GUIDA  Fara Gera d'Adda

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Il libro [[Libri/Antiquario della Diocesi di Milano]] ('''1828''') così riporta:
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'''Fara''' aveva un antico monastero unito alla chiesa di s. Alessandro. Per molti secoli fu Fara soggetta coi beni del soppresso monastero al vescovo di [[Bergamo]], il quale nel 1784 essendo entrato al possesso di quella parte della diocesi milanese, che è situata sul Bergamasco, dovette rilasciare questa parrocchia posta nel Milanese ed anche i beni che qui godeva di diritto della sua mensa vescovile.
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Berengario, duca del Friuli, ed indi re d'Italia, e poi imperatore, stette in Fara alcuni giorni circa l'anno 885, e per le insolenze de' suoi furono gli abitanti costretti a fuggire altrove.
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Eravi in Farà un forte castello, di cui s'impadronì il Barbarossa dopo lungo contrasto.
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Versione delle 18:13, 27 apr 2008

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Fara Gera d'Adda è situato in Lombardia in Provincia di Bergamo. Il 26 agosto si festeggia il Patrono, Sant’'Alessandro. Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro.

Confina con i comuni di: Cassano d'Adda, Vaprio d'Adda, Canonica d'Adda, Pontirolo Nuovo e Treviglio.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante La Corrente, Via Adda, 18
  • Ristorante La Lanca sull'Adda, Via Crespi, 2107

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Rosa, 2

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Al di Là del Mio Naso C'E'..., Via Europa, 1
  • Associazione non Riconosciuta Amici di Gabry-Onlus, Via G. Matteotti, 125
  • Associazione Volontari Italiani del Sangue Sezione Comunale, Piazza Patrioti, snc

Memorie Storiche

Il libro Antiquario della Diocesi di Milano (1828) così riporta:

Fara aveva un antico monastero unito alla chiesa di s. Alessandro. Per molti secoli fu Fara soggetta coi beni del soppresso monastero al vescovo di Bergamo, il quale nel 1784 essendo entrato al possesso di quella parte della diocesi milanese, che è situata sul Bergamasco, dovette rilasciare questa parrocchia posta nel Milanese ed anche i beni che qui godeva di diritto della sua mensa vescovile.

Berengario, duca del Friuli, ed indi re d'Italia, e poi imperatore, stette in Fara alcuni giorni circa l'anno 885, e per le insolenze de' suoi furono gli abitanti costretti a fuggire altrove.

Eravi in Farà un forte castello, di cui s'impadronì il Barbarossa dopo lungo contrasto.