GUIDA Cautano
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| − | Il territorio comunale comprende la frazione di '''[[/Cacciano]]''' e le contrade: [[/Maione]], [[/Cesine]], [[/Sala]], [[/San Giovanni]], [[/Loreto]]. | + | Il territorio comunale è situato in una gola alle pendici del monte Pentime, alla destra del torrente Cerreto. Il comune comprende la frazione di '''[[/Cacciano]]''' - che fu comune autonomo fino all'accorpamento realizzato il 7 maggio del 1871 - e le contrade: [[/Maione]], [[/Cesine]], [[/Sala]], [[/San Giovanni]], [[/Loreto]]. |
Fa parte della [[Comunità Montana del Taburno]] e del [[Parco Regionale del Taburno-Camposauro]] di cui è sede. | Fa parte della [[Comunità Montana del Taburno]] e del [[Parco Regionale del Taburno-Camposauro]] di cui è sede. | ||
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| + | Il sito era, con tutta probabilità, antropizzato già nell'antichità, giacchè il toponimo sembrerebbe riferirsi alla ''gens Calptana'', famiglia latina di origine osco-umbra (ceppo lucano o sannitico). Le prime notizie archivistiche, comunque, risalgono al IX secolo, quando il principe di [[Benevento]] Radelgario concesse privilegi ad Autolo Orefice. Cautano e Cacciano saranno sotto Ruggiero il Normanno nel 1138. Faranno, poi, parte delle investiture feudali della Baronia di Tocco e del Vallo di Vitulano. Nel XI secolo il conte di [[Alife]] Ruggiero dona alcuni suoi possedimenti alla parrocchia di Santa Maria di Monte Drago. | ||
| + | Nel 1400 Cautano è di Ladislao e ceduta - attraverso vari passaggi - a Baldassarre De Larhat. | ||
| + | Nel 1456 un grande terremoto danneggiò pesantemente la città. Altri terremoti si abbattono nel 1688 e nel 1702. | ||
| + | Nel 1500 subentrano per un breve periodo i marchesi Carafa di [[Montesarchio]]. Nel 1532 Alfonso d’Avalos la cede agli Aragonesi che rimarranno gli unici feudatari anche in epoca borbonica, fino alla caduta del regime feudale con l'arrivo delle truppe francesi(1806). | ||
| + | Dal XII secolo fino all'epoca borbonica, Cautano e Cacciano fanno parte del Principato Ultra - tranne un breve periodo nel 300 di assoggettamento allo Stato Pontificio - e vengono annessi alla Provincia di Benevento con l'Unità d'Italia. | ||
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| + | Cautano è un importante centro di attività di allevamenti di ovini e bovini e di pregiata produzione vitivinicola. | ||
| + | Notevole è l'estrazione e la lavorazione del marmo rosso locale. | ||
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| + | ==Da vedere== | ||
| + | ===Chiese=== | ||
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| + | ===Ville e Palazzi=== | ||
*[[/Palazzo Izzo]], [[/via Roma]] | *[[/Palazzo Izzo]], [[/via Roma]] | ||
*[[/Palazzo Procaccini]] | *[[/Palazzo Procaccini]] | ||
Versione delle 16:18, 21 set 2007
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Cautano è situato nella Campania nella Provincia di Benevento. Il 16 agosto si festeggia il Patrono, San Rocco, il 30 novembre Sant'Andrea patrono di Cacciano, il 2 Luglio la Madonna delle Grazie. Tra gli edifici religiosi: Chiesa arcipretale Sant'Andrea Apostolo, Congrega di San Sebastiano, Cappella di San Rocco (XVII secolo).
Confina con i comuni di: Frasso Telesino, Campoli del Monte Taburno, Tocco Caudio e Vitulano.
Indice |
Località
Il territorio comunale è situato in una gola alle pendici del monte Pentime, alla destra del torrente Cerreto. Il comune comprende la frazione di Cacciano - che fu comune autonomo fino all'accorpamento realizzato il 7 maggio del 1871 - e le contrade: Maione, Cesine, Sala, San Giovanni, Loreto. Fa parte della Comunità Montana del Taburno e del Parco Regionale del Taburno-Camposauro di cui è sede.
Storia
Il sito era, con tutta probabilità, antropizzato già nell'antichità, giacchè il toponimo sembrerebbe riferirsi alla gens Calptana, famiglia latina di origine osco-umbra (ceppo lucano o sannitico). Le prime notizie archivistiche, comunque, risalgono al IX secolo, quando il principe di Benevento Radelgario concesse privilegi ad Autolo Orefice. Cautano e Cacciano saranno sotto Ruggiero il Normanno nel 1138. Faranno, poi, parte delle investiture feudali della Baronia di Tocco e del Vallo di Vitulano. Nel XI secolo il conte di Alife Ruggiero dona alcuni suoi possedimenti alla parrocchia di Santa Maria di Monte Drago. Nel 1400 Cautano è di Ladislao e ceduta - attraverso vari passaggi - a Baldassarre De Larhat. Nel 1456 un grande terremoto danneggiò pesantemente la città. Altri terremoti si abbattono nel 1688 e nel 1702. Nel 1500 subentrano per un breve periodo i marchesi Carafa di Montesarchio. Nel 1532 Alfonso d’Avalos la cede agli Aragonesi che rimarranno gli unici feudatari anche in epoca borbonica, fino alla caduta del regime feudale con l'arrivo delle truppe francesi(1806). Dal XII secolo fino all'epoca borbonica, Cautano e Cacciano fanno parte del Principato Ultra - tranne un breve periodo nel 300 di assoggettamento allo Stato Pontificio - e vengono annessi alla Provincia di Benevento con l'Unità d'Italia.
Cautano è un importante centro di attività di allevamenti di ovini e bovini e di pregiata produzione vitivinicola. Notevole è l'estrazione e la lavorazione del marmo rosso locale.
Da vedere
Chiese
Ville e Palazzi
- Palazzo Izzo, via Roma
- Palazzo Procaccini
- Palazzo Caporaso, sede Parco Regionale del Taburno-Camposauro
Dove Mangiare
- Il Portichetto, Via Corte, 4 (Cacciano)
- Costarama, Contrada Costarama-Cesine
- Le tre Colline, Via Principe Umberto (Cacciano)
- La Sorienza, Via Provinciale Cautano-Frasso
- Evergreen, Contrada Rosati
- Il tavernone, Contrada Maione
- Masseria Montenero, Contrada Maione
- Ristorante Al Poggio Antico, Via Ascello






