GUIDA Caprie
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| + | Caprie è un comune della val di Susa sulle sponde della Dora Riparia. La città si è chiamata Chiavriè fino al '''1937'''; con l'instaurazione della dittatura fascista, che non tollerava nome o espressioni straniere, si è mutato il toponimo portandolo al latino Capriaè. La conformazione del territorio è particolarmente variegato grazie ai corsi d'acqua nelle bancate calcaree e le pareti che scendono a strapiombo verso la valle, note in tutta la regione, sono un imperdibile attrazione per tutti gli appassionati di climbing. Sfortunatamente è difficile tracciare un quadro dettagliato delle origine del borgo. I reperti emersi a seguito di scavi archeologici, sono pressoché insufficienti per ricostruire gli insediamenti latini presumibilmente stanziatisi nel territorio. Storici affermano che lungo i sentieri capriesi sorgeva l'''oppidum'' di ''Ocelum'' insediamento orientale del regno di '''Cozio'''. Scarse sono le informazioni per l'epoca medievale. Ciò che è certo è che anche a Capriè, così come altre città del torinese, venne sconvolta dagli assedi di eserciti stranieri. Nel 1768 fu acquistata dal re e ceduta successivamente come feudo a Ignazio Somis, componente di una celebre famiglia di violinisti. Nel '''1814''' Capriè tornò ai Savoia seguendo conseguentemente le vicende della dinastia. | ||
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Versione delle 13:23, 6 mar 2009
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Caprie è situato in Piemonte in Provincia di Torino. Il 16 luglio si festeggia il Patrono, Madonna del Carmine. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta (in località Celle); Chiesa Parrocchiale di San Pancrazio; Parrocchiale di San Rocco (in località Novaretto).
Confina con i comuni di: Condove, Chiusa di San Michele, Sant'Ambrogio di Torino, Rubiana e Villar Dora. E' a circa trentacinque chilometri da Torino.
Indice |
Ritratto della Città
Caprie è un comune della val di Susa sulle sponde della Dora Riparia. La città si è chiamata Chiavriè fino al 1937; con l'instaurazione della dittatura fascista, che non tollerava nome o espressioni straniere, si è mutato il toponimo portandolo al latino Capriaè. La conformazione del territorio è particolarmente variegato grazie ai corsi d'acqua nelle bancate calcaree e le pareti che scendono a strapiombo verso la valle, note in tutta la regione, sono un imperdibile attrazione per tutti gli appassionati di climbing. Sfortunatamente è difficile tracciare un quadro dettagliato delle origine del borgo. I reperti emersi a seguito di scavi archeologici, sono pressoché insufficienti per ricostruire gli insediamenti latini presumibilmente stanziatisi nel territorio. Storici affermano che lungo i sentieri capriesi sorgeva l'oppidum di Ocelum insediamento orientale del regno di Cozio. Scarse sono le informazioni per l'epoca medievale. Ciò che è certo è che anche a Capriè, così come altre città del torinese, venne sconvolta dagli assedi di eserciti stranieri. Nel 1768 fu acquistata dal re e ceduta successivamente come feudo a Ignazio Somis, componente di una celebre famiglia di violinisti. Nel 1814 Capriè tornò ai Savoia seguendo conseguentemente le vicende della dinastia.
Da Vedere
Dove Mangiare
- Bar Trattoria Del Lago, Viale Kennedy, 51
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Piazza della Libertà, 1
Complessi Bandistici
- Società Filarmonica Giuseppe Verdi, Via Braere, 15
Bibliografia
- Chiavrie: storia di un comune e di tre comunita, Caprie, Celle e Novaretto, Giorgio Jannon; Edizioni del Graffio
