GUIDA  Macerata

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*Lungo Viale Puccinotti, si godono belle vedute fino ai Monti Sibillini; si trovano da un lato le mura della città, dall'altro i bei Giardini Diaz
 
*Lungo Viale Puccinotti, si godono belle vedute fino ai Monti Sibillini; si trovano da un lato le mura della città, dall'altro i bei Giardini Diaz
  
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Immagine:Macerata - San Giuliano.jpg|San Giuliano, patrono della città
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Immagine:Macerata - Statua di G.Garibaldi.jpg|Monumento a Giuseppe Garibaldi
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Immagine:Macerata - Il Duomo.jpg|Il Duomo
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==Dove Mangiare==
 
==Dove Mangiare==

Versione delle 22:31, 18 lug 2010

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Foto Macerata:
2012, 2009, 2008

Macerata è situato nelle Marche ed è capoluogo della omonima provincia. Il 31 agosto si festeggia il Patrono, San Giuliano. Tra gli edifici religiosi: Santuario Madonna della Misericordia; Santuario dell'Immacolata.


Confina con i comuni di: Recanati, Pollenza, Morrovalle, Tolentino, Treia, Montelupone, Appignano, Corridonia e Montecassiano.

Lo stemma della città

Indice

Da Vedere

  • Il Duomo settecentesco, con facciata incompiuta e campanile del '400;
  • La Madonna della Misericordia
  • In Piazza della Libertà centro cittadino:
- Palazzo del Comune (sec. XVII-XIX), nel cui cortile ed atrio si possono vedere resti archeologici di epoca romana provenienti da Helvia Recina
- Loggia dei Mercanti (portico e loggia del 1504)
- Palazzo della Prefettura (sec. XVI)
- la chiesa barocca di San Paolo
- la cinquecentesca Torre Civica
- l'ingresso dell'Università (del 1290) una delle più antiche d'Italia
- il settecentesco Teatro Rossi
- l'alta Torre Maggiore o dell'Orologio (sec. XVI)
  • In Piazza Garibaldi, il monumento all'Eroe dei Due Mondi
  • Lungo Viale Puccinotti, si godono belle vedute fino ai Monti Sibillini; si trovano da un lato le mura della città, dall'altro i bei Giardini Diaz


Dove Mangiare

  • Ristorante Dei Priori, Piazza XX Settembre, 2/5
  • Ristorante Gabbiano, Via IV Novembre, 256
  • Ristorante Il Ritrovo, Via Piane Di Chienti, 33

Teatri

  • Teatro Comunale Lauro Rossi
  • Arena Sferisterio grandiosa costruzione neoclassica, eretta nel 1819-29 (arch. Aleandri) per il gioco del pallone, ora adibita a spettacoli artistici, culturali ed altro; contiene 7000 spettatori

Complessi Bandistici

  • Banda Città di Macerata Associazione Don Salvadei

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona asso t.gif Associazioni Icona biblio t.gif Biblioteche

Bibliografia

  • Storia compendiosa di Macerata-Storia antica, R. Foglietti (1900)
  • Macerata sacra, O. Gentili (1967)
  • L'origine dello studio maceratese, R. Foglietti (1905)
  • Fonte Agliana. Storia di un recupero impossibile, G. Bonifazi (1985)
  • Villa Lauri e altri luoghi dell'Amore, G. Bonifazi (1990)
  • Macerata e provincia, collana "Guide verdi d'Italia", Ed. Touring (2003)

Memorie Storiche

Corografia fisica, storica e statistica (1843) così riporta:

Vescovado di Macerata e Tolentino. Macerata, nobil città del Piceno, fu insignita di chiesa vescovile nel 1320 da Papa Giovanni XXII, dopo a soppressione della Recanatense. Fu suo primo pastore Federigo, traslato indi a poco a Senigallia; gli succedeva il francescano Fra Pietro, pertinente per quanto sembra alla cospiua famiglia Compagnoni di Macerata. Dopo una serie di ventisei Vescovi erasi assiso su quella cattedra Galeazzo Moroni da Milano: piacque a papa Sisto V di ripristinare nel 1586 il Vescovado di Tolentino da remoti tempi soppresso, e col prefato Moroni incominciò il novero dei Vescovi governanti le due riunite Chiese di Macerata e di Tolentino.