GUIDA  Exilles

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'''Exilles''' è situato nel [[Piemonte]] nella [[Provincia di Torino]]. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, San Pietro. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo; Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (in località Cels); Cappella di San Rocco. Da Vedere: Forte di Exilles.
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'''Exilles''' è situato nel [[Piemonte]] nella [[Provincia di Torino]], su di una dorsale fra le valli della Dora e del Galambra e del Chisone, nell'alta val di Susa. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, San Pietro. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo; Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (in località Cels); Cappella di San Rocco. Da Vedere: Forte di Exilles.
  
 
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==Storia==
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I primi insediamenti risalgono alle penetrazioni gallo-liguri del 1000 a.C. Fu importante oppida celtica del regno coziano, col nome di ''Excingomagus''. Fu, poi, romana e, alla caduta dell'Impero, oggetto di incursioni ed insediamenti goti. A questi ultimi, con tutta probabilità, si deve la costruzione dei primi insediamenti militari sullo sperone roccioso, giacchè i primi castra erano a valle.
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Nell'VIII secolo è distrutta dai Franchi. Inglobata dal Delfinato, i francesi, nel mille, promuovono il rimodernamento del Castello, punto nevralgico di difesa, soprattutto nei riguardi dei Savoia. Sfruttando le guerre di religione, Carlo Emanuele I di Savoia riuscirà a mettere le mani sulla città, brevemente, solo nel 1593.
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Nel seicento il borgo ed il castello sono oggetto di pesanti interventi urbanistici ed architettonici da parte dei francesi. Nel 1708 i Savoia prendono definitivo possesso di Exilles.
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==Da vedere==
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===Il Castello===
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Millenaria è la storia di questa fortezza, i cui cannoni sono stati, di volta in volta, rivolti o a nord o a sud. Con buona probabilità l'''oppida'' celtico ed il ''castrum'' romano erano a valle: in epoca medievale iniziò la costruzione del castello là dove oggi sorge. Al primo dongione germanico si sostituisce il castello voluto dal re di Francia per proteggere i propri confini.
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Subisce un primo grosso intervento di restauro nel 1600 ad opera di Jean de Beins. Passato definitivamente in mano piemontese col trattato di Utrecht nel 1713, i lavori di ampliamento vengono affidati ad Ignazio Bertola e durano dal 1728 al 1733.
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Il trattato di Parigi fra regno Sabaudo e Francia ne impone la demolizione nel 1796 e viene ricostruito nelle forme attuali nel 1819 ad opera di '''Giovanni Antonio Rana'''. Venne ulteriormente ampliati nel 1874 e pienamente utilizzato nel 1915-18 e, nuovamente, fino al 1943.
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Dopo essere stato abbandonato è stato infine trasformato in Museo.
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====Orari====
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Dal 15 aprile al 30 settembre dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedi)
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e dal 1 ottobre al 14 aprile dalle 10 alle 14 (chiuso il lunedi)
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====Curiosità====
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Nel castello furono ospiti: Zizim, fratello del Sultano Baiazet II, nel 1482; come prigioniero vi soggiornò anche il leggendario Maschera di Ferro. Un uomo misterioso e dal volto coperto dalla maschera, poichè, sembra, fosse il padre illegittimo del re francese Luigi XIV
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===Parrocchiale di San Pietro Apostolo===
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Si tratta di una bella fabbrica romanica decorata con un sontuoso portale tardogotico ed un prezioso altare dorato del seicento.
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===Cappella di San Rocco===
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Bella costruzione del 1660.
  
 
==Informazioni Utili==
 
==Informazioni Utili==

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Exilles è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino, su di una dorsale fra le valli della Dora e del Galambra e del Chisone, nell'alta val di Susa. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, San Pietro. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo; Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo (in località Cels); Cappella di San Rocco. Da Vedere: Forte di Exilles.

Confina con i comuni di: Usseaux, Chiomonte, Giaglione, Pragelato, Salbertrand e Bardonecchia. E' a circa sessantasette chilometri da Torino.

Indice

Storia

I primi insediamenti risalgono alle penetrazioni gallo-liguri del 1000 a.C. Fu importante oppida celtica del regno coziano, col nome di Excingomagus. Fu, poi, romana e, alla caduta dell'Impero, oggetto di incursioni ed insediamenti goti. A questi ultimi, con tutta probabilità, si deve la costruzione dei primi insediamenti militari sullo sperone roccioso, giacchè i primi castra erano a valle.

Nell'VIII secolo è distrutta dai Franchi. Inglobata dal Delfinato, i francesi, nel mille, promuovono il rimodernamento del Castello, punto nevralgico di difesa, soprattutto nei riguardi dei Savoia. Sfruttando le guerre di religione, Carlo Emanuele I di Savoia riuscirà a mettere le mani sulla città, brevemente, solo nel 1593.

Nel seicento il borgo ed il castello sono oggetto di pesanti interventi urbanistici ed architettonici da parte dei francesi. Nel 1708 i Savoia prendono definitivo possesso di Exilles.

Da vedere

Il Castello

Millenaria è la storia di questa fortezza, i cui cannoni sono stati, di volta in volta, rivolti o a nord o a sud. Con buona probabilità l'oppida celtico ed il castrum romano erano a valle: in epoca medievale iniziò la costruzione del castello là dove oggi sorge. Al primo dongione germanico si sostituisce il castello voluto dal re di Francia per proteggere i propri confini.

Subisce un primo grosso intervento di restauro nel 1600 ad opera di Jean de Beins. Passato definitivamente in mano piemontese col trattato di Utrecht nel 1713, i lavori di ampliamento vengono affidati ad Ignazio Bertola e durano dal 1728 al 1733.

Il trattato di Parigi fra regno Sabaudo e Francia ne impone la demolizione nel 1796 e viene ricostruito nelle forme attuali nel 1819 ad opera di Giovanni Antonio Rana. Venne ulteriormente ampliati nel 1874 e pienamente utilizzato nel 1915-18 e, nuovamente, fino al 1943.

Dopo essere stato abbandonato è stato infine trasformato in Museo.

Orari

Dal 15 aprile al 30 settembre dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedi) e dal 1 ottobre al 14 aprile dalle 10 alle 14 (chiuso il lunedi)

Curiosità

Nel castello furono ospiti: Zizim, fratello del Sultano Baiazet II, nel 1482; come prigioniero vi soggiornò anche il leggendario Maschera di Ferro. Un uomo misterioso e dal volto coperto dalla maschera, poichè, sembra, fosse il padre illegittimo del re francese Luigi XIV

Parrocchiale di San Pietro Apostolo

Si tratta di una bella fabbrica romanica decorata con un sontuoso portale tardogotico ed un prezioso altare dorato del seicento.

Cappella di San Rocco

Bella costruzione del 1660.

Informazioni Utili

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