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Nel seicento il borgo ed il castello sono oggetto di pesanti interventi urbanistici ed architettonici da parte dei francesi. Nel 1708 i Savoia prendono definitivo possesso di Exilles.
 
Nel seicento il borgo ed il castello sono oggetto di pesanti interventi urbanistici ed architettonici da parte dei francesi. Nel 1708 i Savoia prendono definitivo possesso di Exilles.
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Il Santo Patrono , Pietro , figlio di Giona e fratello di Andrea , primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente . Morì martire sotto l’imperatore Nerone trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense . Si ricorda liturgicamente il 29 giugno .
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==Frazioni==
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==Da Vedere==
 
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===Il Forte===
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*Il Forte
 
[[Immagine:Exilles - Forte - Veduta esterna.jpg|thumb|right|Il forte di Exilles]]
 
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Millenaria è la storia di questa fortezza, i cui cannoni sono stati, di volta in volta, rivolti o a nord o a sud. Con buona probabilità l'''oppida'' celtico ed il ''castrum'' romano erano a valle: in epoca medievale iniziò la costruzione del castello là dove oggi sorge. Al primo dongione germanico si sostituisce il castello voluto dal re di Francia per proteggere i propri confini.  
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:Millenaria è la storia di questa fortezza, i cui cannoni sono stati, di volta in volta, rivolti o a nord o a sud. Con buona probabilità l'''oppida'' celtico ed il ''castrum'' romano erano a valle: in epoca medievale iniziò la costruzione del castello là dove oggi sorge. Al primo dongione germanico si sostituisce il castello voluto dal re di Francia per proteggere i propri confini.  
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:Subisce un primo grosso intervento di restauro nel 1600 ad opera di Jean de Beins. Passato definitivamente in mano piemontese col trattato di Utrecht nel 1713, i lavori di ampliamento vengono affidati ad Ignazio Bertola e durano dal 1728 al 1733.
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:Il trattato di Parigi fra regno Sabaudo e Francia ne impone la demolizione nel 1796 e viene ricostruito nelle forme attuali nel 1819 ad opera di '''Giovanni Antonio Rana'''. Venne ulteriormente ampliati nel 1874 e pienamente utilizzato nel 1915-18 e, nuovamente, fino al 1943.
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:Dopo essere stato abbandonato è stato infine trasformato in Museo.
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:Orari : dal 15 aprile al 30 settembre dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedi) e dal 1 ottobre al 14 aprile dalle 10 alle 14 (chiuso il lunedi)
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*Parrocchiale di San Pietro Apostolo
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:Si tratta di una bella fabbrica romanica decorata con un sontuoso portale tardogotico ed un prezioso altare dorato del seicento.
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*Cappella di San Rocco
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:Bella costruzione del '''1660'''.
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*Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo
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*Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (in località Cels)
  
Subisce un primo grosso intervento di restauro nel 1600 ad opera di Jean de Beins. Passato definitivamente in mano piemontese col trattato di Utrecht nel 1713, i lavori di ampliamento vengono affidati ad Ignazio Bertola e durano dal 1728 al 1733.
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==Curiosità==
 
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Il trattato di Parigi fra regno Sabaudo e Francia ne impone la demolizione nel 1796 e viene ricostruito nelle forme attuali nel 1819 ad opera di '''Giovanni Antonio Rana'''. Venne ulteriormente ampliati nel 1874 e pienamente utilizzato nel 1915-18 e, nuovamente, fino al 1943.
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Dopo essere stato abbandonato è stato infine trasformato in Museo.
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====Orari====
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Dal 15 aprile al 30 settembre dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedi)
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e dal 1 ottobre al 14 aprile dalle 10 alle 14 (chiuso il lunedi)
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Nel castello furono ospiti: Zizim, fratello del Sultano Baiazet II, nel 1482; come prigioniero vi soggiornò anche il leggendario Maschera di Ferro. Un uomo misterioso e dal volto coperto dalla maschera, poichè, sembra, fosse il padre illegittimo del re francese Luigi XIV
 
Nel castello furono ospiti: Zizim, fratello del Sultano Baiazet II, nel 1482; come prigioniero vi soggiornò anche il leggendario Maschera di Ferro. Un uomo misterioso e dal volto coperto dalla maschera, poichè, sembra, fosse il padre illegittimo del re francese Luigi XIV
 
===Parrocchiale di San Pietro Apostolo===
 
Si tratta di una bella fabbrica romanica decorata con un sontuoso portale tardogotico ed un prezioso altare dorato del seicento.
 
 
===Cappella di San Rocco===
 
Bella costruzione del '''1660'''.
 
 
===Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo===
 
 
===Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (in località Cels)===
 
 
===Cappella di San Rocco===
 
  
 
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==Eventi==

Versione delle 13:36, 11 gen 2011

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Panorama di Exilles

Exilles è situato in Piemonte in Provincia di Torino, su di una dorsale fra le valli della Dora e del Galambra e del Chisone, nell'alta val di Susa. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, San Pietro.

Confina con i comuni di: Usseaux, Chiomonte, Giaglione, Pragelato, Salbertrand e Bardonecchia.

E' a circa sessantasette chilometri da Torino.

Indice

Storia

I primi insediamenti risalgono alle penetrazioni gallo-liguri del 1000 a.C. Fu importante oppida celtica del regno coziano, col nome di Excingomagus. Fu, poi, romana e, alla caduta dell'Impero, oggetto di incursioni ed insediamenti goti. A questi ultimi, con tutta probabilità, si deve la costruzione dei primi insediamenti militari sullo sperone roccioso, giacchè i primi castra erano a valle.

Nell'VIII secolo è distrutta dai Franchi. Inglobata dal Delfinato, i francesi, nel mille, promuovono il rimodernamento del Castello, punto nevralgico di difesa, soprattutto nei riguardi dei Savoia. Sfruttando le guerre di religione, Carlo Emanuele I di Savoia riuscirà a mettere le mani sulla città, brevemente, solo nel 1593.

Nel seicento il borgo ed il castello sono oggetto di pesanti interventi urbanistici ed architettonici da parte dei francesi. Nel 1708 i Savoia prendono definitivo possesso di Exilles.

Il Santo Patrono , Pietro , figlio di Giona e fratello di Andrea , primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente . Morì martire sotto l’imperatore Nerone trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense . Si ricorda liturgicamente il 29 giugno .

Frazioni

  • Cels
  • Chanbons
  • Deveys
  • San Colombano.

Da Vedere

  • Il Forte
Il forte di Exilles
Millenaria è la storia di questa fortezza, i cui cannoni sono stati, di volta in volta, rivolti o a nord o a sud. Con buona probabilità l'oppida celtico ed il castrum romano erano a valle: in epoca medievale iniziò la costruzione del castello là dove oggi sorge. Al primo dongione germanico si sostituisce il castello voluto dal re di Francia per proteggere i propri confini.
Subisce un primo grosso intervento di restauro nel 1600 ad opera di Jean de Beins. Passato definitivamente in mano piemontese col trattato di Utrecht nel 1713, i lavori di ampliamento vengono affidati ad Ignazio Bertola e durano dal 1728 al 1733.
Il trattato di Parigi fra regno Sabaudo e Francia ne impone la demolizione nel 1796 e viene ricostruito nelle forme attuali nel 1819 ad opera di Giovanni Antonio Rana. Venne ulteriormente ampliati nel 1874 e pienamente utilizzato nel 1915-18 e, nuovamente, fino al 1943.
Dopo essere stato abbandonato è stato infine trasformato in Museo.
Orari : dal 15 aprile al 30 settembre dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedi) e dal 1 ottobre al 14 aprile dalle 10 alle 14 (chiuso il lunedi)
  • Parrocchiale di San Pietro Apostolo
Si tratta di una bella fabbrica romanica decorata con un sontuoso portale tardogotico ed un prezioso altare dorato del seicento.
  • Cappella di San Rocco
Bella costruzione del 1660.
  • Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo
  • Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (in località Cels)

Curiosità

Nel castello furono ospiti: Zizim, fratello del Sultano Baiazet II, nel 1482; come prigioniero vi soggiornò anche il leggendario Maschera di Ferro. Un uomo misterioso e dal volto coperto dalla maschera, poichè, sembra, fosse il padre illegittimo del re francese Luigi XIV

Eventi

  • Rievocazione storica "Exilles Città" (una giornata di festa ambientata e con l'atmosfera tra il 1880 ed il 1910),mese di settembre (annuale)

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Bibliografia

  • Il Forte di Exilles. Guida alla visita, Mauro Minola, Ed. Susalibri (2003)
  • Exilles, tra storia, mito e leggenda, L. Bernard, Ed. Melli