GUIDA  Avellino/Museo d'Arte - MdAO

Da Wiki.
(Cenni storici)
(La biblioteca)
Riga 143: Riga 143:
 
**'''Marco Mantovani''' (in arte '''Kay One''') [Milano 1972]: ''Ultra forza'' (2007);
 
**'''Marco Mantovani''' (in arte '''Kay One''') [Milano 1972]: ''Ultra forza'' (2007);
 
**'''Paola Romano''' [Monterotondo (RM) 1951]: ''Luna sospesa bianca'' (2011).
 
**'''Paola Romano''' [Monterotondo (RM) 1951]: ''Luna sospesa bianca'' (2011).
 
=='''''La biblioteca'''''==
 
 
Il Museo d’Arte offre ai suoi visitatori e agli studiosi accreditati una biblioteca, con testi riguardanti principalmente gli autori presenti nell'esposizione permanente.
 
 
La Biblioteca propone una parte del fondo librario dello storico dell’arte ''Basilio Orga'', contente soprattutto pubblicazioni relative all'arte occidentale del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo.
 
 
Questa biblioteca è un centro di riferimento per le pubblicazioni riguardanti i disegni di '''Giorgio de Chirico'''.
 
 
Annessa alla biblioteca vi è una cineteca documentaristica, con filmati riguardanti, principalmente, l'arte italiana dal 1200 ad oggi.
 
 
Interessanti sono i documentari realizzati da: ''BBC'', ''History C.'', ''De Agostini'', ''Istituto Luce'', ''01 Distribution'', etc.
 
  
 
=='''''La didattica'''''==
 
=='''''La didattica'''''==

Versione delle 09:52, 8 lug 2021

Via Degli Imbimbo email. Aperto al pubblico su richiesta.

Il Museo d’Arte è l'unico museo d'arte del novecento e d'arte contemporanea presente sul territorio della Provincia di Avellino. Esso è attualmente situato nei pressi della Chiesa del Cuore Immacolato di Maria in Avellino.

Indice

 [nascondi

Cenni storici

Athos Faccincani,Girasoli (2001)

Il museo nacque dalla passione di un collezionista e della sua famiglia, che con la consulenza di alcuni esperti iniziò a pensare alla progettazione di un museo artistico nel novembre 1992, fu spronato ed incoraggiato dallo storico dell’arte Basilio Orga, a cui oggi è dedicato il museo.

Con l’aiuto di alcuni museologi si iniziò ad elaborare un progetto per la trasformazione di una "quadreria familiare" in museo aperto al pubblico. Così si riuscì ad allestire una collezione ostensiva di opere d’arte moderna e contemporanea, che divenne il primo nucleo del MdAO. A settembre 1993 il progetto per il museo d’arte era pronto, nel dicembre del 1994 si realizzò il museo, con un semplice allestimento. Il museo d'arte fu aperto al pubblico il 2 gennaio 1995. Nella fase di costituzione del museo, le opere sono state scelte con cura da un'equipe composta da esperti, storici e critici d’arte.

Nell’agosto 2003, la collezionista e critica d’arte di fama internazionale, Graziella Lonardi suggerì agli Amici del MdAO una migliore ostensione delle opere e una maggiore pubblicizzazione del museo; così nel gennaio 2005 fu realizzata una nuova sistemazione della collezione delle opere.

Nel gennaio 2006 il museo MdAO è stato chiuso per una migliore risistemazione e per il riordino delle collezioni.

La riapertura al pubblico, con un nuovo allestimento del museo, è avvenuta alla fine del mese maggio 2012, con l’inserimento nelle collezioni di alcune nuove opere d’arte di maestri italiani di fama internazionale. Nel settembre del 2012 il museo ha aderito all’Associazione Cristiana dei Musei d’Arte.

Scopo e "missione"

Come tutti i musei dedicati alle arti visive, anche il nostro MdAO, ha il compito di comunicare il bello, il sacro, l'antico e il nuovo, cercando di favorire un moderno umanesimo e, soprattutto, lo sviluppo integrale della persona umana, che è una caratteristica distintiva rilevante del museo.

Il MdAO ha lo scopo di diffondere, promuovere e valorizzare la Storia dell’arte, l’Arte Sacra Cattolica e la critica artistica, è quindi un mezzo per lo sviluppo culturale, artistico e sociale con l’ispirazione cristiana. Una missione questa di grande importanza e di complessa realizzazione, che non scoraggia gli operatori del museo.

Per meglio rispondere alla sua missione il nostro museo nel settembre 2012 ha aderito all’Associazione Cristiana dei Musei d’Arte, sodalizio museale statunitense di ispirazione evangelista, attivando così la delegazione italiana di questa associazione cristiana.

Una caratteristica peculiare del MdAO è quella di cambiare periodicamente l’esposizione delle opere, con quelle che si vengono ad aggiungere alla collezione, creando così nuovi confronti e nuove corrispondenze, come auspicato dallo storico dell’arte inglese Nicolas Serota.

Altra particolarità propria del Museo d’arte di Avellino è quella di avere una collezione “semipermanente”, in altri termini le opere e gli autori esposti possono variare periodicamente.

Il MdAO ha un respiro sovranazionale ed universale, per la sua particolare missione, questa è la caratteristica che lo contraddistingue dagli altri musei presenti nella città di Avellino, nell’intera Irpinia e in Campania.

Le opere

Le opere originali comprendono sculture, oli, acquarelli, pastelli, matite, tecniche miste, e multipli artistici limitati (calcografie, bronzi, argenti, litografie e serigrafie).

Le scelte delle opere sono state indirizzate verso i lavori di artisti che rappresentano in modo significativo l’arte italiana dell’Ottocento, del Novecento e del contemporaneo. Guardando non solo al dato anagrafico ed a quello storico-artistico, ma anche, e soprattutto, alla loro capacità di essere stati o di essere ancora attivi rispetto alla realtà culturale Occidentale.

I lavori artistici esposti nel museo d'arte sono caratterizzati dall’attenzione all’immagine, infatti, la gran parte delle opere in presentazione sono d’impronta figurativa.

Gli artisti e le loro opere

Il museo propone ai suoi visitatori una collezione di opere d'arte distinta in cinque sezioni: Antica e Settecento, Ottocento, Primo Novecento, Novecento e Contemporanea.

Antica e Settecento

Questa sezione propone opere di artisti nati fino al 1770, fra questi si segnala:

  • Francesco Casanova [Londra (Regno Unito) 1732 - Modling (Austria) 1803]: Venditrice di pesce (1790).
  • Ubaldo Gandolfi [San Matteo della Decima (BO) 1728 - Ravenna 1781]: Il Sacro Cuore adorato dai cherubini (1765-1770).

Sezione Ottocento

Gabriele Carelli, Convento dei Cappuccini, Amalfi (1899)

Propone ai visitatori opere di autori nati tra il 1770 e il 1870, fra cui si segnalano:

    • Saverio Francesco Altamura [Foggia 1822 - Napoli 1897]: Ritratto di scolaretta a Capri (1893);
    • Giovanni Battista [Avellino 1858 - Napoli 1925]: Pescatori sullo scoglio della Sirena a Capri (1886), Pescatori a Sorrento (1892), Pescatori (1912);
    • Pietro Bouvier [Milano 1839-1927]: La cacciagione (1897);
    • Giuseppe Buscaglione [Ariano di Puglia (AV) 1858 - Rivoli Torinese (TO)1928]: Ritorno all'ovile (1928);
    • Gabriele Carelli [Napoli 1820 - Londra (Regno Unito)1900]: Convento dei Cappuccini, Amalfi (1899);
    • Giovanni Colmo [Torino 1867-1947]: Alberi intrecciati (1915);
    • Antonio Coppola [Napoli 1850-1916]: Napoli pescatori (1876);
    • Achille D'Orsi [Napoli 1845-1829]: Scugnizzo: acquaiolo (1928-1929);
    • Walter Duncan [Londra (Regno Unito) 1848-1932]: Fanciulla nel bosco (1898), Venditrice di fiori a St. Martin in the Fields (1919);
    • Gaetano Gigante [Napoli 1770-1840]: Assunzione della Vergine (1815);
    • Vincenzo Irolli [Napoli 1860-1949]: La guardianella (1930);
    • Salvatore Petruolo [Catanzaro 1857 - Napoli 1946]: Paesaggio innevato (1874);
    • Salvatore Postiglione [Napoli 1861-1906]: Paesaggio irpino (1878);
    • Oscar Ricciardi [Napoli 1864-1935]: Costiera Amalfitana (1893);
    • Raffaele Tafuri [Salerno 1857-1929]: Scorcio lacustre (1898), Campanile (1900), Baite (1905), Angolo di Pedavena (1910), Tetti (1929);
    • Mariano Uva [Montefusco (AV) 1797 - Napoli 1860]: Avellino, la collina <<La Terra>> (1848);
    • Cesare Uva [Avellino 1824 - Napoli 1886]: Sorrento (1868) e Ritorno dalla Festa di Montevergine al tramonto (1883).
    • Angelo Volpe [Grottaminarda 1838 - Napoli 1894]: Sorriso infingardo (1881).
    • Vincenzo Volpe [Grottaminarda (AV) 1855 - Napoli 1929]: Albero solitario (1892), Donna con chitarra (1895), Mezza figura di donna (1900).

Sezione Primo Novecento

Pietro D’Achiardi,Paesaggio di Lorenzana con calesse (1937)

Espone lavori di artisti nati fra il 1870 e il 1899, tra i quali si evidenziano:

    • Francesco Cangiullo [Napoli 1884 - Livorno 1977]: In città (1953);
    • Carlo Carrà [Quargentino (AL) 1881 - Milano 1966]: Onde (1924) e Bagnate (1924);
    • Galileo Chini [Firenze 1873-1956]: Studio (1915);
    • Pietro D’Achiardi [Pisa 1879 - Roma 1940]: Paesaggio di Lorenzana con calesse (1937);
    • Giorgio de Chirico [Volos (Grecia) 1888 - Roma 1978]: I fuochi sacri (1929), E vidi una bestia salir dal mare ... (1941), Gli archeologi (1969), I mobili nella valle (1971), Hercole (1973);
    • Pierre Laprade [Narbonne (Francia) 1875 - Fontenay aux Roses (Francia) 1931]: Amour et Psyché (1925);
    • Atanasio Soldati [Parma 1896-1953]: Composizione (1949);
    • Almerico Tomaselli [Salerno 1899 - Torino 1993]: Costiera Amalfitana, Conca dei Marini (1980);
    • Giuseppe Uva [Napoli 1874-1937]: Il Pollaio (1916);
    • Eugenio Viti [Napoli 1881-1952]: Campagna napoletana (1903).

Sezione Novecento

Ernesto Treccani,Maternità (1980-1990)

Propone opere di autori nati tra il 1900 e il 1950, fra cui si segnalano:

    • Ugo Attardi [Sori (GE) 1926 - Roma 2006]: Il viaggio di Ulisse (1995);
    • Antonio Corpora [Tunisi (Tunisia) 1909 - Roma 2004]: Il cielo sugli alberi (1994);
    • Salvatore Fiume [Comiso (RG) 1915 - Milano 1997]: Natività (1995);
    • Emilio Greco [Catania 1913 - Roma 1995]: Aretusa (1989);
    • Renato Guttuso [Bagheria (PA) 1911 - Roma 1987]: Natura Morta (1981);
    • Michelangelo Pistoletto [Biella 1933]: Frattale bianco 4155372973840013258495611017395261542 (1999-2000);
    • Ernesto Treccani [Milano 1920-2009]: Maternità (1980-1990);


    • Luca Alinari [Firenze 1943]: Paesaggio (1999);
    • Ezelino Briante [Napoli 1901 - Roma 1971]: Porto di Torre del Greco (1965);
    • Remo Brindisi [Roma 1918 - Comacchio (FE) 1996]: Guerriero (1979);
    • Tonino Caputo [Lecce 1933]: Il cortile (1987);
    • Lucio Cargnel [Treviso 1903 - Milano 1998]: Paesaggio di periferia (1963);
    • Mario Ceroli [Castel Frentano (CH) 1938]: Icosaedro (1980-1999);
    • Nino D'Amore [Napoli 1949]: Piano di Sorrento (2014);
    • Gianni Dova [Roma 1925 - Pisa 1991]: Uccello di Bretagna (1990);
    • Ennio Finzi [Venezia 1931]: Tensivibrazione (1971);
    • Carmelo Fodaro [Borgia (CZ) 1936]: Natura morta (1970-1989);
    • Felicita Frai [Praga (Rep. Ceca)1909 - Milano 2010]: Fiori modesti (1989);
    • Giovan Francesco Gonzaga [Milano 1921-2007]: I due corsieri (1995), Paesaggio Bergamasco (2000), Il vento di mestrale (2005), Nevicata ai giardini di Milano (2005);
    • Alfonso Grassi [Solofra (AV) 1918 - Salerno 2002]: Cavalli (1985);
    • Tullio Grassi [Solofra (AV) 1946 - Salerno 2011]: Personaggio (2005);
    • Beppe Guzzi [Genova 1902 - Roma 1982]: Ville (1970);
    • Bruno Landi [Roma 1941]: Paesaggio (1987);
    • Gianmarco Montesano [Torino 1949]: Il cuore dell'Arte è Cattolico: estasi di Santa Rita da Cascia (1976);
    • Antonio Pasciuti [Lacedonia (AV) 1937]: Fioritura campestre (1985);
    • Renzo Vespignani [Roma 1924-2002]: Marta (1982).

Sezione Contemporanea

Paola Epifani Rabarama, Palpit-azione (2010)


Questa sezione ha in ostensione opere di autori nati dopo il 1950, si menzionano:

    • Giancarlo Angeloni [Bari 1966]: Positano chiesa madre (2013);
    • Maurizio Delvecchio [Basilea (svizzera) 1962]: Il tramonto e l'attesa (2013);
    • Athos Faccincani [Peschiera del Garda (VR) 1951]: Girasoli (2001);
    • Alfonso Fratteggiani Bianchi [Marsciano (PG) 1952]: Colore Blu 23050 (2014);
    • Paola Epifani (in arte Rabarama) [Roma 1969]: Palpit-azione (2010);
    • Marco Mantovani (in arte Kay One) [Milano 1972]: Ultra forza (2007);
    • Paola Romano [Monterotondo (RM) 1951]: Luna sospesa bianca (2011).

La didattica

Il Museo d'arte per le scuole e i gruppi di persone offre appositi itinerari didattici: “La pittura Metafisica”, “L'Ottocento napoletano” e "L'Ottocento in Irpinia" (Battista Giovanni, Buscaglione Giuseppe, Uva Mariano e Cesare, Volpe Angelo e Vincenzo).

Il museo propone ai suoi visitatori anche attività di approfondimento con visione di documentari e di interventi video realizzati da famosi critici d'arte.

Per le persone diversabili c'è l'opportunità di fare visite guidate, previa richiesta specifica al sovrintendente. Queste visite guidate si realizzano grazie all'attività di volontariato gratuita di alcuni docenti di sostegno esperti d'arte.

I Riferimenti

A chi è consigliato

Il Museo d'Arte è consigliato principalmante ad un pubblico di esperti e di studiosi della pittura italiana ed occidentale degli ultimi secoli.

La galleria delle immagini