GUIDA  Caravino

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==Storia==
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Arroccata tra le colline del torinese sorge la piccola cittadina di Caravino. Le sue origini sono romane e sono attestate dal ritrovamento in loco di oggetti risalenti al II e al III secolo dopo Cristo. Per l'origine del toponimo vi sono tre ipotesi. La prima vede le radici dal nome "covra", ovvero capra, in riferimento all'allevamento di capre; la seconda è orientata al termine "''Quadrata''" per la posiziona centrale tra i due importanti nuclei di potere del tempo, [[Vercelli]] e [[Ivrea]]; l'ultima è incentrata nell'espressione "carra a vino", antica misura per il vino. A inizio XI secolo Caravino era attestata come feudo dei conti Masino- Valperga, i quali diedero ordine di far costruire l'omonimo castello, oggi punto di forza della città. Nel 1300 Caravino viene messa più volta e ferro e fuoco per le dure lotte tra Vercelli e Ivrea istigate in gran parte dal marchese di Monferrato. Nel 1248 la valle del Canavese venne donata dall'Imperatore '''Federico II''' al '''conte Tommaso di Savoia''' e i Masino cedettero parte del Castello alla potente dinastia piemontese. I signore di Caravino con questo gesto dimostrarono fedeltà alla famiglia sabauda e nel 1387 vi prestarono solenne giuramento. La città, da quel momento divenne fortemente instabile, perennemente contesa tra i Savoia e Monferrato. Da qui i tanti scontri sul territorio. Nei primi decenni del '500 prima gli spagnoli, poi i francesi compirono atti di vandalismo nella città, la calma fu ripristinata soltanto con la firma del trattato di Cateau Cambresis. Appena un secolo dopo un'altra terribile catastrofe si abbattè su Caravino, la terribile epidemia della peste che numerosi morti aveva provocato in Europa si abbatteva anche qui, mietendo numerose vittime. Dopo essere divenuta territorio di conquiesta napoleonica la città fu inglobata successivamente alle proprietà dei Savoia. Nel 1949 il centro riprende la sua autonomia e il nome Masino è assegnato a una frazione del nascente comune.
  
 
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==Dove Mangiare==

Versione delle 11:55, 9 mar 2009

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Caravino è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 25 luglio si festeggia il Patrono, San Giacomo. Tra gli edifici religiosi: Cappella della Madonna delle Grazie; Cappella di San Rocco; Cappella di San Salvatore.

Confina con i comuni di: Strambino, Cossano Canavese, Ivrea, Settimo Rottaro, Vestignè, Borgomasino, Albiano d'Ivrea e Azeglio.

Indice

Storia

Arroccata tra le colline del torinese sorge la piccola cittadina di Caravino. Le sue origini sono romane e sono attestate dal ritrovamento in loco di oggetti risalenti al II e al III secolo dopo Cristo. Per l'origine del toponimo vi sono tre ipotesi. La prima vede le radici dal nome "covra", ovvero capra, in riferimento all'allevamento di capre; la seconda è orientata al termine "Quadrata" per la posiziona centrale tra i due importanti nuclei di potere del tempo, Vercelli e Ivrea; l'ultima è incentrata nell'espressione "carra a vino", antica misura per il vino. A inizio XI secolo Caravino era attestata come feudo dei conti Masino- Valperga, i quali diedero ordine di far costruire l'omonimo castello, oggi punto di forza della città. Nel 1300 Caravino viene messa più volta e ferro e fuoco per le dure lotte tra Vercelli e Ivrea istigate in gran parte dal marchese di Monferrato. Nel 1248 la valle del Canavese venne donata dall'Imperatore Federico II al conte Tommaso di Savoia e i Masino cedettero parte del Castello alla potente dinastia piemontese. I signore di Caravino con questo gesto dimostrarono fedeltà alla famiglia sabauda e nel 1387 vi prestarono solenne giuramento. La città, da quel momento divenne fortemente instabile, perennemente contesa tra i Savoia e Monferrato. Da qui i tanti scontri sul territorio. Nei primi decenni del '500 prima gli spagnoli, poi i francesi compirono atti di vandalismo nella città, la calma fu ripristinata soltanto con la firma del trattato di Cateau Cambresis. Appena un secolo dopo un'altra terribile catastrofe si abbattè su Caravino, la terribile epidemia della peste che numerosi morti aveva provocato in Europa si abbatteva anche qui, mietendo numerose vittime. Dopo essere divenuta territorio di conquiesta napoleonica la città fu inglobata successivamente alle proprietà dei Savoia. Nel 1949 il centro riprende la sua autonomia e il nome Masino è assegnato a una frazione del nascente comune.

Dove Mangiare

  • Ristorante Masino, Via Valentino, 12

Biblioteche

  • Biblioteca Valperga di Masino e di Caluso, Castello di Masino - Masino

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Volontari Assistenza Soccorso Caravino, Via San Solutore 1