GUIDA Buttigliera Alta
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Buttigliera Alta è situato nel Piemonte in Provincia di Torino. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù; Parrocchiale di San Marco Evangelista; Abbazzia di Sant'Antonio di Ranverso.
Confina con i comuni di: Reano, Rosta, Almese, Avigliana e Caselette. E' a circa ventuno chilometri da Torino.
Indice |
Dove Mangiare
- Ristorante La Rava e La Fava, Via Greco, 1
- Ristorante King Rose, Corso Vandel, 36/A
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Via Capoluogo, 6 (Ferriera)
Volontariato, Onlus e Associazioni
- S.O.S. Salute e Sviluppo - Banco Tecnologico Sanitario, Via Capoluogo, 18
Complessi Bandistici
- Società Filarmonica San Marco, Corso Susa, 4
Memorie Storiche
In Corografia fisica, storica e statistica (1837) così viene descritto il comune:
Buttigliera è il villaggio più prossimo al confine della provincia. Era una frazione di Avigliana, da cui fu separato nel 1605. Carlo Emanuele I ne investì, a titolo di contea feudale, un suo prediletto consigliere e segretario Giovanni Carron savoiardo. In una vicina eminenza detta la Bicocca, sorge una rotonda ed elevata Torre antichissima, da cui un tempo si davano dalle vedette i segnali di corrispondenza militare. La sua priorìa parrocchiale dedicata a S. Marco, fu costruita nel 1617. Entro i confini commutativi trovasi l'antichissimo tempio, detto di Rinverso, e dedicalo a S. Antonio Abate (V. Stat. Sard. Tav. 2.) II nome di Rinverso deriva da Rivus Inversus: fu ivi in antico costruito un Ospedale, o piuttosto un Ospizio pei pellegrini. Umberto III, ed altri principi di Savoja, gli fecero ricchi donativi, e gli concederono privilegi. L'attigua chiesa, di forme gotiche sì ma non priva di eleganza, fu consecrata nel 1121 da papa Callisto II, che ritornavasene a Roma dal Concilio di Rheims: è molto probabile però che quel sacro edifizio non fosse allora al tutto terminato. Quell'Ospizio divenne in seguito una Commenda, riunita nei primi anni del secolo XIV, all'Abbadìa dell'ordine in Vienna; le sue entrate furono in seguito assegnate ai Cavalieri di Malta, e nel 1803 riunite al Demanio dello Stato. La facciata del tempio, come pure i pilastri, le guglie e tutti i fregi che vagamente adornano essa ed il corpo intiero dell'edifizio, sono di pezzi di terra cotta che riceverono conveniente figura in altrettante forme. Il frontespizio ha tre porte e tre guglie, ed è decorato negli ovali di un T indicante l'ordine di S. Antonio. Quadrangolare è il campanile, e fiancheggiato da quattro guglie: gli embrici della tettoia sono di due colori, e disposti a foggia di scacchiere. L'interno del tempio corrisponde all'originalità della parte esterna. La soffitta è coperta di affreschi, nei quali adoprò il pittore colori vivissimi. La Tavola dell'altar maggiore, ivi portata per offerta votiva dagli abitanti di Moncalieri in occasione di un contagio, è un prezioso munumento puttorico del XV secolo: il piano è diviso in compartimenti, come allora praticavasi, ed ha il fondo d'oro (217).






