GUIDA  Asti/Musei

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Musei ad Asti

  • Musei :
- Museo Ebraico Via Ottolenghi,8 Telefono 0141-399489/0141-399466/0141-35483 Fax 0141-399011 [1] [2][3] [4]
allestito nell’ex Tempietto invernale della settecentesca Sinagoga , conserva oggetti liturgici (mantelli ricamati dalle donne ebree che ricoprono i rotoli di "Torah",i testi sacri della religione ebraica,alcuni manti per la preghiera,oggetti per la cena del Sabato e per la Pasqua,il "Chanukkiah" - candelabro con otto lumi oltre un nono che serve per accendere gli altri,il "Shofar" - corno di montone suonato durante alcune solennità,il "Ner tamid" - lampada in argento sbalzato il "Tevah",podio o leggio in legno intarsiato - dove si leggono i rotoli della "Toràh") e libri,a partire dal XIV secolo,oltre ad oggetti della quotidianità,stampe pregiate,libri di studio della scuola ebraica e documenti del 1800 e del 1900 appartenuti alla comunità ebraica.
Museo Alfieriano - Palazzo Alfieri (facciata)
Museo Alfieriano - Palazzo Alfieri (atrio)
- Museo Alfieriano ,Corso Alfieri,375 Telefono 0141-399489
ha sede nella casa natale del drammaturgo astigiano Vittorio Alfieri ( Palazzo Alfieri – vds. Ville e Palazzi in [5] ) ed è costituito da una decina di sale del piano nobile comprendenti anche l'appartamento dello scrittore (con i mobili originali), molti documenti sulla sua attività (costumi, bozzetti e documenti teatrali delle sue opere,oltre ad alcuni cimeli e curiosità (come,per esempio,una ciocca dei capelli del poeta) ,ed altri oggetti di uso quotidiano (che la Contessa d’Albany ,sua amata,conservò gelosamente) , incisioni e litografie del XVIII e XIX secolo. Al piano terreno si trova il Centro Nazionale di Studi Alfieriani e la Fondazione Eugenio Guglielminetti (Centro studi teatrali e d'arte figurativa) che ospita mostre temporanee.
- Museo Lapidario ( Cripta di Sant’Anastasio ) ,Corso Alfieri, 365/a Telefono 0141-437454
si caratterizza per la sua duplice realtà di sito archeologico e di sede museale che si sviluppa intorno al nucleo centrale della Cripta di Sant’Anastasio (vds. Edifici Religiosi in [6] ) e del sito archeologico ricco di preesistenze e di stratificazioni.Il nucleo più antico (nella parte ovest del museo) ha testimonianze archeologiche che vanno dal I-II secolo d.C. fino all'inizio del 1000 (XI sec.), quali colonne e capitelli ,tracce di pavimentazione romana, indizi di insediamenti abitativi del periodo tardo-antico,tombe di VIII-X secolo,il muro di fondazione della facciata della Chiesa di Sant’ Anastasio (VIII sec.), resti della prima chiesa romanica (XI sec.) e della più ampia Basilica dell'inizio del XII secolo, un muro della Chiesa secentesca. Nella parte est del museo sono conservati elementi lapidei pertinenti al sito di Sant’ Anastasio o comunque all'area cittadina,databili in prevalenza tra l’VIII ed il XVI secolo:lapide funeraria romana,capitelli in arenaria del XII secolo di provenienza della seconda Chiesa romanica di Sant'Anastasio , di ispirazione genovese e milanese,capitelli e mensole provenienti dalla Chiesa gotica della Maddalena (demolita nel 1800), un tempo situata nel Rione San Silvestro nelle adiacenze del Castel Vecchio (vds. Castelli e Fortificazioni ),elementi archeologici e scultorei provenienti da varie chiese astigiane,stemmi,angolari e cantonali provenienti da torri e case-forti della città.
- Museo e Pinacoteca Civica ,Corso Vittorio Alfieri,357 Telefono 0141-530403 Fax 0141-599678 [7]
è sito nel Palazzo Mazzetti (vds. Ville e Palazzi in [8] ) ,oggi di proprietà della Cassa di Risparmio di Asti presenta:al piano cantinato le dispense,la ghiacciaia e l'esposizione archeologica permanente "Souvenir m'en doit”;nel piano nobile si possono ammirare gli ambienti storici mentre il secondo piano è allestito a sola Pinacoteca dove sono presenti opere provenienti da chiese e conventi soppressi in epoca napoleonica,una sezione risorgimentale,una raccolta di mirabilia orientali,la collezione di microsculture dell’ebanista astigiano Giuseppe Maria Bonzanigo (1931-1938) e le tappezzerie provenienti dalla Chiesa Parrocchiale Collegiata di San Secondo ,tessuti della collezione Gerbo (1982) e dipinti di Michelangelo Pittatore (1983).
Museo del Risorgimento - Palazzo Ottolenghi (accesso)
- Museo del Risorgimento ,Corso Alfieri,350 Telefono 0141 353072/0141-399489
sito nel Palazzo Ottolenghi (vds. Ville e Palazzi in [9] ) presenta opere pittoriche di Pontremoli , Morgari , Cerruti Bauduc , Pittatore , Arri , Badoni ,che raffigurano personaggi storici e battaglie dell'epopea risorgimentale oltre a cimeli,collezioni di armi,monete del periodo tra il 1797, anno della Repubblica Astese (vds. Storia ) ed il 1870. Dalle sale risorgimentali del piano terreno,si scende nel rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale (dove una proiezione illustra la storia dei rifugi antiaerei e le vicende astigiane del periodo) .Nelle sale del primo piano interrato,una serie di pannelli didattici e di vetrine completano la storia della Città durante le due Guerre Mondiali ). E’ inoltre presente la sezione museale della Divisione Italiana Partigiana "Garibaldi" .
- Museo Paleontologico ed Archeologico ,Corso Alfieri,2 Telefono 0141- 35307 [10]
ubicato presso il Complesso del Battistero di San Pietro in Consavia comprende due piani:al pianterreno si trova la sala paleontologica in cui sono esposti vari fossili risalenti all’era Terziaria,rinvenuti in zona (conchiglie e resti animali fossilizzati) mentre al secondo piano vi sono i reperti archeologici romani,barbarici ed egizi (metalli pre-romani,ceramiche greche,magno-greche ed etrusche e molti resti romani,quali vasi e lucerne in terracotta,urne cinerarie,vetri e bronzi.Tra i materiali di provenienza egizia sono esposte due mummie con i relativi sarcofagi e vari oggetti di carattere religioso-funerario) .
- Museo Diocesano "San Giovanni" ,Via Natta,36 Telefono 0141-592176 Fax 0141-326941 [11]
ubicato nell’aula dell'ex Chiesa di San Giovanni Battista e nella sottostante "cripta" (dell'VIII sec.) ,custodisce una parte del tesoro (reperti lapidari,i paramenti sacri e gli oggetti liturgici) della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo ed il coro ligneo di Baldino di Surso (anno 1477).
- Archivio Storico Comunale , Via Cardinal Massaia angolo Via Buon Pastore
sito nel Palazzo Mazzola (vds. Ville e Palazzi in [12] ) conserva documenti dell' Amministrazione Comunale a partire dal X secolo sino ai giorni odierni tra i quali il documento più antico risale all'anno 947.Per l’arco temporale dal X al XIV (a testimonianza dello sviluppo e del decadere del potente comune medievale) ,sono conservati (oltre a numerose pergamene) il Codex Astensis (380 carte legate in 45 fascicoli, noto anche come Codice Malabayla ) ed il Codice Catenato (204 carte con rubriche in rosso contenente gli Statuti della città,rielaborati a partire dall’anno 1379);i Cartari del Monastero di San Giacomo di Valleombrosa in Valmanera , relativi ai rapporti tra il Comune di Asti e gli organi ecclesiastici e laici operanti sul territorio;gli Ordinati comunali sotto la dominazione Viscontea (raccolte di provvedimenti relativi alla vita della città);i documenti relativi al dominio Orleanese fino all’anno 1531, anno in cui la città venne ceduta ai Savoia ; documenti relativi ai tre secoli di dominio Sabaudo ;documenti del periodo Napoleonico e quelli relativi alla Restaurazione .
Curiosità:
- Una sala del Palazzo è dedicata all'esposizione dei documenti più significativi riguardanti la Corsa del Palio .
- Museo degli arazzi Scassa ,Via dell'Arazzeria,60 Telefono 0141-271164 Fax 0141-271352 [13]
ubicato nell’ex Monastero di San Giacomo di Valleombrosa in Valmanera occupa cinque sale,distribuite su due piani,e presenta una collezione di arazzi tessuti su bozzetti di quadri dei maggiori pittori italiani e stranieri: "Cagli", "Capogrossi", "Casorati", "De Chirico","Guttuso", "Mastroianni", "Mirko", "Spazzapan", "Tadini", "Turcato", "Vedova", "Zancanaro", "Dali'", "Ernst", "Kandinsky", "Klee", "Matisse" e "Miro'". Adiacente e comunicante con i locali del museo vi è il laboratorio di tessitura.
- Museo Paleontologico Territoriale ,Corso Alfieri,381 Telefono 0141-592091 [14]
realizzato nell’ ex Complesso dell’Opera Pia Michelerio offre due percorsi:uno che riguarda la paleontologia generale e territoriale inerente agli eventi geologici degli ultimi 25 milioni di anni ed un altro che presenta resti scheletrici fossili di cetacei astigiani,balene e delfini, risalenti al Pleocene (tra i 5 ed i 2 milioni di anni fa) quando tutta la Pianura Padana era occupata dal mare.Vi sono reperti sono molto importanti:la Balenottera di Valmontasca ( Vigliano d'Asti ), la Balena di Portacomaro , la Balena Tersilla di San Marzanotto ed i Delfinidi della Frazione Belangero e di Settime .
- Museo Naturalistico del territorio collinare astigiano, Località Valmanera ,94 Telefono 0141-470269 Fax 0141-471626 [15] [16]
ubicato nella Villa Paolina (vds. Ville e Plazzi [17] ) ospita collezioni e materiali relativi a flora e fauna del territorio locale. All’ingresso è presente una "xiloteca" che mostra (con sezione longitudinale e trasversale del tronco) tutte le specie arboree della Provincia di Asti mentre le due sale espositive sono articolate in:
- aspetti del territorio:tema dei fossili,con reperti che illustrano le caratteristiche paleontologiche del bacino Pliocenico Astiano ;i nidi di uccelli ed i ripari di animali (mammiferi ed insetti) che è possibile trovare nei boschi ed arbusteti;tracce e resti di animali lasciati su alberi e loro parti;una ricca collezione di semi e frutti delle specie arboree ed arbustive del territorio.
- principali ambienti del territorio:pannelli illustrativi che raccontano tutto ciò che è possibile osservare camminando sui sentieri tra prati e boschi; presenza dei microscopi utilizzati per le attività didattiche legate alla scoperta dei microorganismi presenti in natura (per le attività didattiche legate allo stagno ed alla scoperta degli organismi presenti nel prato o nella lettiera del bosco) .
- Centro Studi e Ricerche sull’Emigrazione , Frazione Portacomaro Stazione
situato nei locali della Chiesa Parrocchiale di San Pietro ed intitolato alla Famiglia Bergoglio ,è un Museo contenente documenti,foto d’epoca,biglietti d’imbarco ed uno studio approfondito sull’emigrazione piemontese (l’argomento principale è il viaggio dei Piemontesi ed Astigiani che hanno lasciato le proprie terre in passato,che sperano aiuti a sviluppare una mentalità di accoglienza e fratellanza.


  • Mostre permanenti :
San Giuseppe Marello (stendardo)
Mostra permanente “San Giuseppe Marello” - ala nord est dell’ex "Complesso Monastero di Santa Chiara"
- Mostra permanente “San Giuseppe Marello” , Corso Vittorio Alfieri,384
ubicata nell’ala nord dell’ex Complesso Monastero di Santa Chiara ,che si affaccia su Corso Alfieri (vds. in [18] ) ,fu realizzata dopo l’annuncio di Papa Giovanni Paolo II di proclamare Giuseppe Marello (vds. Personalità Illustri ), Santo ,fondatore degli Oblati di San Giuseppe (marzo 1878) e Vescovo della Diocesi di Acqui Terme (dal novembre 1889 al maggio 1895,data della sua morte) . A lui dedicato con lo scopo di farlo conoscere contiene scritti autografi,notizie biografiche, fotografie e riferimenti ad eventi contemporanei che si intrecciano con gli oggetti appartenuti al Santo.Articolata in sette sale comprende i seguenti temi:
Crocefisso
Letto della casa paterna
- il giovane Giuseppe Marello:la sua vita,la scoperta della vocazione,il contesto storico,culturale e politico di Asti,del Piemonte e dell’Italia,la preparazione al sacerdozio;
Oggetti sacri utilizzati per la celebrazione eucaristica
- Giuseppe Marello,Sacerdote:Segretario del Vescovo partecipa attivamente alle vicende della Chiesa di Asti.Canonico e Confessore della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo ,vive gli eventi dei cittadini.In questo periodo fondò scuole di catechesi per i giovani ed adulti;partecipò (come Segretario del suo vescovo) al Concilio Ecumenico Vaticano I ;
- Giuseppe Marello,fondatore della Compagnia di San Giuseppe :il 14 marzo 1878,nella Chiesa dell’ex Complesso dell’Opera Pia Michelerio ,riunisce i primi quattro discepoli e dà inizio a quella che sarà la Congregazione degli Oblati di San Giuseppe , con il desiderio di dare una risposta concreta ad una serie di gravi problemi che investono la società del tempo e la stessa Chiesa (l’educazione umana e cristiana della gioventù,l’aiuto alle persone particolarmente bisognose ed il sostegno alle necessità della Chiesa ,povera di Clero);
- Monsignore Marello:chiamato da Papa Leone XIII a guidare la Diocesi di Acqui Terme ,venne consacrato Vescovo il 17 febbraio 1889;
- La Congregazione degli Oblati:in questa sezione sono raccolti documenti relativi allo sviluppo ed alla diffusione in tutto il mondo;
- il carisma di San Giuseppe Marello per immagini:una serie di sette pannelli rettangolari di grandi dimensioni (eseguiti da un giovane artista italo-brasiliano, Sergio Ceron ,specializzato in arte sacra ed autore di numerosi lavori in chiese ed istituzioni religiose italiane,europee e sudamericane) illustra il carisma del Santo e l’opera missionaria degli Oblati di San Giuseppe nel mondo:
Percorso artistico sul carisma di San Giuseppe Marello
1. il primo dipinto il tema è la chiamata personale, la disponibilità a seguire il disegno divino:
2. Il secondo dipinto trae spunto dall’immagine in cui Gesù manda i suoi discepoli nel mondo: anche il Santo, a braccia aperte, con atteggiamento paterno, spinge i suoi figli a percorrere le vie dei paesi più lontani per portare il messaggio di Cristo;
3. il terzo dipinto è rappresentata la nascita della Chiesa: come Gesù, all’inizio della sua missione, chiamò i discepoli per farne pescatori di uomini, così un Oblato è in procinto di radunare un gruppo di persone e dare inizio alla sua opera di apostolato;
Percorso artistico sul carisma di San Giuseppe Marello ("Amore verso tutti")
4. il quarto dipinto è dedicato alla missione fondamentale degli Oblati: la formazione dei giovani;
5. il quinto dipinto completa l’attività educativa degli Oblati con la formazione umana;
6. il sesto dipinto raffigura scene di povertà attuale in analogia alla “Fuga in Egitto” ,come scena biblica ispiratrice, a dimostrare che Cristo è venuto per condividere in tutto la nostra condizione umana;
7. il settimo dipinto sintetizza tutto il percorso: la scena della guarigione della suocera di Pietro sottolinea l’importanza del donarsi agli altri.


  • Gallerie d'arte :
- Associazione Fondo Giovanna Piras ,Via Angelo Brofferio,80 Telefono 0141-353111,[19]
- Arte contemporanea tappeti Soria Mario ,Piazza Roma,11 Telefono 0141-354176
- Art is light ,Via Bonzanigo,34 Telefono 335-5384984 [20]
  • Siti Archeologici:
- Domus romana dei Varroni (vds. Vestigia Romane ).