GUIDA  Bacoli

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;Cento Camerelle
 
:Impianto di cisterne noto anche con il nome di "Prigioni di Nerone" (probabilmente a causa dell'intricato reticolo della sua pianta), apparteneva alla villa privata romana di Quinto Ortensio Ortalo.
 
;Piscina Mirabilis
 
:Scavata nel tufo, era alimentata dall'acquedotto del Serino, fu costruita per il rifornimento d'acqua della flotta imperiale romana stazionante a Miseno.
 
;Tomba di Agrippina (detto ODEON)
 
:Erroneamente identificato come la tomba di Agrippina, l'edificio è in realtà un antico teatro (risalente al I secolo d. C.), così come dimostra la sua struttura. Formato da tre corridoi semicircolari, coperti da volte e disposti su più livelli. Al corridoio superiore vi si accedeva attraverso delle scale che consentivano l'accesso ad una sorta di androne su cui si affacciavano archi e finestrelle. Internamente i corridoi erano collegati tra loro grazie alla presenza di scale. Notevole esempio di architettura di epoca romana.
 
;Colombari Romani
 
:Nicchie che in epoca romana contenevano urne. All'interno di queste nicchie erano anche presenti sgabelli in pietra per far sedere i parenti dei defunti.
 
 
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Versione delle 14:33, 27 feb 2009

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Chiesa di Sant'Anna

Bacoli è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 26 luglio si festeggia il Patrono, Sant'Anna. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Sant'Anna.

Confina con i comuni di: Pozzuoli e Monte di Procida.

Indice

Ritratto della Città

L'origine del nome è collegata all'antica denominazione del luogo: Bauli, chiamata così perché sede del tempio di Ercole Boario. Difatti lo stemma cittadino reca la figura di Ercole con dei buoi, proprio a simboleggiare il passato greco della città.

Bacoli, infatti, fu colonizzata dai Greci che la utilizzarono come zona militare e per l'espansione territoriale; e dai Romani che sfruttarono appieno le sue bellezze paesaggistiche, ma soprattutto quelle terapeutiche delle acque. Fecero costruire ponti e piscine per collegare la città alle zone limitrofe e per spingere i turisti a curarsi nelle loro acque.

Inoltre la bellezza della zona aumentò anche con la costruzione di ville e palazzi signorili che resero la città una vera zona di lusso e ozi.

Tuttavia con la caduta del dominio romano, le invasioni barbariche fecero perdere alla città il suo ruolo di peculiarità nel Sud Italia e in poco tempo le zone, prima ricche di ville e giardini, si trasformarono in selve.

Solo a partire dal XVII secolo alcuni abitanti di Pozzuoli e Procida iniziarono a disboscare le selve che furono, poi, abitate da agricoltori ebraici. Le testimonianze della loro presenza sono da ritrovarsi in alcuni nomi e cognomi biblici tra le attuali popolazioni e in alcuni piatti tipici.

Da allora la città continuò a espandersi, ottenendo definitivamente l'autonomia il 19 marzo 1919 staccandosi dal comune di Pozzuoli.

Attività Economiche

L'economia della città è di tipo turistico, soprattutto per il mare, il paesaggio e gli antichi resti architettonici della civiltà romana.

Da Vedere

Siti Archeologici

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via Risorgimento, 36

Dove Mangiare

  • Ristorante Da Fefè, Via della Shoah 15, località Casevecchie, Telefono 081/5233011 [1]
  • Ristorante La Catagna, Via Pennata 26, Telefono 081/5234218 [2]

Lapidi Commemorative

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Bacoli. Le strade, la storia, Stefano Guarino, Ed. Il Punto di Partenza (2006)
  • Il Castello e l'area archeologica di Baia, Paola Miniero, Ed. Mondadori Electa (2000)
  • Il velo del tempo. Storie di pietre, di vita e di anime del centro antico di Bacoli, Ciro Amoroso, Ed. Il Punto di Partenza (2006)
  • Il castello di Baia, G. Picone (1978)
  • Bacoli in pace e in guerra, Gianni Race, Ed. Il Punto di Partenza (2003)