterizzate dalla ricca e raffinata decorazione barocca, sono esposti dipinti antichi e moderni e importanti collezioni del 1800/1900: la raccolta dei manufatti in avorio, legno laccato e porcellana raccolti dal Contrammiraglio della Regia Marina Enrico Secondo Guglielminetti e Giuseppe Rolando durante i loro viaggi in Oriente, la preziosa collezione di microsculture del celebre Giuseppe Maria Bonzanigo ed i tessuti antichi e abiti della raccolta Gerbo .
- 4. Palazzo Verasis-Asinari : sede del Civico Istituto di Musica Giuseppe Verdi (vds. Scuole )
- Edificato nel XIII secolo dalla Famiglia Asinari di Costigliole d'Asti è ubicato in Via Natta , tra Via Milliavacca e Via Giobert ,nel Rione Cattedrale .Nel XV secolo passò ad un altro ramo della Famiglia,quello dei Verasis-Asinari , che lo adeguarono al gusto del tempo con finestre rinascimentali ed un porticato interno.Costruito in arenaria e mattone, faceva parte di una struttura più vasta (di architettura gotica) , comprendente le Vie Cattedrale , Giobert , Natta e Milliavacca . Nel XIX secolo il Conte Luigi Verasis-Asinari abbandonò il palazzo per abitarne uno lussuoso in Torino e nell’anno 1933 l’edificio venne messo all'asta dal Tribunale di Asti. Acquistato dalla locale filiale della Cassa di Risparmio fu donato al Comune che lo utilizzò quale sede del Conservatorio "Giuseppe Verdi".
- 5. Palazzo Gazelli di Rossana :
- Ubicato in Via Quintino Sella , nel Rione San Martino – Borgo San Rocco ,già antica dimora della Famiglia Ponte fu acquistata dai Conti Cotti di Ceres ,unitamente alla vicina Torre (vds. Torri ) alla fine del 1600.Un secolo più tardi fu sottoposto ad ammodernamenti, presumibilmente su progetto di Benedetto Alfieri ,considerato come si presenta l’atrio impreziosito da stucchi rococo',la balaustra in pietra dello scalone ed il portale a timpano spezzato. Il palazzo passo' alla Famiglia Gazelli di Rossana , di origine ligure, in seguito al matrimonio nell’anno 1841 di Francesca Cotti Ceres con il Conte Callisto Gazelli .
- 6. Palazzo Amico di Castell'Alfero :
- Sito in Piazza Cattedrale ,nel Rione Cattedrale ,presenta la facciata (che dà sulla Piazza) con caratteristiche tipiche della ristrutturazione settecentesca, mentre nel corpo di fabbrica esposto a mezzogiorno compaiono gli elementi tipici dell'architettura gotica: le arcature del loggiato al secondo piano tamponate e il coronamento trecentesco.






