GUIDA  Trieste

Da Wiki.
Riga 72: Riga 72:
 
==Informazioni Utili==
 
==Informazioni Utili==
 
{{Come Arrivare}} {{Chiese}} {{Musei}} {{Biblioteche}} {{Associazioni}}
 
{{Come Arrivare}} {{Chiese}} {{Musei}} {{Biblioteche}} {{Associazioni}}
 +
 +
==Bibliografia==
 +
*''Ritratti di una città. Trieste tra scritti di viaggio e immagini retrospettive'', Sergia Adamo, Ed. Ist. Giuliano di Storia (2004)
  
 
[[Categoria:Comuni Provincia di Trieste]] [[Categoria:Comuni Friuli-Venezia Giulia]] [[Categoria:Comuni Italia]]
 
[[Categoria:Comuni Provincia di Trieste]] [[Categoria:Comuni Friuli-Venezia Giulia]] [[Categoria:Comuni Italia]]

Versione delle 13:23, 13 nov 2007

Pagine Utili sul Comune
Scheda su Trieste
Mappa Interattiva
Siti triestini
Amministrazione Comunale
Statistiche su Trieste
Inserisci Bollino Wiki
Concorso Fotografico
Concorsofoto.jpg
Foto Trieste:
2012, 2009, 2008
Panorama di Trieste
Chiesa Serbo Ortodossa di San Spiridione

Trieste è situata nel Friuli-Venezia Giulia di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 3 novembre si festeggia il Patrono, San Giusto. Tra gli edifici religiosi: Santuario Nazionale a Maria Madre e Regina :: Missionari della Fede; Chiesa di San Cipriano, in via delle Monache; Chiesa di San Nicolò dei Greci, lungo la riva Tre Novembre. Da Vedere: Osservatorio Astronomico di Trieste; Castello di Miramare, con vasto parco; Castello di San Giusto, in piazza della Cattedrale.

Confina con i comuni di: Duino-Aurisina, Sgonico, Muggia, San Dorligo della Valle e Monrupino.

Indice

Ritratto della Città

Trieste ha una scontrosa grazia [..]
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina, cui sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.[..]
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva
(Trieste di Umberto Saba da TRISTE E UNA DONNA, 1910)

Nessuno più di Umberto Saba, il suo poeta più illustre, può tradurre in parole l'anima complessa, cosmopolita del capoluogo giuliano. Una città "viva", in quanto luogo della memoria di popoli e culture dell'area danubiana e del Mediterraneo che hanno scritto pagine importanti della storia del continente europeo, ma anche "cantuccio" accogliente per credi e stili di vita differenti. Tuttò ciò si traduce in un ventaglio di registri architettonici e artistici che si offre alla vista ininterrottamente dalla zona collinare fino al lungomare adriatico.

Apprezzarla significa viverla sulla pelle, immergersi in un percorso della memoria che inizia dalle origini protostoriche e romane di cui è testimone colle San Giusto con parte delle mura del castelliere (tipico insediamento altoadriatico dell'Età del bronzo) e i resti, tra gli altri, del foro e del teatro. Il colle, inoltre, rappresenta la prima tappa di un iter spirituale che dalla paleocristiana Basilica di San Giusto, di evidente gusto romanico, porta alla monumentale Sinagoga (tra le più importanti e vaste d'Europa) e termina verso il mare con la neobizantina Chiesa di San Spiridione, (unico Santuario in Italia di fede serbo-ortodossa) e la neoclassica Chiesa di San Nicolò dei Greci (costruita in seguito ai contrasti tra i due rami, greco e serbo, dell'ortodossia cristiana locale) entrambe dislocate lungo le rive del Canale Grande.

Dirigendosi verso la costa si comincia a percepire l'anima multietnica e mitteleuropea di Trieste, legata alla sua vocazione spiccatamente mercantile che nel corso di due secoli ne ha modificato e reso più complesso l'aspetto urbanistico e sociale. Emblema di questo boom economico e demografico sono i tre borghi, Teresiano, Giuseppino e Franceschino, con i fastosi palazzi, molti dei quali nei nomi ricordano i facoltosi mercanti che li hanno commissionati. Da Palazzo Gopcevich e Palazzo Revoltella (espressioni sublimi dell'Eclettismo Storicista di Giovanni Burlam e Friedrich Hitzig) ai monumentali Palazzo Carciotti e Palazzo della Borsa (rispettivamente di Matteo Pertsch e Antonio Mollari), esempi di puro Neoclassicismo, passando per lo stile Liberty di Casa Mordo e quello newyorkese del Grattacielo Rosso.

Il filo rosso che tiene insieme le diverse facce della città è sicuramente la solida memoria civica della sua gente. Ne è una diretta testimonianza la miriade di musei ed edifici commemorativi distesa su tutto il territorio, celebranti il profondo patriottismo dei triestini (nel caso del Museo del Risorgimento e dello storico Caffè S.Marco); la figura del celebre archeologo Johann Joaquim Winckelmann (che l'Orto Lapidario ne ricorda l'assassinio, consumatosi in una locanda del porto nel 1768, tutt'oggi un giallo irrisolto); la condanna della ferocia nazista (simboleggiata dalla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio creato in Italia); il ricordo delle migliaia di vittime del regime titino (con la Foiba di Basovizza, dal 1992 monumento nazionale); il sacrificio dei militari caduti in mare durante la Prima Guerra Mondiale (con il Faro della Vittoria).

Trieste è anche la capitale della grande letteratura europea di James Joyce (cui è dedicato l'omonimo Museo) e di Umberto Saba, che amava riunire nella sua Libreria Antiquaria intellettuali amici del calibro di Italo Svevo, Eugenio Montale e Primo Levi; punto di riferimento internazionale della ricerca scientifica, in quanto sede dell'Area di Ricerca (uno dei più importanti parchi tecnologici d'Europa) e del Sincrotrone Elettra (centro internazionale di fisica teorica); nonchè nome di rilievo nel panorama sportivo internazionale di cui la storica Regata della Barcolana, ospitata ogni seconda domenica di ottobre nel suo meraviglioso golfo, resta un appuntamento dal forte richiamo mediatico.

Questo è il mondo reale che offre Trieste. Tuttavia se si cerca un luogo di fantasia, da sogno, basta raggiungere il promontorio di Miramare. Lì a strapiombo sul mare, protetto dalla vegetazione selvatica, si erge un castello da fiaba, in stile eclettico, rifugio caro all'imperatore Massimiliano d'Asburgo, che lo commissionò tra il 1856 e il 1860 insieme a un elegante parco, completo di numerose specie botaniche di origine tropicale.

Storia

Centro antropizzato già in epoca preistorica, come testimoniano i ritrovamenti archeologici effettuati nelle grotte del Carso. Durante l'età del bronzo e del ferro, vennero costruiti, in cima alle colline, i castellieri (villaggi fortificati) le cui rovine si possono ancora vedere, Trieste fu abitata, prima, dai Veneti - difatti il toponimo Tergeste è venetico (deriva da TERG = 'Mercato' e da ESTE = 'Luogo', entrambi derivanti dall'antico dialetto venetico) - poi, dagli Istri e dai Galli Carni.

A seguito della guerra istriana del 178-177 a.C., Roma riusci a sottomettere la città e tutta l'Istria. In epoca traianea ebbe un notevole sviluppo; difatti sembra sia raffigurata sulla Colonna Traiana. Del periodo permangono interessanti ed eloquenti restimonianze come i resti della basilica e del tempio dedicato alla triade capitolina, sul colle di San Giusto, e quelli del teatro.

Dopo la caduta dell'Impero la città fu, per un breve periodo (752-774), sotto il controllo dei Goti e dei Longobardi. Poi divenne bizantina. I greci istituirono una colonia militare che presidò la città anche dopo il suo passaggio ai Franchi (788). Nel 988 l'Imperatore Lotario II riconobbe l'autorità del vescovo-principe che resistè fino alla istituzione del libero comune, quando il vescovo Giovanni cedette per denaro i diritti politici al podestà Mauro (1236).

La città era stretta tra i patriarcato di Aquileia e la repubblica di Venezia; a quest'ultima i mercanti pagavano il tributo della fidelitas. Le istituzioni comunali resistettero vittoriosamente al tentativo di Marco Ranfo di istituire una signoria; nel 1315 furono redatti gli statuti comunali.

La pressione di Venezia si era, intanto, fatta insostenibile. Trieste cerca di preservasi dandosi all'Austria. Dopo l'istituzione di una Signoria per mano di Ugo di Duino, vassalo degli austriaci, la città venne sconfitta dalla Serenissima e poi distrutta e sottomessa dall'Imperatore Federico III(1469).

Durante la guerra di Cambrai fu, nuovamente, occupata dai veneziani per poi tornare all'Impero. Nel 1719 Carlo VI dichiara Trieste e Fiume porti franchi.

Sotto il governo illuminato di Maria Teresa l'importanza della città e del porto crebbero notevolmente. Trieste era una delle massime città commerciali dell'Impero asburgico e porto principale di Vienna. Sotto l'egida teresiana si sviluppa una moderna borghesia capitalistica e finanziaria. Il periodo napoleonico è gravido di turbolenze: la città, occupata dai francesi, divenne parte delle Province Illiriche. Col congresso di Vienna la città ritorna all'Austria e riprende la solida crescita economica (Lloyd, Arsenale, Assicurazioni Generali). Si diffondono gli ideali romantici e patriottici e si moltiplicano le attività politiche volte all'indipendenza.

Dopo un burrascoso 1848, gli autonomisti (Francesco Hermet ed Attlio Hortis) riescono a conquistare il comune nel 1861; ma poco dopo ritornano gli austriaci. L'irredentismo diviene una causa politica molto sentita sia dalle popolazioni delle terre irridente che dalla nuova opinione pubblica italiana. Nella seconda metà dell'ottocento ci sono molti scontri violenti di piazza e diversi consigli comunali vengono sciolti. Molte le tensioni anche con l'autonomismo sloveno.

Con la caduta dell'Austria-Ungheria, nel 1918, la città torna all'Italia, anche se subisce un arresto economico in quanto erano venute a mancare le condizioni che le avevano concesso il grande sviluppo industriale dell'ottocento. Il fascismo stronca il movimento comunista e l'autonomismo sloveno e ad adibisce la risiera di San Sabba a campo di concentramento.

Con la Repubblica e il trattato di Osimo (che cede definitivamente l'Istria alla Yugoslavia), Trieste vede limitato il proprio ruolo a capoluogo di provincia e città di frontiera, dove affluiscono i profughi istriani. Il dopoguerra è caratterizzato da molte tensioni politiche ed etniche. L'elevazione di Trieste a Capoluogo di Regione ha comportato una notevole crescita del settore pubblico, del terziario e dei servizi.

Dove Mangiare

  • Ristorante Al Granzo, Piazza Venezia, 7
  • Antica Trattoria Suban, Via Comici, 2
  • Ristorante Strabacco, via della Madonnina 5

Teatri

Teatro Cristallo, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia - Politeama Rossetti e Teatro dei Fabbri

Attività

Complessi Bandistici

  • Civica Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi - Città Trieste, nata nel 1919
  • Banda Musicale Arcobaleno
  • Associazione Musicale Folcloristica Triestina Vecia Trieste

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona church t.gif Edifici Religiosi Icona musei t.gif Musei Icona biblio t.gif Biblioteche Icona asso t.gif Associazioni

Bibliografia

  • Ritratti di una città. Trieste tra scritti di viaggio e immagini retrospettive, Sergia Adamo, Ed. Ist. Giuliano di Storia (2004)