GUIDA  Piombino

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'''Piombino''' è situato nella [[Toscana]] nella [[Provincia di Livorno]]. L'8 maggio si festeggia il Patrono, Santa Anastasia. Tra gli edifici religiosi: Chiesina di Cittadella; Chiesa della Misericordia; Chiesa di Sant'Antimo. Da Vedere: Ville delle Delizie o Baciocca, in Piazza Cittadella.
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'''Piombino''' è situato in [[Toscana]] in [[Provincia di Livorno]]. L'otto maggio si festeggia il Patrono, Santa Anastasia. Tra gli edifici religiosi: Chiesina di Cittadella; Chiesa della Misericordia; Chiesa di Sant'Antimo. Da Vedere: Ville delle Delizie o Baciocca, in Piazza Cittadella.
  
 
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*Trattoria Il Garibaldi Innamorato, Via G. Garibaldi, 5. Tel. 0565-49410. Non ha giorno di chiusura. Vedi: [[b:00417|intervista]]
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*Ristorante Canessa, Loc. Baratti 43,  tel. 0565 29530
  
 
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*''Cronistoria di Piombino e del suo principato'', Vittorio Petroni, Ed. Cantagalli (2006)
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*''Storia di Piombino (rist. anast. Livorno, 1897)'', Licurgo Cappelletti, Ed. Atesa (1987)
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*''Guida alla val di Cornia. Comuni di Campiglia Marittima, Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto'', Giuliano Valdés - Simonetta Bernini, Ed. Felici (2003)
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*''Populonia, la città e la necropoli'', A. De Agostino, Ed. Istituto Poligrafico dello Stato
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==Memorie Storiche==
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Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo [[Libri/Indicatore topografico della Toscana granducale]] ('''1856''') così scrive:
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PIOMBINO. ''Capoluogo''. Città con Deleg. di 3a Cl., Pret. civ. e crim. di 3a Cl., Min. Esatt. del Registro, Uffizio dogan., Azienda del Sale e del Tabacco, Distrib. post. di 1a Cl. e Ing. distrettuale di 3a Cl.
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La sua origine sembra del sec. IX. Appartenne ai Pisani che la cederono agli Appiani; spenti i quali passò ai Ludovisi, indi ai Buoncompagni. Modernamente formò Principato ad Elisa Bonaparte; nel 1814 fu riunita con suo territorio al Granducato.
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Una sola porta di terra introduce nella città, il di cui ricinto è assai piccolo, ma munito di grosse mura, di bastioni, di fortini, e guardato da una solidissima fortezza. A breve distanza dalla batteria detta S. Sebastiano è l'Ufizio doganale e l'antico palazzo Appiani, ridotto a Bagno di forzati, poi chiuso nel 1826. Presso la vicina Porta a Mare sono i lavatoi e cinque fonti di acqua potabile ivi condotta fino dal 1214. Al di sopra di queste è un vasto edifizio, già convento di Clarisse soppresso nel 1806, ora ampio spedale diretto dai PP. di s. Giovanni di Dio. Gli Uffizi di Posta e di Sanità corrispondono sulla vastissima Piazza d'Arme. Nell'altro lato erano due conventi di religiosi, soppresi anch'essi nel 1806, e ridotti ora ad altri usi. Nel punto più elevato di questa piazza è il R. Palazzo ed un altro vasto edifizio detto il ''Padiglione'', già cittadella, ora quartiere dell'ufizialità. L'Arcipretura di s. Antimo, costruita nel 1319 conserva due sarcofagi della famiglia Appiani.
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I fabbricati della città sono assai comodi e di buono aspetto; le principali vie ampie abbastanza e ben selciate. Sulla via media principale è il Pretorio con torre del pubblico orologio; sulla via, già Napoleone, ora Campo dei Fiori, è la Casa del Comune. ''(V. Atl. Tosc.)''.
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Mentre la [[Libri/Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole]] ('''1857''') riporta:
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'''Piombino''', altre volte capitale del principato di questo nome. I principi di Piombino furono feudatarj dei re di [[Napoli]]. Napoleone ne investi nel 1805 sua sorella Elisa, ma nel 1815 la città colle sue dipendenze fu riunita alla [[Toscana]].
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Piombino è una piccola città in aria malsana, di 2000 abitanti, situala a poca distanza dall'isola d'Elba; è circondata da forti e ben costruite mura, munite con fortificazioni e castello. Nelle sue vicinanze veggonsi le rovine etrusche della città di Populonia. Il braccio di mare che divide Piombino dall'isola d'Elba vien detto Canale di Piombino; la sua larghezza minima è di cinque miglia in cui sono le isolette di Palmajola e Cerboli.
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Video sul Parco Archeologico di Baratti e Populonia
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Piombino è situato in Toscana in Provincia di Livorno. L'otto maggio si festeggia il Patrono, Santa Anastasia. Tra gli edifici religiosi: Chiesina di Cittadella; Chiesa della Misericordia; Chiesa di Sant'Antimo. Da Vedere: Ville delle Delizie o Baciocca, in Piazza Cittadella.

Confina con i comuni di: Suvereto, San Vincenzo, Campiglia Marittima e Follonica.

Indice

Dove Mangiare

  • Trattoria Il Garibaldi Innamorato, Via G. Garibaldi, 5. Tel. 0565-49410. Non ha giorno di chiusura. Vedi: intervista
  • Ristorante Canessa, Loc. Baratti 43, tel. 0565 29530

Biblioteche

  • Biblioteca Civica Falesiana - Sezione staccata di Riotorto, Via della Bottaccina, 13/D (Riotorto)
  • Biblioteca Civica Falesiana, Via Cavour, 52
  • Biblioteca dell'Associazione archeologica piombinese, Via XX Settembre, 15
  • Biblioteca Romualdo Cardarelli e archivio comunale, Via Ferruccio, 4

Teatri

Cinema Teatro Metropolitan

Complessi Bandistici

  • Banda musicale A. Galantara

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona asso t.gif Associazioni

Bibliografia

  • Cronistoria di Piombino e del suo principato, Vittorio Petroni, Ed. Cantagalli (2006)
  • Storia di Piombino (rist. anast. Livorno, 1897), Licurgo Cappelletti, Ed. Atesa (1987)
  • Guida alla val di Cornia. Comuni di Campiglia Marittima, Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto, Giuliano Valdés - Simonetta Bernini, Ed. Felici (2003)
  • Populonia, la città e la necropoli, A. De Agostino, Ed. Istituto Poligrafico dello Stato

Memorie Storiche

Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:

PIOMBINO. Capoluogo. Città con Deleg. di 3a Cl., Pret. civ. e crim. di 3a Cl., Min. Esatt. del Registro, Uffizio dogan., Azienda del Sale e del Tabacco, Distrib. post. di 1a Cl. e Ing. distrettuale di 3a Cl.

La sua origine sembra del sec. IX. Appartenne ai Pisani che la cederono agli Appiani; spenti i quali passò ai Ludovisi, indi ai Buoncompagni. Modernamente formò Principato ad Elisa Bonaparte; nel 1814 fu riunita con suo territorio al Granducato.

Una sola porta di terra introduce nella città, il di cui ricinto è assai piccolo, ma munito di grosse mura, di bastioni, di fortini, e guardato da una solidissima fortezza. A breve distanza dalla batteria detta S. Sebastiano è l'Ufizio doganale e l'antico palazzo Appiani, ridotto a Bagno di forzati, poi chiuso nel 1826. Presso la vicina Porta a Mare sono i lavatoi e cinque fonti di acqua potabile ivi condotta fino dal 1214. Al di sopra di queste è un vasto edifizio, già convento di Clarisse soppresso nel 1806, ora ampio spedale diretto dai PP. di s. Giovanni di Dio. Gli Uffizi di Posta e di Sanità corrispondono sulla vastissima Piazza d'Arme. Nell'altro lato erano due conventi di religiosi, soppresi anch'essi nel 1806, e ridotti ora ad altri usi. Nel punto più elevato di questa piazza è il R. Palazzo ed un altro vasto edifizio detto il Padiglione, già cittadella, ora quartiere dell'ufizialità. L'Arcipretura di s. Antimo, costruita nel 1319 conserva due sarcofagi della famiglia Appiani.

I fabbricati della città sono assai comodi e di buono aspetto; le principali vie ampie abbastanza e ben selciate. Sulla via media principale è il Pretorio con torre del pubblico orologio; sulla via, già Napoleone, ora Campo dei Fiori, è la Casa del Comune. (V. Atl. Tosc.).

Mentre la Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole (1857) riporta:

Piombino, altre volte capitale del principato di questo nome. I principi di Piombino furono feudatarj dei re di Napoli. Napoleone ne investi nel 1805 sua sorella Elisa, ma nel 1815 la città colle sue dipendenze fu riunita alla Toscana.

Piombino è una piccola città in aria malsana, di 2000 abitanti, situala a poca distanza dall'isola d'Elba; è circondata da forti e ben costruite mura, munite con fortificazioni e castello. Nelle sue vicinanze veggonsi le rovine etrusche della città di Populonia. Il braccio di mare che divide Piombino dall'isola d'Elba vien detto Canale di Piombino; la sua larghezza minima è di cinque miglia in cui sono le isolette di Palmajola e Cerboli.

Video

Video sul Parco Archeologico di Baratti e Populonia