GUIDA Bardonecchia
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*'''Tour d’Amoun''' | *'''Tour d’Amoun''' | ||
:è ricordata come teatro di un sanguinoso episodio delle guerre di religione quando , nel 1562 , guidati dal capitano La Cazette , i Cattolici appiccarono il fuoco all’edificio dove si erano rifugiati i 125 Protestanti superstiti della battaglia . | :è ricordata come teatro di un sanguinoso episodio delle guerre di religione quando , nel 1562 , guidati dal capitano La Cazette , i Cattolici appiccarono il fuoco all’edificio dove si erano rifugiati i 125 Protestanti superstiti della battaglia . | ||
| + | *'''Cappella di San Rocco''' | ||
| + | :Nel 1630 una terribile epidemia di peste decimò la popolazione . Per scongiurare l’ulteriore diffusione della malattia , gli abitanti di Bardonecchia ricorsero a San Rocco ( vissuto nel XIV secolo, originario della Francia Meridionale ed anch’egli colpito dal morbo , secondo la leggenda si salvò grazie alle cure del suo cane che , quotidianamente , gli leccava le ferite e prelevava ogni giorno un pane dalla mensa del suo ricco padrone per nutrirlo ) con un voto solenne : venne costruita in suo onore la cappella in località “Le Manne” dove tutt’oggi , il giovedì a metà della Quaresima , viene celebrata una funzione religiosa solenne alla quale partecipa tutta la popolazione . | ||
==Miti e Leggende== | ==Miti e Leggende== | ||
Versione delle 12:46, 28 gen 2011
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Bardonecchia è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 13 agosto si festeggia il Patrono, Sant'Ippolito. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di San Pietro Apostolo (in località Rochemolles); Parrocchiale di Sant'Andrea (in località Millaures); Parrocchiale di Sant'Antonio Abate (in località Melezet).
Confina con i comuni di: Exilles, Oulx e Salbertrand. E' a circa novanta chilometri da Torino.
Indice |
Ritratto della Città
- Comunità di frontiera con la Francia , di profonde radici alpine , ha visto scorrere tutta la sua storia attorno alle strade , ai valichi , ai colli maggiori o minori ( facili o impervi ) che superano le sue montagne . Inizialmente con vocazione contadina ed allevatrice del bestiame , ha tolto alla montagna e alle brevi stagioni quanto gli era necessario per sopravvivere . Alla fine del 1800 , con l’arrivo dei primi esponenti dell'aristocrazia e della borghesia torinese e genovese ( a seguito dell'apertura del tunnel ferroviario del Frejus ) , perse la sua caratteristica di borgo montano per aprire la nuova vocazione al turismo . Oggi ha acquisito professionalità specifiche per accogliere , nel suo ambiente , un gran numero di turisti .
- Il Santo Patrono , Ippolito di Roma ( nato in Asia alla fine del III sec. d. C. e morto in Sardegna nel 235) , fu un teologo e scrittore cristiano . Primo antipapa nella storia della Chiesa , prima della morte , si riconciliò con il Papa legittimo e subì il martirio . Protettore dei cavalli viene ricordato liturgicamente il 13 agosto.
Frazioni
- Les Arnaus
- Melezet
- Millaures
- Rochemolles
Da Vedere
- Le quattro meridiane :
- esempi di quell'arte minore della pittura muraria che era diffusa lungo l'arco alpino dal XVIII al XX secolo si trovano nel Borgo Vecchio del capoluogo ( casa Allemand in Piazza Suspize , casa Ambrois in Via Herbarel , casa Pellerin in via Fiume e Casa Clovis Ambrois in via Pasubio ) .
- Il Palazzo delle Feste
- Il Palazzo delle Feste/Centro Congressi è sito in un edificio in stile liberty costruito nel 1910 ( e terminato definitivamente dopo la prima guerra mondiale ) nella zona in cui anticamente sorgeva la Cappella del Santo Sepolcro ( completamente sommersa dai sedimenti alluvionali del torrente Rho negli anni 1872 e 1873). Dispone di due sale sovrapposte , denominate "Giolitti" e "Viglione" ( utilizzabili sia tra esse collegate che indipendenti ) che offrono una capienza totale di settecento posti . In esso si svolgono rappresentazioni teatrali ( liriche e di prosa ) , spettacoli cinematografici , concerti , conferenze e convegni .
Pasticcerie e Gelaterie
- Pasticceria " Ugetti Franco " , Via Medail , 80 Telefono 0122-99036
- Pasticceria " C.M. Sas di Duò Cristian & C. Pasticceriaduò'", Via Medail , 56 Telefono 0122-99562
- Pasticceria " Minniti Stefano snc ", Via Giolitti , 7 Telefono 0122-99767
- Pasticceria " Le dolci tentazioni ", Via Medail , 102 Telefono 0122-432051/0122-432052
Numeri Utili
- Banca Intesa San Paolo , Via Medail , 53 Telefono 0122-99018
- Banca Unicredit s.p.a. , Via Medail , 31 Telefono 0122-909611
- Cinema , Via Montenero , 43 Telefono 0122-99633 [1]
- Commissariato Polizia , Viale Vittorio 1 Telefono 0122-909411
- Comando Carabinieri , Via Montello , 56 Telefono 0122-902424/0122-99004
- Comando Guardia di Finanza, Via Sommeiller , 13 Telefono 0122-99003
- Comune, Piazza Alcide De Gasperi ,1 Telefono 0122-909911
- Farmacia , Piazza Don Vachet , 1 Telefono 0122-999172
- Farmacia , Via Medail , 59 Telefono 0122-999131
- Palazzo delle Feste , Piazza Valle Stretta , 1/A Telefono 0122-901538
- Polizia Municipale , Piazza Alcide De Gasperi , 1 Telefono 0122-909971
- Scuole elementari “ Don Fontan “ , Viale Bramafam , 17 Telefono 0122-999262
- Scuole materne “Monsignor Bellando “ , Viale Bramafam 17 Telefono 0122-999229
- Scuole Tecniche “ Frejus “ , Via Genova , 4 Telefono 0122-901998/0122-999742
- Scuole , Piazza Alcide De Gasperi , 3 Telefono 0122-999225
- Ufficio Postale , Via Medail , 42 Telefono 0122-909311
Musei
- Il Museo Civico
- edificio ottocentesco ( sede dell' antica casa comunale ) accoglie uno spaccato della vita e della cultura della gente di montagna , legato all'economia agricola e pastorale che caratterizzava il paese , prima dell'avvento del turismo . Sono raccolti oggetti ( tra i quali il costume femminile locale e preziosi pizzi realizzati al tombolo ), fotografie ( che ritraggono momenti di lavoro di un tempo ) , mobili , arredi ed attrezzi legati alla vita quotidiana ed una piccola sezione di arte sacra ed antichità religiose .
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Viale Bramafan, 17
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Gruppo di Intervento Sociale, Piazza De Gasperi, 1
Curiosità
- La devozione dei Mystères
- Sino al 1700 , sui sagrati delle chiese , venivano recitati i “ mystères “ ( le storie del martirio dei Santi ) per incutere nel popolo il terrore del male e del peccato . Fra i più celebri testi sacri esiste lo scartafaccio occitano di Sant’Antonio di Névache dei primi del Cinquecento , composto probabilmente da un giovane di Bardonecchia.
- Pero
- Al centro della Piazza Suspize , nel capoluogo , rimane un vecchio pero di circa 300 anni .
- Canapa
- in località “Ciambìë” ( canapa ) , in passato , l'area era adibita alla coltivazione della pianta dal cui fusto veniva ricavata la fibra ( attraverso una serie di lavorazioni ) destinata alla tessitura per la realizzazione di lenzuola e di indumenti.
- Tour d’Amoun
- è ricordata come teatro di un sanguinoso episodio delle guerre di religione quando , nel 1562 , guidati dal capitano La Cazette , i Cattolici appiccarono il fuoco all’edificio dove si erano rifugiati i 125 Protestanti superstiti della battaglia .
- Cappella di San Rocco
- Nel 1630 una terribile epidemia di peste decimò la popolazione . Per scongiurare l’ulteriore diffusione della malattia , gli abitanti di Bardonecchia ricorsero a San Rocco ( vissuto nel XIV secolo, originario della Francia Meridionale ed anch’egli colpito dal morbo , secondo la leggenda si salvò grazie alle cure del suo cane che , quotidianamente , gli leccava le ferite e prelevava ogni giorno un pane dalla mensa del suo ricco padrone per nutrirlo ) con un voto solenne : venne costruita in suo onore la cappella in località “Le Manne” dove tutt’oggi , il giovedì a metà della Quaresima , viene celebrata una funzione religiosa solenne alla quale partecipa tutta la popolazione .
Miti e Leggende
- Il tesoro nascosto
- Sulle pendici del Monte Seguret vi sono delle grosse grotte utilizzate come covo dalle bande di predoni saraceni che infestarono la valle di Susa all'inizio del X secolo. Secondo una leggenda , celerebbero niente meno , che il favoloso tesoro del califfo Abdullah Hassan .
Opere Ingegneristiche
- Traforo ferroviario del Frejus
- il 30 agosto 1857 , con un viaggio attraverso Susa , Lanslebourg , Modane , Saint Jean de Maurienne, :Chambery ed il fiume Rodano ( l’allora confine del Regno Sabaudo con la Francia ), il Re Vittorio :Emanuele inaugurò ufficialmente l’inizio dei lavori di perforazione.
- Il giorno di Natale del 1870 venne perforato l’ultimo diaframma ed il giorno successivo venne fatta :saltare l’ultima esigua barriera di roccia . Gli operai dei due cantieri , ingegneri in testa , :poterono fraternamente incontrarsi.
- ll 17 settembre 1871 fu ufficialmente inaugurato il Traforo con manifestazioniv, convogli speciali , :banchetti ed avvenimenti che si protrassero per 4 giorni .
- La galleria originaria , a doppio binario , era lunga 12.847 metri , poi portata a 13.636 metri per :via di una variante resasi necessaria nel 1881 a Modane allo scopo di spostare l'imbocco rivelatosi :instabile . Collega Bardonecchia , a quota 1.190 m s.l.m. , con Modane ( Francia - Val Moriana ) :a quota 1.324 metri s.l.m. . Il culmine della galleria è a quota 1.335 metri s.l.m.
- Traforo autostradale del Frejus
- tra Bardonecchia e Modane ( Savoia - Francia ) ha una lunghezza di 12,895 chilometri , una larghezza :di 9 metri ( si possono incrociare due automezzi pesanti o due pullman con un terzo in sosta ) ed :una pendenza unica in salita (0,54 % nel senso Francia / Italia ). I lavori iniziarono : sul lato :italiano il 20 gennaio 1975 ; sul lato francese il 7 ottobre 1974 . Il 12 luglio 1980 è stata :aperta al traffico questa nuova grande via di comunicazione attraverso l'arco alpino.
Personalità Illustri
- Joseph-Francois Medail
- ( nato a Bardonecchia il 24 settembre 1784 e morto a Susa il 6 novembre 1844 ) fu un'impresario titolare anche di un’impresa di lavori stradali a Lione . Fu il primo a capire l’importanza di un collegamento ferroviario transalpino e presentò ( a sue spese ) al Re Carlo Alberto , nel 1832 , un progetto che costituì la base per la futura impresa . Il progetto era tecnicamente discutibile ma iniziò a far parlare del traforo , raccogliendo sostenitori , tra cui un giovane giornalista piemontese , Camillo Benso Conte di Cavour .
- Carlo Suspize
- fu notaio e per vari anni segretario comunale a Bardonecchia . Fu legato da profonda amicizia con Giovanni Giolitti che , nei primi decenni del Millenovecento , frequentava con assiduità la sua residenza .
- Giovanni Giolitti
- (nato a Mondovì – Cuneo – nel 1841 e morto a Cavour – Torino – nel 1928 ) è stato un grande statista. Entrato nel 1862 nell'amministrazione statale e percorsavi una rapida e brillante carriera , nel 1882 fu nominato Consigliere di Stato ed eletto alla Camera dei Deputati . La sua azione politica è stata decisiva nel processo di formazione del moderno Stato Italiano : il sostegno all'espansione della grande industria ma anche la lotta ad alcuni monopoli privati ; l'esercizio delle ferrovie da parte dello Stato; l'incanalamento del risparmio nell'amministrazione finanziaria statale ; il monopolio di Stato delle assicurazioni sulla vita ; le attribuzioni degli enti locali ; l'organizzazione scolastica , incluso il sostegno per scuole italiane all'estero. Con la riforma elettorale del 1912 Giolitti realizzò il suffragio universale (maschile) , premessa all'inserimento delle masse nella vita dello Stato .
- Durante il suo mandato parlamentare , per diversi anni , ha trascorso periodi di riposo nella città di Bardonecchia , ospite di Carlo Suspize , a cui era legato da profonda amicizia .
- Luigi Des Ambrois de Névache
- nato ad Oulx il 30 ottobre 1807 e morto a Roma il 4 dicembre 1874 fu ministro del Re Carlo Alberto , Presidente del Senato del Regno d'Italia e redattore e sottoscrittore dello Statuto d'Italia .Fece , inoltre , costruire le prime ferrovie del Piemonte e portò avanti il progetto relativo al Traforo ferroviario del Fréjus , già presentato in precedenza da Francesco Medail.
- È ricordato anche come primo storico di Bardonecchia per la pubblicazione , nel 1871 , del testo “Notice sur Bardonnèche” .
- Famiglia De Bardonnèche
- Signori locali che persero il potere quando , negli anni 1330 – 1335, dovettero definitivamente sottomettersi al dominio dei Delfini , pur dopo varie lotte per il mantenimento dell’autonomia e dopo la drammatica morte del loro ultimo rappresentante di rilievo: François de Bardonnèche .
Informazioni Utili
Come Arrivare
Edifici Religiosi
Dove Dormire
Dove Mangiare
Bibliografia
- Bardonecchia e il suo Pé du Plan, Augusta Gleise Bellet, Ed. Alzani (2005)






