GUIDA  Spoleto/Ville e Palazzi

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:Ubicato nel centro storico, alla destra della scalinata d’accesso a [[Spoleto/Ritratto della Città/Piazza del Duomo]], fu costruito nei primi anni del 1500 ed apparteneva (originariamente) ai '''Racani''', illustre famiglia spoletina. Tra il XVII e il XVIII secolo passò alle Famiglie '''Brancaleoni''' prima, ai '''Vari''' poi ed infine agli '''Arroni'''. Presenta una facciata di colore grigio, impreziosita da bellissime decorazioni a graffito, e conserva all’interno un cortile con un bellissimo ninfeo. Oggi l’edificio appartiene all’ '''Università degli Studi di Perugia''' e rappresenta una delle migliori testimonianze dell’arte rinascimentale della città.
 
:Ubicato nel centro storico, alla destra della scalinata d’accesso a [[Spoleto/Ritratto della Città/Piazza del Duomo]], fu costruito nei primi anni del 1500 ed apparteneva (originariamente) ai '''Racani''', illustre famiglia spoletina. Tra il XVII e il XVIII secolo passò alle Famiglie '''Brancaleoni''' prima, ai '''Vari''' poi ed infine agli '''Arroni'''. Presenta una facciata di colore grigio, impreziosita da bellissime decorazioni a graffito, e conserva all’interno un cortile con un bellissimo ninfeo. Oggi l’edificio appartiene all’ '''Università degli Studi di Perugia''' e rappresenta una delle migliori testimonianze dell’arte rinascimentale della città.
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*'''Palazzo Leti''', Via degli Eremiti, 10 Telefono 0743-224930
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:Situato alla periferia centro orientale della città, poco ad ovest della [[Spoleto/Rocca di Albornoz]], fu costruito nella prima metà del XIV secolo ed appartenne alla '''Famiglia Leti''' (di cui prende il nome) che si estinse però nei primi anni del XIX secolo. Nel corso del tempo subì varie trasformazioni e nel XV-XVI secolo prese l’attuale aspetto di un palazzotto gentilizio. Nel XVIII secolo venne trasformato con la realizzazione della parte nord e con la creazione del giardino pensile sul quale vennero edificate le due facciate di chiara fattura neoclassica. Questo spazio esterno conserva ad oggi tutte le caratteristiche del giardino "all’italiana", con frammenti marmorei di varie epoche ed elementi architettonici che disegnano ed ornano l’insieme. In tempi più recenti e dopo un’attenta opera di restauro è stato trasformato in "hotel di charme" e si compone di dodici camere arredate con mobili di pregio e tessuti preziosi, tutte uniche per dimensioni e decori.
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*'''Palazzo Leti Sansi'''
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:Ubicato tra [[Spoleto/Ritratto della Città/Piazza del Mercato]] e l' [[Spoleto/Storia/Arco di Druso e Germanico]], fu fatto erigere dalla '''Famiglia Leti''' nel XVII secolo ove prima era il '''Palazzo del Podestà''' (fu anche a lungo la storica sede del '''Consorzio della Bonificazione Umbra'''), quando fu abbandonato il precedente '''Palazzo Leti''' di '''Via degli Eremiti'''. All’estinzione della Famiglia l’edificio passò alla '''Famiglia Sansi''' . L’esterno presenta un portale elegantemente intagliato che si apre sui blocchi di pietra che rivestono il pian terreno, probabilmente resti del demolito '''Palazzo del Podestà'''. Il piano nobile conserva tuttora, all’interno, i preziosi soffitti lignei e il salone da ballo interamente dipinto.
 
*[[Spoleto/Ville e Palazzi/Villa Redenta]], Via Flaminia, 141
 
*[[Spoleto/Ville e Palazzi/Villa Redenta]], Via Flaminia, 141
 
*[[Spoleto/Ville e Palazzi/Palazzo Rosari-Spada]], Via delle Terme, 5 Telefono 393-2120053
 
*[[Spoleto/Ville e Palazzi/Palazzo Rosari-Spada]], Via delle Terme, 5 Telefono 393-2120053
 
*[[Spoleto/Ville e Palazzi/Casina degli ippocastani]], Viale Giacomo Matteotti, 6 Telefono 0743-47579
 
*[[Spoleto/Ville e Palazzi/Casina degli ippocastani]], Viale Giacomo Matteotti, 6 Telefono 0743-47579
 
[[Categoria:Liste Ville e Palazzi]]
 
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Versione delle 06:19, 7 giu 2019

Spoleto/Ville e Palazzi

  • Palazzo Racani Arroni

Palazzo Racani  Arroni - Panoramica
Palazzo Racani Arroni - Panoramica

Ubicato nel centro storico, alla destra della scalinata d’accesso a Piazza del Duomo, fu costruito nei primi anni del 1500 ed apparteneva (originariamente) ai Racani, illustre famiglia spoletina. Tra il XVII e il XVIII secolo passò alle Famiglie Brancaleoni prima, ai Vari poi ed infine agli Arroni. Presenta una facciata di colore grigio, impreziosita da bellissime decorazioni a graffito, e conserva all’interno un cortile con un bellissimo ninfeo. Oggi l’edificio appartiene all’ Università degli Studi di Perugia e rappresenta una delle migliori testimonianze dell’arte rinascimentale della città.
  • Palazzo Leti, Via degli Eremiti, 10 Telefono 0743-224930

Palazzo Leti - Panoramica
Palazzo Leti - Panoramica

Situato alla periferia centro orientale della città, poco ad ovest della Rocca di Albornoz, fu costruito nella prima metà del XIV secolo ed appartenne alla Famiglia Leti (di cui prende il nome) che si estinse però nei primi anni del XIX secolo. Nel corso del tempo subì varie trasformazioni e nel XV-XVI secolo prese l’attuale aspetto di un palazzotto gentilizio. Nel XVIII secolo venne trasformato con la realizzazione della parte nord e con la creazione del giardino pensile sul quale vennero edificate le due facciate di chiara fattura neoclassica. Questo spazio esterno conserva ad oggi tutte le caratteristiche del giardino "all’italiana", con frammenti marmorei di varie epoche ed elementi architettonici che disegnano ed ornano l’insieme. In tempi più recenti e dopo un’attenta opera di restauro è stato trasformato in "hotel di charme" e si compone di dodici camere arredate con mobili di pregio e tessuti preziosi, tutte uniche per dimensioni e decori.
  • Palazzo Leti Sansi

Zona del Palazzo Leti Sansi - Panoramica
Zona del Palazzo Leti Sansi - Panoramica

Ubicato tra Piazza del Mercato e l' Arco di Druso e Germanico, fu fatto erigere dalla Famiglia Leti nel XVII secolo ove prima era il Palazzo del Podestà (fu anche a lungo la storica sede del Consorzio della Bonificazione Umbra), quando fu abbandonato il precedente Palazzo Leti di Via degli Eremiti. All’estinzione della Famiglia l’edificio passò alla Famiglia Sansi . L’esterno presenta un portale elegantemente intagliato che si apre sui blocchi di pietra che rivestono il pian terreno, probabilmente resti del demolito Palazzo del Podestà. Il piano nobile conserva tuttora, all’interno, i preziosi soffitti lignei e il salone da ballo interamente dipinto.