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Foto Gravere:
2012, 2009, 2008

Gravere (altitudine:821 metri s.l.m.) è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. L'8 settembre si festeggia la Patrona: Natività della Maria Vergine .

Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine; Cappella della Madonna della Losa.

Confina con i comuni di: Meana di Susa, Usseaux, Susa, Chiomonte e Giaglione. E' a circa cinquantasette chilometri da Torino.

Indice

Stemma

Scudo con fondo blu riportante nella parte bassa il profilo di montagne innevate d’argento .Il tutto è sovrapposto da un’aquila volante d'oro e recante saette,anch’esse d'oro.

Ritratto della Città

Il Capoluogo
Il Capoluogo
Il nome del Comune deriva da "gravier" (in francese significa ghiaia) con riferimento alle enormi quantità di ghiaia lasciate dalle inondazioni del Torrente "Gelassa" che lo percorre per tutto il territorio e che ha da sempre caratterizzato la vita della località.La cittadina poggia su un ampio terrazzo verdeggiante ed è costituita da un gruppo di incantevoli insediamenti sparsi,immersi tra boschi e vigneti.Le borgate Morelli,Olmo e Saretto segnano l’ingresso all’alta valle e sono i primi abitati che s’incontrano entrando in paese.Gravere era,in passato, un borgo rurale montano che combinava l’allevamento bovino e ovino con le colture agricole tradizionali. La viticoltura in particolare rappresentava una delle principali fonti di reddito.Il vino costituiva,infatti,una delle risorse principali dell’economia locale:era oggetto di scambio e di vendita con le comunità dell’alta valle e con Susa,in cui si concentravano diverse locande e osterie.Le aree maggiormente vocate alla coltivazione della vite,per l’esposizione soleggiata e il particolare microclima che le caratterizza,sono le regioni Colfacero, Crovaglia che ancora oggi ospitano i vigneti della gente del posto.Il Capoluogo e le sue Frazioni,a cavaliere della Strada Statale 24 del "Monginevro",godono di una posizione di transito e costituiscono una località di villeggiatura in cui la quiete,il sole,la buona aria e la possibilità di effettuare lunghe passeggiate consentono un riposo ideale.

Frazioni

==Caratteristiche del territorio

Il territorio Comunale
Il territorio Comunale

  • Piccolo centro collocato nella media Valle di Susa,alla destra idrografica del fiume Dora Riparia,ha un territorio prevalentemente montano e boscoso (prevalenza di castagni)e non dispone di specifiche superfici piane bensì piccoli terrazzamenti naturali e valloncelli che ospitano il centro abitato e le sue Frazioni.E' delimitato ad est dal torrente "Merderello" (con origine dalla conca sotto "Pian Gelassa" - q.1.529) ed a sud dalla "Punta del Mezzodì" (q.2.691),Monte "Pintas" (q.2.643) e "Punta Prato di Fiera" (q.2.311) che con i loro costoni arcuati formano il "Pian Gelassa" nel quale scorre l'omonimo torrente.Il clima,in particolar modo nel periodo invernale, è piuttosto rigido.

Usi e Costumi

  • Gli abitanti ed il dialetto:
in passato gli abitanti erano chiamati Gelassani ed in patois il nome della località è Graviere; in lingua d’oc i Graveresi si chiamavano Jéraso o Piera Plata (pietra piatta quale i residui delle pietre trasportate a valle dal rio).Il dialetto Graverese discende direttamente dal Francoprovenzale, una lingua che presenta tratti del francese e del provenzale, che veniva utilizzata soprattutto in ambienti rurali ( da persone anziane) e che vive ancora oggi in alcune comunità.
  • Il costume maschile:
discendente da quello in auge nel XVIII secolo è costituito da una giubba di velluto blu, a falde, con un gilet dello stesso colore ed, al collo, una fascia di seta colorata. I pantaloni sono di panno rigido e lunghi fino al ginocchio; le calze bianche sono sorrette da nastri e le scarpe basse, simili ai moderni mocassini, hanno frange di cuoio variopinto al posto delle classiche fibbie in metallo . Il copricapo è simile ad una feluca ingentilita da fiori e nastrini di derivazione medievale.
  • Il costume femminile:
ha molti punti di contatto con il costume francese-savoiardo ed è caratterizzato dalla veste di panno scuro a grosse pieghe e dal grembiule di seta ,legato con ricchi nastri. Le calze sono bianche e le scarpe nere. La cuffia di piqué ha bordi larghi e spioventi e la croce che pende sulla “gorgiera” è sostenuta da un nastrino. :Inoltre il fazzoletto (scialle) è incrociato sul petto, con lembi svolazzanti sulle spalle.

Da vedere

  • Antica "Pompa antincendio ":
della squadra A.I.B. , esposta nei locali del Comune
  • "La Pita" :
costruita nel 1775 da un tal "Pin Saret",utilizzata inizialmente come mulino e poi trasformata in frantoio.In essa venivano schiacciate le mele per ricavare un sidro,da unire al vino prodotto con le uve meno mature e ottenere la "piqueta" ( un vinello gradevole e dissetante di pronto consumo ).Nel 1960 cessó di funzionare e venne abbandonata.Successivamente il Comune si adoperó per il recupero (rifacendone il tetto e l'interno) e fu creato, inconsapevolmente,il "Presepe d'Arte".

Specialità enogastronomiche e dolciarie

  • Il piatto tipico è costituito dall'insalata di indivia con i marroni arrostiti.
  • La "Piqueta":vino di uva e mele .
  • Frutta:castagne e marroni;mele "Renette" e "Giachette";pere "Martinsec".

Numeri Utili

  • Comune , Via Roma , 3 Telefono 0122-622912/0122-32534
  • Parrocchia Natività di Maria Santissima , Via Roma , 7 Telefono 0122-39150
  • Polizia Municipale , Via Roma , 3 Telefono 0122-622912
  • Ufficio postale , Piazza Cesare Meano , 5 Telefono 0122-629257

Curiosità

==Miti e Leggende

Personaggi Illustri

  • Ettore Olivero Pistoletto, pittore
originario di Gravere di Susa , si era trasferito a Biella per realizzare alcune opere , tra cui una serie di graffiti sull’arte della lana , nello stabilimento Ermenegildo Zegna a Trivero.Successivamente si trasferisce a Torino ed apre uno studio di restauro di opere d'arte . Durante i bombardamenti del 1943, dopo che un ordigno aveva colpito lo studio , la famiglia si sposta a Susa , dove resta fino al termine del conflitto.
  • Walter Vighetti
arrampicatore italiano che aprì alcuni itinerari ( tra i più impegnativi d’Italia ed ai vertici delle difficoltà mondiali in fatto di arrampicata sportiva) nella falesia strapiombante , immersa in un bosco di castagni e denominata la parete dei “Cervi” .

Castelli e Fortificazioni

Informazioni Utili

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